In un cantiere a Grazzanise, in provincia di Caserta, sono state rilevate gravi problematiche riguardanti l’impiego dei lavoratori e la gestione dei materiali edili. I controlli, effettuati dai carabinieri del Comando Provinciale e dal Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno fatto luce su un deposito di rifiuti non regolamentato, scoprendo al contempo irregolarità nei contratti di sette lavoratori occupati presso le ditte impegnate nella costruzione di un impianto di biometano.
I controlli dei carabinieri
I carabinieri del Comando Provinciale di Caserta, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno intrapreso un’operazione di verifica presso un cantiere di Grazzanise, situato in località Borgo Appio. Obiettivo principale era garantire la regolarità delle condizioni lavorative e la correttezza nella gestione dei materiali edili utilizzati per la costruzione del nuovo impianto di biometano. Al termine di questo intervento, sono emerse evidenze preoccupanti: oltre a irregolarità riguardanti il trattamento dei lavoratori, è stato scoperto un deposito incontrollato di materiali di risulta.
Problemi di smaltimento e violazioni ambientali
Durante le operazioni di verifica, i militari hanno identificato un deposito non autorizzato di rifiuti edili, il quale si trovava sui terreni dove stanno avvenendo i lavori. Questo deposito è associato a due delle tre ditte che operano nel cantiere. Tali pratiche non solo incappano in violazioni legislative, ma sollevano anche forti preoccupazioni in termini di sicurezza ambientale. La presenza di rifiuti edili smaltiti in modo irregolare potrebbe avere conseguenze dirette sulla salute dei cittadini e sull’ecosistema locale.
Leggi anche:
Irregolarità nella gestione del personale
Oltre alle violazioni ambientali, i controlli hanno messo in luce irregolarità riguardanti la posizione di sette lavoratori. Questi lavoratori, a quanto emerso, non erano regolarmente assunti e le loro condizioni lavorative non rispettavano le normative vigenti. La scoperta di queste irregolarità ha attivato le procedure per la tutela dei diritti dei lavoratori e ha aperto la strada a misure correttive da parte delle autorità competenti.
Sanzioni e provvedimenti
A seguito delle irregolarità riscontrate, gli amministratori delle due ditte coinvolte sono stati denunciati e sanzionati con una somma totale superiore ai 10mila euro. In particolare, una delle aziende ha subito la sospensione delle attività a causa delle gravi mancanze emerse durante i controlli. Questo intervento delle forze dell’ordine segnala un impegno concreto nella lotta contro il lavoro nero e la gestione irresponsabile dei rifiuti, ponendo l’accento sull’importanza di operare in conformità con le leggi lavorative e ambientali.
Le autorità locali continueranno a monitorare la situazione per garantire che vengano adottate le necessarie misure di conformità e che i diritti dei lavoratori siano rispettati all’interno dei cantieri.