La testimonianza di Fares Kamel Salem Alshahhat

La testimonianza di Fares Kamel Salem Alshahhat

Un giovane di 21 anni è stato arrestato per lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale dopo un accoltellamento alla stazione di Genova Rivarolo, in un episodio controverso con il capotreno.
La Testimonianza Di Fares Kame La Testimonianza Di Fares Kame
La testimonianza di Fares Kamel Salem Alshahhat - Gaeta.it

Un grave episodio di violenza si è verificato alla stazione di Genova Rivarolo, dove un giovane di 21 anni, Fares Kamel Salem Alshahhat, è finito in carcere per lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. L’incidente, avvenuto lunedì scorso, ha coinvolto il capotreno Rosario Ventura, che secondo Alshahhat lo avrebbe colpito con un manganello prima dell’accoltellamento. L’udienza di convalida, tenutasi questa mattina al carcere di Marassi, ha rivelato dettagli cruciali su questa controversa vicenda.

Durante l’udienza, Alshahhat ha dichiarato di essere stato colpito da Ventura con un manganello telescopico che, secondo quanto dichiarato, il capotreno tiene per legittima difesa a causa di precedenti aggressioni. Questa accusa ha suscitato interrogativi, dato che il giovane è attualmente in custodia e deve affrontare gravi accuse penali. Alshahhat sostiene di essere stato vittima di un attacco, il che ha giustificato la sua reazione. Tuttavia, il magistrato Camilla Repetto dovrà esaminare con attenzione le prove prima di decidere sul suo destino legale.

La posizione del capotreno Rosario Ventura

Dall’altra parte, Rosario Ventura ha categoricamente negato di aver colpito il giovane. La sua versione dell’evento è contrastante con quella di Alshahhat, creando un clima di incertezze legate all’accaduto. Ventura, che ha riportato diverse ferite, ha subito un intervento chirurgico e ha necessitato di diciotto punti di sutura. La mancanza di testimoni oculari e di immagini delle telecamere di sorveglianza rende la ricostruzione ancora più complessa. Ventura ha detto di sentirsi in pericolo dopo l’aggressione e di aver cercato di difendersi.

Dettagli sulla rissa e elucubrazioni legali

La Procura, rappresentata dalla pm Sabrina Monteverde, ha richiesto per Alshahhat una misura cautelare di detenzione in carcere, evidenziando il rischio di fuga e di reiterazione del reato. Da parte sua, la difesa dell’imputato ha avanzato la richiesta di misure più miti, come l’obbligo di dimora o i domiciliari. Un ulteriore elemento da considerare è l’arma utilizzata, un coltello, secondo Alshahhat prelevato dalla borsa di una minorenne che viaggiava con lui, anch’essa denunciata. Questo scenario complica ulteriormente la situazione legale della coppia, entrambe senza biglietto sul treno.

Riflessioni su sicurezza e interazione con il pubblico

Questo episodio solleva interrogativi più ampi sulla sicurezza delle ferrovie e sull’interazione tra i dipendenti e il pubblico. In un contesto dove sempre più frequentemente si sentono di episodi di violenza legati ai trasporti pubblici, diventa fondamentale analizzare le misure di protezione disponibili per il personale ferroviario. In attesa della decisione della giudice Repetto, il caso rimane un centro di discussione per le modalità di gestione della sicurezza e per il contrasto della violenza nei luoghi pubblici, sia per i lavoratori che per i passeggeri.

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