L’ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha rilasciato una dichiarazione in merito a un’inchiesta della Procura Regionale della Corte dei Conti che coinvolge lui e circa trenta persone tra dirigenti e consiglieri metropolitani. Si tratta di un’indagine relativa a eventi risalenti a sei anni fa, focalizzata su presunti illeciti formali legati a un’operazione che ha salvato l’azienda del trasporto pubblico di Napoli, la CTP. Nella sua comunicazione, De Magistris ha evidenziato il lavoro di squadra e la correttezza dell’operazione intrapresa, rivendicando il suo ruolo nel salvataggio dell’azienda.
Il contesto dell’indagine sulla CTP
La Commissione di Garanzia della Corte dei Conti ha avviato un’indagine su presunti illeciti nella gestione della CTP, mirata a stabilire se vi siano state violazioni procedurali durante le operazioni di messa in sicurezza dell’azienda. Nel sottolineare che si tratta di un’inchiesta per fatti marginali, De Magistris ha spiegato che l’operazione è stata corretta sia formalmente che sostanzialmente. Alla base delle accuse ci sarebbero adempimenti amministrativi ritenuti minori, mentre l’intento principale dell’intervento era quello di preservare un servizio pubblico vitale per l’area metropolitana napoletana.
Nel suo intervento, l’ex sindaco ha messo in evidenza che tutte le decisioni prese avessero ricevuto il consenso unanime dei dirigenti e dei tecnici coinvolti, dai revisori dei conti fino al consiglio metropolitano. Questo aspetto è stato molto sottolineato da De Magistris, che ha definito l’iniziativa come un “lavoro di squadra encomiabile” realizzato nell’interesse della collettività. Riferendosi alla sua esperienza amministrativa, ha dettato l’importanza dell’onestà e della trasparenza nelle scelte politiche, accusando le forze corrotte che influenzano il sistema.
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Il punto di vista di De Magistris sulle sue scelte politiche
Nel suo discorso, De Magistris ha affermato di essersi sempre preso la responsabilità di salvare e rilanciare le aziende partecipate del comune. In un contesto di difficoltà economica, il suo mandato ha avuto un impatto significativo secondo la sua visione, sostenendo che altre scelte fatte dopo il suo operato sono sbagliate. La sua posizione è chiara: ha sempre operato con grande dedizione e senza compensi elevati, sottolineando l’importo minimo delle indennità percepite.
L’ex sindaco ha citato i numerosi procedimenti legali che ha affrontato, ben 104, come frutto della sua integrità e del suo approccio trasparente all’amministrazione pubblica. De Magistris ha fatto riferimento alla sua determinazione nel combattere la corruzione e a quanto questo gli sia costato sul piano personale e professionale. Le sue parole rivelano un profondo atteggiamento di resilienza di fronte alle ingiustizie e alle pressioni che ha potuto subire nel corso della sua carriera politica.
Riflessioni finali sulle pressioni istituzionali
Nel chiudere il suo intervento, De Magistris ha espresso la sua fiducia nelle istituzioni, sottolineando che, nonostante i numerosi procedimenti conclusi a suo favore, la sua vita è stata segnata dalla necessità di difendersi costantemente. Ha condiviso il peso che questo ha avuto sulla sua vita familiare e professionale, chiarendo che il suo desiderio di agire con integrità è sempre prevalso.
La sua posizione è quella di una persona che non ha mai sceso a compromessi, rimarcando che il suo valore è inestimabile. Queste affermazioni evidenziano un forte attaccamento ai principi personali e professionali, mostrando una figura politica determinata e pronta a combattere contro ogni forma di corruzione. La vicenda della CTP serve quindi sia come testimonianza delle sfide affrontate durante la sua carriera, sia come riassunto di un periodo turbolento per la politica napoletana, dove la trasparenza e la correttezza sono messi continuamente alla prova.