In questi giorni, Carpineto Romano è soffocata dal freddo pungente che sta mettendo a dura prova le sue famiglie più vulnerabili. A causa di un abbassamento delle temperature che non lascia scampo, 53 nuclei familiari residenti negli alloggi di edilizia residenziale pubblica si trovano senza riscaldamento, in una situazione che sta diventando sempre più insostenibile. Tra queste famiglie, molte sono composte da anziani e persone con fragilità fisiche, che affrontano una difficoltà ancora maggiore nell’affrontare le basse temperature.
La risposta dell’Ater Provincia di Roma e di Hera Comm: nessuna soluzione
Nonostante il crescente disagio, l’Ater Provincia di Roma e il gestore del servizio, Hera Comm, sembrano aver ignorato la gravità della situazione. Lo scorso novembre, in seguito all’assenza di risposte concrete, il Sindaco ha preso una decisione senza precedenti, firmando un’ordinanza urgente che imponeva l’accensione dei riscaldamenti, per garantire il diritto alla salute e al benessere delle famiglie coinvolte. Un gesto determinato che, però, è rimasto senza alcun seguito, nonostante le sollecitazioni e gli appelli rivolti alle istituzioni.
Un gesto di solidarietà concreta per le famiglie in difficoltà
Mentre la situazione è rimasta irrisolta, il Comune ha cercato di fare quanto possibile per alleviare il disagio. La scorsa settimana, infatti, un gruppo di assessori e consiglieri comunali si è recato direttamente presso le case popolari per distribuire ai residenti generatori elettrici di aria calda. Sebbene questo non risolva il problema strutturale, si è trattato comunque di un segno di vicinanza e solidarietà per chi, con dignità e pazienza, sta vivendo una condizione di grande difficoltà.
Leggi anche:
Le responsabilità da accertare e le azioni future
Nonostante il gesto simbolico, le responsabilità di quanto accaduto sono evidenti e devono essere accertate. Il Sindaco, a fronte di una situazione che non può più essere ignorata, ha annunciato che, una volta superata l’emergenza, procederà con una denuncia formale agli organi competenti per fare chiarezza su quanto accaduto e su chi sia da ritenere responsabile. Nel frattempo, ha ribadito il suo impegno, mettendo a disposizione tutte le sue forze per risolvere questo grave problema che mette a rischio la salute e la sicurezza delle famiglie coinvolte.
Un’Amministrazione sotto pressione per garantire diritti fondamentali
Il Sindaco ha espresso il suo incredulo disappunto per dover essere costretto, per il terzo anno consecutivo, a ricorrere a provvedimenti straordinari per garantire a Carpineto Romano un servizio essenziale come il riscaldamento. Un’amministrazione che dovrebbe garantire i diritti fondamentali dei cittadini si trova a lottare con un sistema che non risponde tempestivamente alle esigenze dei più deboli, facendo emergere una grave disfunzione nelle politiche di gestione dei servizi pubblici.
L’urgenza di una risposta concreta
In un momento di emergenza come questo, non sono più accettabili ritardi o mancanze. È fondamentale che le istituzioni rispondano con urgenza alle necessità della cittadinanza, soprattutto di chi si trova in condizioni di vulnerabilità. Le famiglie di Carpineto Romano meritano di vivere al sicuro e con dignità, senza essere costrette a chiedere l’intervento di chi è chiamato a garantire loro diritti basilari come quello al riscaldamento. La speranza è che, finalmente, si possa trovare una soluzione definitiva a questo problema, evitando che la sofferenza di tanti cittadini venga ignorata ancora una volta.