Nel contesto attuale, caratterizzato da una comunicazione prevalente attraverso i social network, l’arcivescovo di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio, si è fatto portavoce dell’importanza dei rapporti umani e del dialogo autentico. Questo focus è emerso in un recente incontro con i giornalisti del Fermano, dove è stato esplorato il ruolo della Chiesa nella società contemporanea e l’uso strategico delle piattaforme digitali.
L’importanza della comunicazione per la Chiesa
Nell’incontro presso il centro culturale San Rocco, monsignor Pennacchio ha messo in evidenza come la Chiesa stia evolvendo nella sua strategia comunicativa. Ha sottolineato che la consapevolezza della necessità di comunicare è diventata un aspetto cruciale per l’istituzione ecclesiastica. “La Chiesa si va attrezzando sempre di più”, ha affermato, evidenziando il desiderio di adattarsi a una realtà in continuo mutamento.
La comunicazione non si limita a una serie di messaggi sparsi, ma deve essere un vero e proprio incontro tra persone. I social network potrebbero rappresentare strumenti efficaci per instaurare relazioni, ma è fondamentale che questi mezzi non diventino alienanti. Infatti, l’arcivescovo ha messo in guardia contro il rischio che la comunicazione digitale possa risultare “divisiva ed aggressiva”, fungendo più da ostacolo che da ponte verso la socialità. Questa riflessione risuona particolarmente in un’epoca in cui le interazioni virtuali rischiano di sostituire i contatti diretti.
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Riflessioni sul Festival della Comunicazione 2025
L’incontro con i media fermani ha rappresentato un momento di riflessione dopo il “Giubileo del Mondo della Comunicazione“, tenutosi a Roma. Durante questo evento, l’arcivescovo ha invitato i presenti a considerare il “Festival della Comunicazione 2025”, un’importante manifestazione dedicata al dialogo e alla condivisione di idee, giunta alla sua ventesima edizione. Questo festival si terrà dal 30 maggio all’8 giugno e sarà ospitato dall’arcidiocesi di Fermo.
Questo evento avrà lo scopo di promuovere una riflessione approfondita sulle sfide contemporanee riguardanti la comunicazione. Con la partecipazione di varie figure del panorama culturale e religioso, il festival si prefigge di stimolare un dibattito costruttivo, particolarmente nelle dinamiche della comunicazione moderna. L’arcivescovo ha sottolineato quanto sia essenziale per la Chiesa e per la comunità in generale utilizzare strumenti che riscuotano interesse tra i giovani, poiché il coinvolgimento diretto è fondamentale per una crescita autentica nella fede e nelle relazioni interpersonali.
Costruire ponti attraverso il dialogo
Un altro punto saliente dell’incontro è stata l’enfasi sul dialogo vis à vis, considerato come un elemento imprescindibile per costruire una comunità salda e coesa. Per monsignor Pennacchio, i contatti diretti, quelli che nascono dall’incontro reale, sono ciò che consente una vera e profonda comprensione reciproca. La comunicazione online deve quindi essere vista come un primo passo, un’infinità di possibilità da seguire con incontri concreti, affinché non rimanga solo una serie di “fuochi pirotecnici”, ma si traduca in una vera connessione spirituale e comunitaria.
Chiaramente, l’intento è quello di creare un flusso comunicativo che non si limiti a enunciati, ma che coinvolga le persone, ispirandole a un percorso di crescita condiviso. L’arcivescovo ha chiuso con un forte invito a non dimenticare il valore dell’incontro diretto, che rappresenta sempre l’obiettivo finale della comunicazione, un incontro che possa portare a scoprire, insieme, la figura di Gesù e i suoi insegnamenti.