Lex day a giffoni, oltre 200 giovani scrivono proposte di legge per cambiare la campania

Lex day a giffoni, oltre 200 giovani scrivono proposte di legge per cambiare la campania

Oltre duecento giovani a Lex Start a Giffoni Valle Piana elaborano sei proposte di legge su ambiente, trasporti, cultura e sociale per la Campania, promuovendo partecipazione attiva e innovazione giovanile.
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Lex Start a Giffoni ha coinvolto oltre 200 giovani campani nella stesura di sei proposte di legge su ambiente, trasporti, cultura e sociale, ora all’iter regionale per diventare azioni concrete. - Gaeta.it

La giornata conclusiva di Lex Start si è svolta a Giffoni Valle Piana, coinvolgendo più di duecento giovani tra i 16 e i 34 anni nella stesura di sei proposte di legge che ora passeranno all’iter del consiglio regionale della Campania. Questo evento rappresenta un esempio concreto di partecipazione giovanile alle decisioni pubbliche, mostrando un impegno attivo su temi come ambiente, trasporti e cultura. La voce dei ragazzi diventa protagonista, portando in prima fila i loro bisogni e le loro idee per il futuro della regione.

La chiamata alla partecipazione dei giovani in campania

Alle 10 del mattino, nel centro multimediale di Giffoni, è iniziata la registrazione dei partecipanti, seguita da un afflusso di oltre duecento giovani provenienti da diverse parti della Campania. La platea animata ha ascoltato i saluti istituzionali, che hanno sottolineato l’importanza di un dialogo diretto tra istituzioni e nuove generazioni. Il consigliere comunale delegato alle politiche giovanili, Francesco Lazzaro Toro, ha aperto i lavori, mentre il rappresentante di ANCI Campania, Francesco Morra, ha evidenziato come la collaborazione tra enti locali e giovani possa arricchire il tessuto sociale regionale.

Rappresentanti del mondo scolastico e universitario hanno contribuito portando le loro esperienze e supportando la validità del progetto. Ida Lenza, dirigente del liceo classico Tasso di Salerno, e Corrado Limongi dell’istituto Da Vinci di Sapri, hanno introdotto le loro delegazioni scolastiche, mentre il docente di diritto costituzionale Giuseppe Di Genio ha offerto spunti di approfondimento sugli aspetti normativi coinvolti.

Andrea Volpe, consigliere regionale e promotore dell’iniziativa, ha ribadito che le proposte finali non sono esercizi teorici, ma risposte tangibili alle esigenze dei giovani e della società campana. L’assessore regionale Mario Morcone ha definito Lex Day un momento di vera democrazia, capace di far emergere una legalità partecipata attraverso il protagonismo della gioventù. Anche il sindaco di Giffoni, Antonio Giuliano, ha sottolineato come la manifestazione rappresenti la capacità di trasformare idee e sogni in strumenti legislativi concreti.

Tavoli tematici per scrivere leggi su ambiente, cultura, trasporti e sociale

Dalle 12 si sono aperti cinque tavoli di lavoro, ognuno dedicato a un ambito specifico e coordinato da esperti del settore e rappresentanti istituzionali. Il primo tavolo, turismo, spettacolo e cultura, ha visto la partecipazione di Iacopo Gubitosi, direttore del Giffoni Film Festival, che ha stimolato riflessioni sull’importanza degli eventi culturali nei piccoli comuni.

Al tavolo trasporti e infrastrutture, si è discusso delle esigenze di mobilità sostenibile e collegamenti territoriali efficienti, temi chiave per il miglioramento della vita nei borghi e nelle aree meno servite. La professoressa Stefania Leone dell’Università di Salerno ha guidato il confronto sul ruolo dello sport e delle politiche giovanili, evidenziando come queste possano favorire aggregazione e benessere.

Sul fronte ambiente e agricoltura, Angelo Petolicchio di Coldiretti ha aiutato a definire azioni concrete per la protezione del territorio e la valorizzazione delle risorse locali. Infine, al tavolo sulle politiche sociali, Giulio Escalona, psicologo sociale del consorzio La Rada, ha introdotto temi legati all’inclusione e al sostegno delle fragilità giovanili.

L’impegno e il dibattito intenso hanno portato, nel pomeriggio, alla stesura definitiva di sei proposte di legge, consegnate al consigliere Andrea Volpe con un lungo applauso della platea. Questo passaggio segna l’avvio dell’iter istituzionale delle proposte, alcune delle quali diventeranno leggi, altre si trasformeranno in mozioni o integrazioni normative.

Le sei proposte di legge: risposte a bisogni concreti dei giovani campani

Le idee nate nei laboratori riflettono esigenze strette ai destini dei giovani e delle loro comunità. La prima proposta, chiamata «psicologo subito», prevede l’istituzione di sportelli psicologici nelle scuole, un sistema di ascolto e intervento precoce contro il disagio mentale giovanile. Sono previsti percorsi formativi per insegnanti e famiglie, e una rete territoriale per garantire accesso rapido a sostegno psicologico. Questa iniziativa punta a ridurre isolamento, depressione e altri problemi che negli ultimi anni sono cresciuti notevolmente tra adolescenti e giovani adulti.

La seconda proposta affronta la questione della mobilità nei piccoli borghi campani. I collegamenti scarsi contribuiscono allo spopolamento e all’indebolimento economico delle aree interne. La legge mira a rafforzare il trasporto pubblico locale, incentivare forme di mobilità sostenibile e valorizzare questi centri come destinazioni turistiche con il richiamo a un turismo lento e rispettoso dell’ambiente. Così si cerca di contenere il declino sociale e economico dei borghi.

Un’altra proposta punta a migliorare la comunicazione istituzionale con i giovani, rendendola più accessibile e interessante attraverso media digitali. Attraverso un percorso formativo nelle scuole superiori, i ragazzi dovrebbero imparare a condividere contenuti istituzionali sotto forma di podcast, video o post social, aumentando attenzione e partecipazione. Questo metodo offre anche competenze utili per il futuro mercato del lavoro.

La quarta idea, «rilibro», vuole promuovere il riuso dei testi scolastici come strumento di educazione alla sostenibilità. Creare una rete di scambio libri tra scuole, famiglie e associazioni alleggerisce la spesa per le famiglie e rafforza il senso di comunità. L’aspetto sociale risulta importante tanto quanto quello economico e ambientale.

Rilancio del volontariato e tirocini formativi nei progetti dei giovani

La quinta proposta si concentra sul rilancio del volontariato e dell’impegno civico tra i giovani. Negli ultimi anni si è vista una diminuzione della partecipazione attiva alle iniziative sociali, con effetti negativi sulla coesione. Il progetto sostiene azioni e incentivi per coinvolgere più giovani nella vita delle loro comunità, valorizzando la cittadinanza attiva come strumento di crescita personale e sociale.

Infine, «poldo» mira a favorire l’ingresso nel mondo del lavoro degli studenti, allargando e migliorando i tirocini formativi. Viene richiesto un aumento delle ore di esperienza pratica e l’introduzione di una retribuzione adeguata, così da facilitare un avvio professionale dopo il diploma o la laurea.

Queste proposte mostrano una visione concreta e di ampio respiro, che mette in primo piano il ruolo dei giovani nella costruzione delle politiche regionali. Gli sviluppi legislativi seguiranno ora un percorso istituzionale con l’obiettivo di trasformare queste idee in azioni pubbliche.

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