L’architetto Pellegrini critica il degrado di Piazzale Loriedo: un patrimonio da preservare

L’architetto Pellegrini critica il degrado di Piazzale Loriedo: un patrimonio da preservare

Ettore Pellegrini denuncia il degrado di Piazzale Loriedo, evidenziando la violazione dei suoi diritti come progettista e l’impatto negativo di vandalismi e interventi inadeguati sulla comunità e sul patrimonio architettonico.
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L’architetto Pellegrini critica il degrado di Piazzale Loriedo: un patrimonio da preservare - (Credit: abitarearoma.it)

L’architetto Ettore Pellegrini torna a far sentire la sua voce riguardo alla situazione di Piazzale Loriedo, esprimendo la sua indignazione per il degrado cui è stata sottoposta questa area dal 2017. Come progettista originale del complesso, Pellegrini lamenta di non essere stato coinvolto in eventuali interventi di restauro, evidenziando come la sua professionalità e i suoi diritti legali siano stati violati. La sua denuncia arriva mentre il quartiere assiste a una serie di eventi che mettono a rischio il progetto architettonico e il valore estetico di uno spazio considerato simbolico.

Il degrado e il vandalismo: un’area dimenticata

Piazzale Loriedo, concepito come un modello di integrazione tra spazi verdi e architettura contemporanea, ha subito una progressiva trasformazione in un luogo di degrado. Negli ultimi anni, l’area è stata testimone di atti di vandalismo e di una totale mancanza di custodia, trasformandola in un punto di riferimento per l’abbandono e il degrado. Pellegrini, con forte disagio, racconta la triste realtà di un monumento architettonico snaturato da interventi scellerati, come il deterioramento della vegetazione e l’installazione di murales ritenuti inappropriati. Queste azioni non solo hanno rovinato l’estetica del luogo, ma hanno anche impoverito l’esperienza culturale di un’intera comunità, privata della bellezza che Piazzale Loriedo era stata progettata per offrire.

Quest’area, originariamente pensata come un piccolo paradiso urbano, è stata oggetto di interventi poco rispettosi dell’originalità del progettista. I murales, per esempio, costati circa 15mila euro di soldi pubblici, sono stati giudicati da Pellegrini non solo fuori luogo, ma dannosi per l’immagine e l’integrità del complesso architettonico. La sua critica si combina con la richiesta di maggiore attenzione verso il rispetto del diritto d’autore, fondamentale per chi ha dedicato la propria carriera alla creazione di spazi di qualità e fruibili dalla comunità.

Il futuro del chiosco e la minaccia della demolizione

Un ulteriore punto di preoccupazione evidenziato dall’architetto Pellegrini è il bando recentemente discusso, che introduce la possibilità di demolire e ricostruire il chiosco presente in Piazzale Loriedo. Questa prospettiva di intervento è vista come un ulteriore passo verso la distruzione del progetto originario, un disegno architettonico che ha ricevuto ampi riconoscimenti nella critica specialistica e dal pubblico stesso. Il chiosco, parte integrante di questo complesso, rappresenta non solo un elemento funzionale ma anche simbolico, un pezzo del patrimonio urbano che rischia di essere spazzato via da decisioni dettate da una visione poco rispettosa della storia e della cultura locale.

Pellegrini sottolinea come la demolizione del chiosco non rappresenterebbe un semplice cambiamento fisico dell’area, ma una vera e propria cancellazione di un’eredità progettuale che ha saputo integrare modernità e natura. L’architetto evidenzia come il disegno originale di Piazzale Loriedo fosse stato progettato per valorizzare le risorse locali, creando spazi in cui le persone potessero socializzare e godere della bellezza circostante. Gli stravolgimenti imposti da interventi inadeguati, come la deforestazione e la sostituzione con opere artistiche poco pertinenti, stanno minando profondamente questo principio.

Riconoscimenti e valore del progetto di Pellegrini

Va rimarcato che Ettore Pellegrini ha costruito un significativo percorso professionale nel campo dell’architettura urbana, il cui apporto si è distinto non solo a livello locale ma anche internazionale. La sua progettazione di Piazzale Loriedo si è ispirata alla creazione di un ambiente urbano ideale, contraddistinto da elementi architettonici innovativi e da uno scenario paesaggistico ricco di verde. La disposizione degli spazi verdi, accompagnata da elementi architettonici come il bacino d’acqua e i pennacchi d’acqua, ha reso questo luogo un simbolo per il IV municipio e un oggetto di studio presente in diverse monografie di architettura.

Questa opera non solo ha reso Piazzale Loriedo un modello di coesione sociale, ma ha anche attratto l’attenzione degli architetti e dei critici d’arte, creando un significativo dibattito sulla necessità di preservare e valorizzare il patrimonio architettonico. La critica di Pellegrini alla situazione attuale di Piazzale Loriedo rappresenta quindi un appello a ripristinare la dignità di un luogo che è stato pensato non solo per il suo aspetto estetico, ma anche per il suo valore comunitario e sociale. La salvaguardia di spazi come questi è fondamentale per garantire un futuro di qualità alle generazioni che verranno, mantenendo viva la memoria delle scelte progettuali che hanno definito l’identità urbana del quartiere.

Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Sara Gatti

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