La città dell’Aquila si prepara all’anno da protagonista come capitale della cultura 2026 con un’iniziativa culinaria che valorizza le tradizioni abruzzesi. È stato svelato il “Menu contadino 2026”, una selezione di piatti tipici della regione che raccontano storie di sapori e territori. L’evento si è svolto in una cornice importante, con la partecipazione di esponenti istituzionali e protagonisti del mondo agricolo. Il menu è pensato per rappresentare l’Abruzzo sia nella sua parte interna che costiera, coinvolgendo i ristoratori del territorio e promuovendo ingredienti genuini e di filiera corta.
Un menu che celebra le radici e le specialità dell’abruzzo
Il “Menu contadino 2026” offre un percorso gastronomico che spazia tra le tradizioni più radicate nella cultura abruzzese. Tra le portate proposte si trovano antipasti con le famose pallotte “cacio e uova”, la mortadella di Campotosto e una zuppa di ceci. I primi piatti scelti rispecchiano i sapori locali: dagli anellini alla pecorara alla chitarrina allo zafferano. Per il secondo si punta sull’agnello arrosto, accompagnato da rape “strascinate”, un contorno tipico. Queste specialità rappresentano il legame con il territorio e la storia culinaria delle quattro province dell’Abruzzo.
La proposta culinaria è stata curata dai cuochi contadini di Terranostra-Campagna Amica, che hanno lavorato per combinare ingredienti freschi e qualità artigianale. Ogni piatto è abbinato a una selezione di olio e vino autoctoni, per valorizzare le produzioni agroalimentari locali. Il menu si estende alla presenza di taglieri con salumi e formaggi tipici, quattro varietà di primi, due secondi, sette dolci e due liquori. L’insieme propone un’immersione nei sapori autentici dell’Abruzzo, dalle montagne al mare.
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Una presentazione ufficiale nella cornice dell’abbazia di vallombrosa
Il “Menu contadino” è stato presentato nell’Abbazia di Vallombrosa , in occasione della festa dei Carabinieri forestali dedicata a San Giovanni Gualberto. L’evento, organizzato dalla Regione Abruzzo con il supporto di Coldiretti Abruzzo, ha attirato oltre 400 ufficiali e numerosi esponenti della forza dell’arma. Tra i presenti si è distinto il ministro alle politiche agricole, Francesco Lollobrigida, che ha assaggiato in anteprima gli arrosticini di carne abruzzese accompagnati da un calice di Montepulciano d’Abruzzo.
L’iniziativa ha rappresentato un fuori programma apprezzato, collegato alla tradizione e alla cultura della regione. Coldiretti Abruzzo ha svolto un ruolo centrale, riunendo produttori e rappresentanti istituzionali sul tema della valorizzazione del patrimonio gastronomico. La presenza dell’assessore regionale all’agricoltura, Emanuele Imprudente, insieme a figure come Antonella Ballone, presidente della Camera di Commercio del Gran Sasso, conferma l’impegno portato avanti dalle istituzioni per mettere in luce le eccellenze locali.
Un invito ai ristoratori a riscoprire la cucina abruzzese
L’obiettivo principale del menu è coinvolgere i ristoratori abruzzesi, fornendo spunti concreti per arricchire le loro proposte culinarie nel 2026. I piatti sono stati scelti per raccontare la varietà della regione, grazie anche all’impegno di Coldiretti e Terranostra-Campagna Amica nella promozione di un’agricoltura sostenibile e di qualità. Marino Pilati, direttore regionale di Coldiretti Abruzzo, ha sottolineato come la selezione non sia stata semplice, proprio per la ricchezza e la diversità dell’offerta gastronomica locale.
Il menu va oltre L’Aquila e introduce pietanze tipiche di altre province, proponendo un ritratto ampio e dettagliato della cucina abruzzese. Il riferimento a prodotti certificati Campagna Amica garantisce l’autenticità e la tracciabilità degli ingredienti. Il progetto mette in evidenza la necessità di mantenere viva la tradizione culinaria e di valorizzare quei sapori che raccontano la storia e la cultura del territorio. Le ricette proposte potranno essere adottate o reinterpretate, stimolando una riscoperta tra chi opera quotidianamente nella ristorazione.
Prospettive per la cultura gastronomica durante il 2026 a l’aquila
Il 2026 sarà un anno di occasioni importanti per l’Aquila, che si prepara ad accogliere eventi legati alla cultura in senso ampio, declinata anche attraverso il suo patrimonio gastronomico. Il “Menu contadino” si inserisce come una delle iniziative principali per celebrare questa nomina. La presenza di prodotti locali nel palcoscenico nazionale e internazionale potrà attirare visitatori e attenzione, contribuendo allo sviluppo economico e culturale della città e della regione.
L’interazione tra produttori locali, ristoratori, istituzioni e associazioni come Coldiretti rappresenta un modello di collaborazione che punta a garantire una qualità riconosciuta. Con l’anno da capitale della cultura, l’Aquila acquisisce così anche un ruolo da protagonista nella valorizzazione di sapori e tradizioni abruzzesi. L’offerta proposta vuole coinvolgere non solo chi vive sul territorio, ma anche quanti si avvicinano per conoscere un Abruzzo spesso poco raccontato, ma ricco di eccellenze gastronomiche e umane.