Lega del Filo d’Oro: bilancio sociale 2024 e appelli per l’accesso al centro nazionale di Osimo

Lega del Filo d’Oro: bilancio sociale 2024 e appelli per l’accesso al centro nazionale di Osimo

la Lega del Filo d’Oro conferma il suo ruolo chiave nel supporto alle famiglie con disabilità sensoriali, evidenziando risultati del bilancio sociale 2024 e chiedendo pari accesso ai servizi in tutta Italia
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La Lega del Filo d’Oro, punto di riferimento dal 1995 per famiglie con disabilità sensoriali, presenta il bilancio sociale 2024 evidenziando risultati raggiunti e chiedendo maggiore accesso uniforme ai servizi, con particolare attenzione al centro nazionale di Osimo. - Gaeta.it

La fondazione Lega del Filo d’Oro si conferma punto di riferimento per le famiglie con figli con disabilità sensoriali dal 1995. Nel corso della presentazione del bilancio sociale 2024, a Milano, emergono nuove richieste per superare alcune barriere all’accesso ai servizi fondamentali. Il presidente del Comitato dei Familiari, Daniele Orlandini, ha raccontato l’esperienza diretta della sua famiglia e ha chiesto maggiore attenzione delle istituzioni per garantire pari opportunità in tutta Italia.

Il racconto di un’esperienza familiare che si intreccia con la Lega del Filo d’Oro

Daniele Orlandini ha iniziato la sua testimonianza ricordando come la sua famiglia abbia conosciuto la Lega del Filo d’Oro casualmente, quando sua figlia aveva poco più di tre anni. Da quel momento la fondazione ha fornito risposte concrete ai bisogni di tutta la famiglia, in particolare quelli della figlia. L’accompagnamento è durato quasi trent’anni, diventando un punto di riferimento fondamentale per affrontare le difficoltà quotidiane legate alla disabilità sensoriale.

Una compagna di viaggio sempre presente

La parola di Orlandini mette in luce la funzione sociale della fondazione non solo come ente assistenziale, ma come compagna di viaggio sempre presente. La Lega del Filo d’Oro ha supportato la famiglia nelle tappe principali della crescita della figlia, garantendo la continuità degli interventi e l’accesso a un’ampia gamma di servizi. L’intervento del presidente evidenzia come per molte famiglie la fondazione rappresenti un sostegno che va oltre l’assistenza tecnica, coinvolgendo aspetti emotivi e relazionali che incidono profondamente sulla vita di tutti i giorni.

Questo rapporto di lunga durata tra famiglia e fondazione offre un esempio concreto dei risultati raggiunti sul territorio, di come un’organizzazione possa operare in modo capillare e stabile, diventando un punto di riferimento affidabile per i bisogni sensibili di minoranze difficilmente raggiungibili con altri strumenti. In particolare l’esperienza di questo nucleo familiare sottolinea l’importanza di un contatto diretto e personalizzato, di spazi dedicati dove poter costruire percorsi di cura personalizzati e inclusivi in una relazione costante.

Il bilancio sociale 2024 tra risultati e nuove sfide nel territorio

Durante l’evento milanese è stato presentato il bilancio sociale 2024 della Lega del Filo d’Oro, strumento che fotografa il lavoro svolto dall’organizzazione nel suo complesso. Orlandini ha sottolineato come questa occasione sia utile per raccontare non solo i risultati raggiunti, ma anche l’impegno sulle diverse aree geografiche dove opera la fondazione.

Il bilancio sociale evidenzia attività e interventi che abbracciano non soltanto i bisogni individuali delle persone con disabilità, ma anche il sostegno alle famiglie e la promozione di servizi territoriali specifici. Grazie a strutture come i centri regionali, in Lombardia e in altre parti d’Italia, la Lega del Filo d’Oro può assicurare una presenza capillare e azioni mirate per ogni esigenza specifica.

Le difficoltà nell’accesso omogeneo alle risorse

Il documento ricorda le difficoltà ancora esistenti, soprattutto nel garantire un accesso omogeneo alle risorse. Il presidente Orlandini ha ricordato la necessità di non creare differenze tra aree e regioni, chiedendo alle istituzioni un impegno concreto per garantire in tutta Italia il diritto di accesso ai servizi offerti dalla fondazione. L’appello è soprattutto diretto al centro nazionale di Osimo, struttura chiave per la presa in carico iniziale degli utenti, che ad oggi presenta alcune limitazioni nell’accesso a causa di ostacoli burocratici.

Il bilancio rappresenta quindi una fotografia puntuale dei traguardi raggiunti ma anche una chiamata ad affrontare i problemi rimasti aperti per migliorare la vita delle famiglie e delle persone con disabilità.

Il ruolo centrale del centro nazionale di Osimo per famiglie e territori

Il centro nazionale di Osimo è la sede principale della Lega del Filo d’Oro, dove vengono effettuati i primi contatti e la presa in carico dei bambini e ragazzi con disabilità sensoriali. Daniele Orlandini ha evidenziato come questo centro rappresenti un punto di riferimento irrinunciabile per le famiglie, perché da qui partono gli interventi fondamentali e le valutazioni personalizzate per costruire un percorso su misura.

Testimonianza diretta dall’esperienza lombarda

Orlandini ha raccontato la sua esperienza personale, vivendo a Monza, con la possibilità di accedere al centro di Lesmo in Lombardia, dove sua figlia si trova da circa tre anni. Questa opportunità, per la sua famiglia, è stata un vantaggio significativo. Eppure non tutte le famiglie in Italia possono contare su un accesso così diretto e vicino. L’appello che arriva dal Comitato dei Familiari punta a rimuovere qualsiasi barriera burocratica o territoriale che impedisca ai genitori di poter portare i figli al centro di Osimo.

Questo diritto di accesso al centro nazionale va riconosciuto come un elemento essenziale per la presa in carico precoce e per garantire interventi tempestivi e validi. Il centro funziona come primo punto di contatto che apre le porte agli altri servizi e ai centri regionali, un passaggio indispensabile perché il bambino possa ricevere assistenza integrata e continua. Il rischio di esclusione o di difficoltà di accesso, soprattutto in alcune aree del paese, mette a rischio l’efficacia di tutto il sistema di cura e supporto sviluppato dalla fondazione.

Garantire il diritto all’accesso significa anche evitare disparità territoriali e tutelare il diritto alla salute e all’assistenza dei minori con disabilità sensoriali presenti in tutta Italia. L’impegno del Comitato dei Familiari, che raggruppa le voci di molte esperienze dirette, va proprio in questa direzione. Le istituzioni devono assicurare la disponibilità e l’uguaglianza nei servizi per tutte le famiglie, senza ostacoli che rallentino o impediscano i percorsi di cura.

Il ruolo del centro nazionale resta quindi centrale e strategico per tutta la rete della Lega del Filo d’Oro, capace di ridisegnare la qualità di vita di tante persone e delle loro famiglie.

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