Il teatro regio di Parma si prepara a una nuova stagione lirica che prenderà il via a gennaio 2026, con un programma che pone al centro tre opere dal forte impatto emotivo e drammaturgico. Prima di queste rappresentazioni, il cartellone sarà anticipato dagli eventi del Festival Verdi e da altre iniziative rivolte al pubblico giovane e appassionato di opera. La scelta delle opere riflette temi intensi, legati ai conflitti interiori e alle passioni estreme che guidano i personaggi in scena.
Il programma della stagione lirica e gli eventi collaterali al teatro regio di Parma
Tra gennaio e marzo 2026 il teatro regio proporrà Orfeo ed euridice, Norma e Manon Lescaut, tre titoli noti nel repertorio lirico che verranno messi in scena con nuove produzioni e coproduzioni con altri teatri italiani. Prima dell’avvio della stagione, il pubblico potrà assistere alle tre opere del Festival Verdi, dedicate alle figure verdiane Otello, Macbeth e Falstaff. Questi titoli rappresentano un ciclo che ogni anno richiama un pubblico ampio e affezionato.
Il calendario della stagione si arricchisce inoltre con il consueto concerto per celebrare i 197 anni dall’inaugurazione del teatro. Non mancheranno appuntamenti rivolti ai giovani con Regio Young, un progetto che include prove aperte, incontri con artisti e laboratori. Queste attività sono pensate per avvicinare un pubblico giovane e favorire la conoscenza dell’opera lirica in modo divertente, partecipato e didattico.
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L’insieme degli eventi punta a dare una continuità culturale, legando operistica, musica da concerto e formazione. Il teatro si conferma così un punto di riferimento per Parma e l’intera Emilia-Romagna, con una programmazione pensata per diverse fasce di pubblico.
Orfeo ed euridice torna al teatro regio con una regia di Shirin Neshat dopo 39 anni di assenza
Orfeo ed euridice, capolavoro barocco di Christoph Willibald Gluck, sarà protagonista a Parma a partire dal 23 gennaio con un allestimento nuovo che torna in scena dopo 39 anni dall’ultima rappresentazione. Questo titolo mancava dal teatro regio da quasi quattro decenni e ora viene riproposto in coproduzione con i teatri di Reggio Emilia.
La regia è affidata a Shirin Neshat, artista visiva iraniana-newyorkese apprezzata a livello internazionale. Neshat ha già firmato regie di opere importanti, come l’Aida al Festival di Salisburgo, e la sua nomina segna un legame tra arte contemporanea e opera lirica. La regista ha sviluppato un percorso visivo intenso, che si annuncia capace di valorizzare l’opera di Gluck.
Sul podio della filarmonica Toscanini ci sarà Fabio Biondi, riconosciuto per la sua attenzione al repertorio barocco. Il cast vedrà il controtenore Carlo Vistoli nei panni di Orfeo, accompagnato dai soprani Francesca Pia Vitale nel ruolo di Euridice e Nadja Mchantaf in quello di Amore. Questi nomi segnalano una scelta focalizzata su voci e timbri che restituiscono l’espressività e lo stile del capolavoro.
Norma torna al regio con un allestimento coprodotto e un cast internazionale
Il capolavoro romantico di Vincenzo Bellini, Norma, sarà in scena al teatro regio dal 15 febbraio con un nuovo allestimento firmato da Nicola Berloffa. Questa produzione vedrà coinvolti i teatri di Piacenza e il Pavarotti di Modena, in una collaborazione che conferma la rete di coproduzione tra realtà dell’Emilia.
L’opera mette in luce il conflitto tra forza d’animo e emozioni, portando in scena un personaggio femminile complesso. Sul podio dell’orchestra filarmonica italiana salirà Renato Palumbo, mentre il cast vocale sarà guidato da Dmitry Korchak, Carlo Lepore, Vasilisa Berzhanskaya e Giuliana Gianfaldoni. Questi interpreti sono noti per la loro presenza in ruoli importanti del repertorio lirico.
L’impostazione scenica, affidata a Berloffa, punta a valorizzare questo equilibrio tra potenza vocale e tensione drammatica, con un’attenzione alla caratterizzazione psicologica dei protagonisti. L’opera mantiene ancora oggi un forte richiamo per il pubblico grazie ai suoi temi universali.
Manon lescaut e puccini: un debutto e una coproduzione su palcoscenico parmense
Dal 20 marzo sarà Manon Lescaut di Giacomo Puccini a chiudere la stagione lirica del teatro regio. Questa produzione nasce da una coproduzione internazionale tra il festival Puccini, il teatro Petruzzelli di Bari e altri soggetti teatrali. La regia è firmata da Massimo Gasparon, che torna a firmare un progetto per Parma con questa nuova messa in scena.
Alla guida dell’orchestra filarmonica di Parma ci sarà Francesco Ivan Ciampa. Nel cast principale spicca Anastasia Bartoli, al suo debutto nel ruolo della protagonista Manon. Al suo fianco saranno Luciano Ganci, Alessandro Luongo, Andrea Concetti e Davide Tuscano, artisti con esperienze in produzioni liriche di rilievo.
L’opera riflette sul contrasto tra vizi e virtù attraverso una storia di passioni e drammi personali. Il cartellone 2026 del teatro regio di Parma si chiude così con un titolo di grande tradizione italiana, sostenuto da un cast vocale e musicale pensato per offrire un’esperienza coinvolgente e rigorosa.