Con l’arrivo della stagione estiva, Teramo ha visto un aumento significativo di persone nel centro cittadino e nelle aree pubbliche. La questura locale ha aumentato i controlli per arginare comportamenti pericolosi legati alla movida e garantire un clima più sicuro. L’azione delle forze dell’ordine si è concentrata su verifiche di persone e veicoli, ma anche su interventi puntuali contro reati di vario genere, dalla violenza domestica fino all’immigrazione irregolare.
Intensificazione dei controlli in strada per una movida più sicura
Negli ultimi giorni, l’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico di Teramo ha effettuato numerosi controlli per monitorare il territorio durante le ore di maggior affluenza. Sono state identificate 1.645 persone e ispezionati 711 veicoli, registrando una presenza massiccia soprattutto nei luoghi di ritrovo notturno. Questi servizi si sono rivelati cruciali per prevenire episodi di criminalità legati all’ubriachezza o a comportamenti aggressivi, diffusi spesso nelle settimane estive.
Le verifiche hanno permesso di intervenire rapidamente in caso di infrazioni o sospetti, migliorando la percezione di sicurezza da parte della popolazione. La questura ha voluto garantire un equilibrio tra il diritto al divertimento e la tutela della tranquillità pubblica. La presenza costante degli agenti ha scoraggiato condotte scorrette che, nella zona di movida, rischiano di degenerare in reati più gravi.
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Interventi urgenti su casi di violenza domestica e reati gravi
La polizia di Teramo ha gestito alcuni episodi di violenza che richiedevano un intervento immediato. In particolare, l’ufficio volanti è intervenuto per tutelare una famiglia dopo che un uomo di 38 anni, italiano, ha tentato di entrare in casa dei genitori sfondando una finestra con un’ascia. È stato allontanato d’urgenza dalla casa familiare per evitare ulteriori pericoli.
Parallelamente, la squadra mobile ha svolto alcuni arresti significativi in provincia. Il 30 giugno hanno portato in carcere un uomo di 53 anni già condannato a quasi quattro anni per maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti dell’ex moglie. Questa misura ha confermato il ruolo della squadra nel seguire casi delicati di violenza domestica. Alcuni giorni prima, inoltre, hanno arrestato un cittadino tunisino di 55 anni, condannato per estorsione e spaccio, fermando una delle forme di criminalità diffuse nel territorio.
Misure preventive e provvedimenti per contrastare attività illecite
Oltre agli arresti, la divisione anticrimine della questura di Teramo ha emesso diversi provvedimenti per prevenire rischi alla sicurezza pubblica. Tra giugno e luglio sono stati adottati 6 D.A.C.U.R. , 1 daspo fuori contesto, 8 avvisi orali, 3 fogli di via e 3 ammonimenti. Questi strumenti amministrativi sono fondamentali per limitare la presenza di soggetti pericolosi in specifiche aree, tutelando cittadini e attività economiche.
Queste misure riguardano persone ritenute responsabili di atti violenti, disturbo della quiete o legami con gruppi criminali. L’intento è contenere fenomeni di illegalità prima che degenerino, permettendo alle forze dell’ordine di intervenire con maggiore efficacia. La stretta collaborazione tra le diverse unità della questura favorisce un controllo capillare e mirato del territorio.
Lotta all’immigrazione irregolare e rimpatri coordinati
L’ufficio immigrazione della questura di Teramo ha mantenuto un impegno costante nel monitoraggio della presenza di cittadini stranieri senza regolare permesso di soggiorno. Nel mese di giugno 2025, sono stati messi in atto 7 provvedimenti di espulsione, sia giudiziali sia amministrative. Cinque persone sono state accompagnate in centri di permanenza per il rimpatrio sparsi nel territorio nazionale, dove attendono il rimpatrio definitivo.
Due stranieri di nazionalità diversa — uno dalla Costa d’Avorio e uno dall’Albania — sono stati rimpatriati già alla frontiera subito dopo aver finito di scontare pene detentive nel carcere di Teramo. Entrambi erano stati incarcerati per reati gravi contro la persona e il patrimonio. Queste operazioni sottolineano l’attenzione della questura verso i rischi connessi alla presenza di soggetti irregolari con precedenti penali, nel rispetto delle leggi italiane.