La storia vera di nonnas, la commedia tra i fornelli in arrivo su netflix il 9 maggio

La storia vera di nonnas, la commedia tra i fornelli in arrivo su netflix il 9 maggio

Il film Nonnas, diretto da Stephen Chbosky e interpretato da Vince Vaughn, racconta la rinascita di Joe Scaravella e di quattro donne italo-americane che portano avanti tradizioni culinarie a Staten Island.
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"Nonnas" su Netflix racconta la storia di Joe Scaravella e quattro donne italiane mature che, attraverso la cucina, trasformano un ristorante a Staten Island in un luogo di famiglia, tradizione e rinascita personale. - Gaeta.it

Un nuovo film sulla piattaforma Netflix racconta la storia di un ristorante unico e delle donne che ne hanno fatto il cuore pulsante. Nonnas prende vita dal racconto di Joe Scaravella, un italo-americano di terza generazione che, dopo la perdita della madre, decide di onorarne la memoria attraverso le ricette di famiglia. Il lungometraggio affronta con tono leggero e coinvolgente la rinascita di un uomo e la forza di quattro donne che si mettono in gioco in cucina, portando avanti tradizioni culinarie spesso trascurate.

La trama di nonnas e il sogno di joe scaravella

Nonnas segue la vicenda di Joe Scaravella, interpretato da Vince Vaughn, uomo di mezza età, che, dopo la morte della madre, riceve un’eredità che decide di investire in una vecchia tavola calda a Staten Island. Da questo gesto nasce Enoteca Maria, un locale diverso dal solito, dove a cucinare sono quattro donne di origini italiane, tutte mature e con storie personali complicate.

Joe vede il cibo come un gesto d’amore, un modo per far sentire ogni cliente come a casa, non solo un posto dove mangiare. L’idea di impiegare queste donne, che cucinano piatti tramandati da generazioni, è inizialmente accolta con scetticismo da chi lo circonda, ma dietro questa bizzarria si nasconde una realtà fatta di passione e voglia di riscatto personale. Enoteca Maria diventa così una sorta di famiglia allargata.

La narrazione si sviluppa seguendo le difficoltà quotidiane del ristorante, le tensioni personali di ciascuna donna e di Joe stesso, fino a un momento di svolta quasi miracoloso che riporta speranza e fortuna al progetto. Il film punta a far emergere la tenacia e l’impegno di chi non si arrende, anche quando tutto sembra perduto.

Le attrici protagoniste e il loro percorso nel cinema

Il film può vantare un cast importante, guidato dal regista Stephen Chbosky. Le protagoniste sono quattro attrici con una lunga carriera alle spalle: Brenda Vaccaro, Lorraine Bracco, Talia Shire e Susan Sarandon. Ognuna ha portato al set la propria esperienza, a sottolineare il valore delle donne oltre una certa età nel mondo del cinema e della vita.

Queste attrici incarnano figure di donne forti che, anche se segnate da ferite personali e sfide, trovano nella cucina una ragione per andare avanti. Le loro interpretazioni rievocano grandi film del passato, con esperienze che spaziano da “Il padrino” a “Thelma & Louise”. La loro presenza contribuisce a rendere più autentico il racconto del ristorante e a dare corpo a un’idea che spesso nel cinema resta marginale: valorizzare la determinazione delle donne mature.

Il risultato è un film che, nonostante qualche stereotipo e alcune scelte linguistiche discutibili, restituisce un’immagine sincera di una comunità che vive di tradizioni e condivide momenti di intimità sospesi tra cucina e vita di ogni giorno. La scelta di un cast con tante donne esperte, ha dato modo di raccontare un universo poco esplorato ma ricco di storie da raccontare.

Una cucina fatta di emozioni, famiglia e radici

Nonnas si concentra molto sul valore sociale della cucina, vista come mezzo per mantenere legami e radici. Il protagonista vuole trasformare un semplice ristorante in un luogo di condivisione, dove i clienti non si sentano estranei ma come parte di una grande famiglia. La cucina diventa così uno spazio di cura, dove ogni piatto è un gesto d’affetto e una narrazione della cultura italo-americana.

La scena più convincente del film è anche la più semplice: le quattro donne sedute in cerchio, che parlano delle proprie fragilità e segreti, rivelando un’intimità costruita nel tempo. Quel momento riesce a restituire tutta la forza di un gruppo di persone legate da più di un semplice lavoro. È emersa una vitalità preziosa, grazie soprattutto a Susan Sarandon che, a suo modo, ha guidato quella sequenza lungo diverse ore di riprese.

Il film non nasconde le difficoltà e le sfide di un ambiente duro come quello dei ristoranti, e mostra come la passione e la costanza possano portare a risultati insperati. Malgrado alcune forzature, come certi accenti o espressioni italiane storpiate, la pellicola racconta storie di impegno, di confronto tra generazioni e di rinascita personale.

Stereotipi e autenticità nel racconto italo-americano

Non mancano, in Nonnas, situazioni legate ai soliti cliché del racconto italo-americano. Gli attori, per cercare di rendere realistica la parlata, spesso esagerano con espressioni tipo “Capisce?” o imprecazioni che suonano poco naturali. Qualche ricetta viene poi reinterpretata in modo discutibile, come il sugo con un retrogusto zuccherino, scelta che certo non farà felici alcuni puristi della cucina italiana.

Questi elementi, però, non oscurano del tutto il cuore della storia. Il film riesce a valorizzare diversi aspetti della vita degli italo-americani a Staten Island, inclusa l’importanza delle figure femminili non più giovani e il modo in cui la cucina riesca a salvare momenti di vita. Si tratta di un’operazione che, pur con qualche limite, si propone di mettere in scena un’Italia di immigrati e discendenti che mantiene vive identità e legami con la terra d’origine.

Il racconto colpisce soprattutto per come si concentra su persone reali e loro relazioni, più che sui grandi eventi o sulle solite favole americane. Nel 2025, in un panorama cinematografico che spesso dimentica chi ha superato una certa età, questo film porta sullo schermo una prospettiva diversa, fatta di storie semplici ma sincere.

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