La visita di Ivano Iai al Conservatorio di San Pietro a Majella: un dialogo sulla musica e la cultura

La visita di Ivano Iai al Conservatorio di San Pietro a Majella: un dialogo sulla musica e la cultura

Il Conservatorio di San Pietro a Majella ospita Ivano Iai, presidente della Conferenza Nazionale dei Presidenti dei Conservatori, per discutere l’importanza della tradizione musicale e dell’innovazione nella formazione artistica.
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La visita di Ivano Iai al Conservatorio di San Pietro a Majella: un dialogo sulla musica e la cultura - Gaeta.it

Il 2025 ha visto un evento significativo al Conservatorio di San Pietro a Majella, uno dei più prestigiosi istituti musicali d’Italia, con la visita di Ivano Iai, presidente della Conferenza Nazionale dei Presidenti dei Conservatori . In questo incontro, il leader ha dialogato con la nuova presidente Carla Ciccarelli e il direttore Gaetano Panariello, rimarcando l’importanza cruciale del Conservatorio non solo nel contesto nazionale, ma anche sulla scena internazionale della formazione artistica.

Un incontro all’insegna della tradizione musicale

Ivano Iai, durante la sua visita, ha reso omaggio a una tradizione che affonda le radici nella storia musicale italiana. “Essere oggi a Napoli, nel Conservatorio di San Pietro a Majella, significa immergersi in una storia che ha dato voce all’anima più profonda della musica italiana”, ha dichiarato Iai. Questo centro formativo non è solo una scuola per musicisti, ma un vero e proprio faro di cultura, un luogo dove la musica si intreccia con altre espressioni artistiche e culturali.

La storia del Conservatorio è un viaggio che attraversa secoli, e Iai ha sottolineato come questi spazi siano vitali per l’identità e l’eredità culturale della città di Napoli. Con un’enfasi sulla necessità di un dialogo continuo tra le istituzioni musicali, l’incontro ha posto le basi per un confronto utile e necessario sulla formazione musicale in Italia. Iai ha invitato a riconoscere il valore di Napoli come incubatore di creatività e innovazione musicale.

Carla Ciccarelli: un futuro di innovazione e tradizione

Carla Ciccarelli, prima donna a ricoprire la carica di presidente del Conservatorio, ha evidenziato il suo impegno nella salvaguardia e nell’evoluzione del patrimonio musicale. Durante il colloquio, ha affermato: “Tutto nasce da qui, dalla Napoli che ha dato al mondo le chiavi armoniche della modernità musicale.” Le sue parole richiamano l’importanza della musica napoletana, che si presenta come un linguaggio universale, in grado di unire culture diverse con la sua profondità e la sua espressività.

Sotto la sua guida, il Conservatorio si sta orientando verso un’apertura internazionale, mirando a stabilire collaborazioni con altre accademie musicali di prestigio. Questo approccio non solo arricchirebbe l’esperienza degli studenti, ma consentirebbe anche di trasmettere una tradizione musicale che non è limitata ai confini nazionali. Ciccarelli ha preoccupato di rendere quest’istituzione un punto di riferimento globale nel panorama della musica e dell’arte.

Un dialogo per il futuro della musica

L’incontro tra Iai e la comunità del Conservatorio si è concentrato anche su questioni importanti riguardanti la formazione musicale in Italia. Entrambi hanno concordato sull’importanza di mantenere e rinforzare i legami non solo tra i conservatori italiani, ma anche a livello internazionale. Iai ha sottolineato come Napoli, città intrisa di musica e tradizione, possa giocare un ruolo chiave nel portare l’eccellenza musicale italiana nel mondo.

“Napoli non ha solo una grande tradizione musicale: Napoli è musica”, ha affermato Iai, enfatizzando l’aspetto emotivo e identitario della musica. “Sarebbe una preziosa occasione perduta se tutto questo non venisse sostenuto e arricchito”, ha aggiunto, richiamando l’importanza di tramandare questa eredità alle nuove generazioni. La musica, secondo Iai, deve essere studiata e reinventata per rimanere viva e per continuare a emozionare.

Insieme, Iai e Ciccarelli hanno aperto una riflessione sul futuro dei conservatori italiani, immaginando luoghi che possano fungere da centri di scambio culturale e musicale. I Conservatori, secondo Iai, dovrebbero essere spazi dove le diverse esperienze musicali possano fondersi e interagire, creando un’atmosfera di respiro internazionale. Napoli, con la sua storia e la sua vitalità, è considerata il luogo ideale per dare vita a questa nuova sfida: portare l’identità musicale della città nelle accademie di tutto il mondo.

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