Nella piccola realtà di Ortucchio, un comune abruzzese immerso nel Fucino, la comunità trova conforto e forza nella figura di Padre Riziero Cerchi. Da quasi vent’anni, il sacerdote sostiene e accompagna genitori che si trovano ad affrontare il più tragico dei lutti: la morte di un figlio. È questo il cuore pulsante dell’associazione “Genitori di Stelle, Figli della Speranza”, un faro di speranza in un momento in cui la vita sembra priva di significato.
L’importanza di un nome
Il marchio dell’associazione “Genitori di Stelle” racchiude un significato profondo. Lo spiega bene la giornalista Magda Tirabassi, che ha avuto il privilegio di conoscere Padre Riziero e di condividere la sua storia. Dieci anni fa, durante un incontro, la Tirabassi chiese al sacerdote il motivo alla base del nome dell’associazione. La risposta di Padre Riziero fu un tocco di poesia e verità: “Dio prima ti tira uno schiaffo e poi ti fa una carezza.” Una metafora potente che descrive il percorso di vita di chi perde un figlio, mettendo insieme la dolorosa realtà della perdita e la possibile rinascita attraverso l’amore e la comunità.
L’esistenza di questa associazione rappresenta un’opportunità per molti genitori che si sentono persi e soli. Qui si trova ascolto, si condividono esperienze e si trasformano i momenti di buio in una luce che continua a brillare attraverso i ricordi. Le attività organizzate e gli incontri promuovono il dialogo; ecco perché “Genitori di Stelle” non è solo un nome, ma una missione che si alimenta di storie di vita.
La resilienza attraverso l’amore
Perdere un figlio è un’esperienza che segna profondamente, e molte volte le parole stentano a trovare forma. Padre Riziero, che ha spesso riflettuto su questo tema, ha affermato: “Perdere un figlio, non è il tradimento più grande che la vita possa farci?” Questo interrogativo evidenzia la sfida che tanti genitori si trovano ad affrontare, ma segna anche l’inizio di un cammino di guarigione.
La trasmissione “Cuore, Corna & Confetture”, condotta dalla Tirabassi su Rete 8, ha deciso di dedicare una puntata speciale a questa tematica. L’intenzione è mostrare come dalla sofferenza possa nascere una forma di amore che si espande al di là del dolore. Genitori che continuano a onorare la memoria dei figli, trovando la forza per diffondere la loro luce negli altri; una testimonianza potente che potrebbe ispirare chi si trova in situazioni simili, facendo sentire meno soli.
Nella puntata, ci sarà anche la presenza di Mons. Giovanni Massaro, vescovo dei Marsi, a evidenziare l’importanza della fede in questi momenti di crisi. L’interazione tra il vescovo, Padre Riziero e Antonio Garofalo, membro dell’associazione e papà di Pierluigi, morto a soli 13 anni, promette di essere un’occasione di riflessione e condivisione.
Un appuntamento da non perdere
L’episodio andrà in onda giovedì sera alle 20.00, subito dopo il TG di Rete 8. Sarà replicato alle 22.45, per garantire una maggiore visibilità e permettere a quanti più spettatori possibile di partecipare a questo importante momento di confronto. Gli abruzzesi e i molisani potranno assistervi in diretta, ma anche coloro che abitano lontano dalla regione avranno l’opportunità di seguire la puntata in streaming su www.rete8.it.
Questo evento non rappresenta solo un programma televisivo, ma un vero e proprio viaggio nelle emozioni umane, un’occasione per riflettere sull’importanza di condividere il dolore e costruire nuove forme di vita e speranza anche dopo le perdite più devastanti. Una testimonianza che arricchisce le vite di molti, portando ad una nuova consapevolezza.