Gli ultimi dati comunicati dalla giunta regionale ligure mostrano una riduzione significativa delle liste d’attesa sanitarie. Nel giro di sei mesi, la percentuale di cittadini che non riescono a ottenere visite ed esami nei tempi previsti è passata dal 33% di novembre 2024 al 15% di marzo 2025. Il miglioramento riguarda in modo particolare le prestazioni urgenti e programmate, e riflette un cambiamento concreto nella gestione degli appuntamenti e nel lavoro delle strutture sanitarie della regione.
Andamento generale delle liste d’attesa in liguria
La Regione Liguria ha registrato un calo notevole degli utenti in difficoltà a trovare posto per visite mediche e accertamenti diagnostici entro i tempi stabiliti. A novembre 2024, un terzo degli assistiti segnalava ritardi, una cifra che a marzo 2025 è scesa a meno della metà, intorno al 15% del totale.
Marco Bucci, presidente della regione, e Massimo Nicolò, assessore alla Sanità, hanno sottolineato come questa tendenza rappresenti un importante progresso, frutto di una serie di azioni che vanno a migliorare il sistema sanitario regionale. Il lavoro fatto negli ultimi mesi ha puntato a riorganizzare le procedure prenotative, a ottimizzare le risorse e a rallentare l’accumulo di richieste. Anche se il risultato non corrisponde ancora a una situazione ideale, i numeri offrono segnali concreti di svolta.
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Il sistema sanitario ligure ha cercato di rendere più tempestiva la risposta alle esigenze dei cittadini, diminuendo la pressione sulle strutture più affollate e favorendo una calendarizzazione più efficiente. Lo sforzo continuo ha consentito di evitare che i tempi di attesa diventassero un ostacolo alla cura e alla diagnosi, rispettando in modo più puntuale le priorità fissate a livello clinico.
Miglioramento nelle prestazioni urgenti e programmate
Il calo dei ritardi è particolarmente evidente per le prestazioni urgenti indicate con priorità B, che prevedono visite entro 10 giorni. Nel periodo di riferimento, la percentuale di cittadini che non riuscivano a rientrare nei tempi si è ridotta drasticamente, passando da valori compresi tra il 40% e il 63% a poco meno del 15%. Questo dato segnala una più veloce capacità di garantire cure tempestive a chi ha bisogno di un intervento rapido.
Anche le prestazioni classificate con priorità D, che vanno effettuate entro 30-60 giorni, hanno beneficiato del cambiamento: la quota di cittadini in attesa oltre il limite è scesa dal 35-40% al 17,61%. Per le visite programmabili , il miglioramento ha interessato un calo dal 28,29% al 15%, confermando una riduzione diffusa dei ritardi a tutte le fasce d’urgenza.
Questi risultati indicano che la riprogrammazione degli appuntamenti e la razionalizzazione delle risorse hanno permesso di distribuire meglio gli impegni tra strutture sanitarie diverse, liberando spazi per i casi urgenti e alleggerendo le liste per le prestazioni meno impellenti. Il salto in avanti riguarda tutti i livelli di priorità e porta a una gestione più regolare delle richieste.
Dati di gestione delle prenotazioni da aprile a giugno 2024
Nel triennio aprile-giugno 2024, nell’ambito del percorso di tutela per la riduzione delle liste d’attesa, sono stati gestiti complessivamente 2.562 appuntamenti. Di questi, 2.320 sono stati prenotati, con 2.058 confermati e 262 non accettati dai pazienti. Al momento restano in gestione 242 appuntamenti.
Questi numeri mostrano quanto sia cresciuto l’impegno a gestire in modo tempestivo e preciso le prenotazioni. L’attenzione verso la riconferma degli appuntamenti aiuta a ridurre le assenze e i vuoti nelle agende, favorendo una migliore copertura delle domande. Lo scambio tra i pazienti e le strutture è stato potenziato, consentendo di intervenire di volta in volta sulle prenotazioni non ambite o impossibili da rispettare.
Strategie applicate e risultati ottenuti
L’analisi di questi dati aiuta la regione a calibrare gli interventi su fascia d’urgenza e tipologia di prestazione prevista. Si registra una risposta più rapida nelle procedure di riconferma e di riassegnazione degli appuntamenti vuoti, con l’effetto di ridurre i tempi medi di attesa e di aumentare la percentuale di visite effettuate entro il limite definito.
Commenti ufficiali e prospettive future
Marco Bucci ha rivendicato il miglioramento come frutto di un lavoro continuo, sottolineando che non si tratta di un punto di arrivo ma di un passo avanti importante. Ha ringraziato il personale medico e amministrativo ingaggiato in questa sfida, evidenziando la necessità di mantenere l’attenzione alta per proseguire nel percorso di miglioramento.
L’assessore Massimo Nicolò ha evidenziato il ruolo della strategia adottata e dell’impegno quotidiano di medici e operatori. Ha detto che i progressi ottenuti dipendono dal contributo concreto di chi lavora nelle strutture, evidenziando la necessità di mantenere queste pratiche per consolidare i risultati.
Questi interventi indicano un impegno organizzato e concreto, che punta non solo a ridurre le liste d’attesa nel breve termine ma anche a costruire un sistema più affidabile nel tempo per rispondere alle esigenze sanitarie della popolazione.
La situazione attuale in liguria
Il quadro attuale mostra una regione ligure impegnata nel gestire un settore delicato e complesso come quello sanitario. La riduzione significativa delle liste d’attesa in pochi mesi segnala che gli sforzi compiuti hanno prodotto effetti misurabili e che l’attenzione resta rivolta a migliorare ulteriormente l’accesso alle cure su tutto il territorio regionale.