La recente seduta della Commissione Bilancio del Parlamento Europeo ha visto un deciso rifiuto delle proposte di riduzione delle spese per i programmi di rilievo dell’Unione Europea per il 2025. I membri della commissione, durante la presentazione del progetto di bilancio, hanno espresso forte contrarietà ai tagli, evidenziando la necessità di un incremento delle risorse destinate a programmi chiave come Horizon Europe ed Erasmus+. L’esito del voto rappresenta un momento cruciale nella definizione delle politiche economiche della Ue, con ripercussioni significative per l’istruzione, la ricerca e l’innovazione a livello continentale.
La posizione della Commissione Bilancio e le dichiarazioni di Victor Negrescu
La Commissione Bilancio, presieduta dal eurodeputato romeno Victor Negrescu, ha adottato con decisione una posizione contraria alle proposte presentate dal Consiglio, volendo mantenere intatti i fondi destinati ai progetti faro dell’Unione. Negrescu ha dichiarato: “Chiediamo un aumento dei programmi chiave che consideriamo essenziali nell’attuale contesto.” La proposta è passata con un robusto risultato di 29 voti favorevoli contro 8 contrari, insieme a un’unica astensione, dimostrando una netta maggioranza a favore di una visione di bilancio che privilegi opportunità di crescita e sviluppo.
Gli eurodeputati hanno esaminato un numero significativo di emendamenti, quasi mille, riguardanti la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio presentato dalla Commissione. I tagli proposti, stimati in 1,52 miliardi di euro, avrebbero compromesso gravemente la sostenibilità di programmi fondamentali per la ricerca e la mobilità , sollevando preoccupazioni sulla capacità dell’Unione di mantenere competitività in un contesto globale sempre più complesso.
Critiche e preoccupazioni riguardo ai tagli di bilancio
Diverse voci critiche sono emerse durante la discussione del bilancio. L’eurodeputato polacco Andrzej Halicki ha sottolineato come i tagli suggeriti dal Consiglio avrebbero reso inaccettabile la situazione finanziaria dell’Ue, danneggiando aree cruciali come Frontex, il Fondo internazionale per la sicurezza e le possibilità di mobilità e istruzione offerte da Erasmus+. Halicki ha richiamato l’attenzione sul fatto che, sebbene l’approccio prudente al bilancio sia necessario, “non si può sottovalutare l’importanza di investire nell’economia e nell’innovazione.”
I principali programmi colpiti dai tagli includono Horizon Europe, che subirebbe una riduzione di 400 milioni di euro, e Erasmus+, che vedrebbe scendere i suoi fondi di 294 milioni di euro. Questi abbattimenti rappresenterebbero non solo una riduzione dei finanziamenti per la mobilità accademica e il potenziamento della ricerca, ma anche un passo indietro nel posizionamento strategico dell’Unione come leader nel sostegno all’innovazione tra i giovani e le imprese.
Obiettivi del bilancio e sfide future per il Parlamento Europeo
La discussione sul bilancio 2025 è particolarmente significativa poiché rappresenta il primo significativo riflesso degli oneri associati ai costi di rimborso del debito frutto del piano di risanamento NextGenerationEU. Queste dinamiche rendono la pianificazione finanziaria complessa e carica di responsabilità . Tuttavia, Negrescu e la Commissione Bilancio puntano a realizzare un progetto che non solo tenga conto della prudenza economica, ma che sia in grado di generare un impatto positivo su molteplici settori.
È mendicando un bilancio di oltre 200 miliardi di euro che il Parlamento intende garantire sostegno per giovani, agricoltori, piccole e medie imprese, istruzione, ricerca e sanità , affrontando contemporaneamente le sfide legate alla sicurezza e agli aiuti umanitari. Inoltre, gli emendamenti adottati dalla Commissione mirano a ripristinare i fondi tagliati dal Consiglio e a garantire maggiore finanziamento per programmi cruciali come Erasmus+ e altre iniziative di soccorso.
In attesa della ratifica finale della posizione del Parlamento, prevista per la sessione plenaria di fine ottobre, i negoziati trilaterali con il Consiglio e la Commissione saranno avviati a novembre, con l’obiettivo di giungere a un accordo condiviso entro la scadenza del 18 novembre.