La selezione dei film americani indipendenti a cannes 2025 tra autori nuovi e nomi noti

La selezione dei film americani indipendenti a cannes 2025 tra autori nuovi e nomi noti

La 78ª edizione del festival di Cannes 2025 celebra il cinema indipendente americano con film di registi come Wes Anderson, Ari Aster, Kelly Reichardt e Richard Linklater, tra storie personali e riflessioni sociali.
La Selezione Dei Film American La Selezione Dei Film American
La 78ª edizione del Festival di Cannes (maggio 2025) ha valorizzato il cinema indipendente americano, presentando film autoriali e originali di registi emergenti e affermati, tra cui Wes Anderson, Ari Aster, Kelly Reichardt e Richard Linklater. - Gaeta.it

La 78ª edizione del festival di Cannes, svoltasi dal 13 al 24 maggio 2025, ha mostrato un’attenzione particolare verso il cinema americano indipendente e autoriale. Dopo il successo dell’anno precedente con ‘Anora’ di Sean Baker, film Usa a basso budget premiato con la Palma d’oro e cinque Oscar, la selezione di quest’anno punta nuovamente su pellicole di autori emergenti e riconosciuti, con storie originali e budget variabili. In questa rassegna, spiccano titoli di registi sia affermati che in ascesa, capaci di raccontare vicende personali e sociali, spesso con toni intensi e drammatici.

La nuova stagione del cinema indipendente americano a cannes

Il festival ha confermato il proprio interesse per i film indipendenti dagli Stati Uniti, presentando opere che vanno dal low budget a produzioni leggermente più sostanziose, ma restando distanti dal mercato mainstream. Il successo di ‘Anora’, film realizzato con 6 milioni di dollari, ha dato il via a una scelta che mette in risalto storie che spiccano per contenuti e visioni personali, oltre che per la qualità della loro realizzazione.

In questa edizione, il risalto è dato a quattro film americani, ognuno con un’identità forte e uno sguardo particolare sul presente o sul passato. Le pellicole si diversificano per ambientazione, tematiche e stili narrativi, confermando lo spirito di rinnovamento e di attenzione ai dettagli propri del cinema d’autore. Lo spettatore potrà esplorare una gamma che spazia da storie familiari complesse a riflessioni sociali contemporanee, passando per omaggi cinematografici e thriller d’impronta storica.

Wes anderson e la trama fenicia: un racconto surreale con un cast stellare

Tra i titoli più attesi, ‘La trama fenicia’ porta alla Croisette lo stile inconfondibile di Wes Anderson. Il regista, noto per le sue scenografie prospettiche e la narrazione teatrale, si presenta con un film dal budget di circa 30 milioni di euro. Nonostante la cifra sia contenuta rispetto agli standard hollywoodiani, l’opera schiera un cast molto ampio e ricco di attori noti: Benicio Del Toro, protagonista, insieme a Tom Hanks, Scarlett Johansson, Michael Cera, e altri interpreti di rilievo.

La storia ruota attorno a Zsa-zsa Korda , un uomo potentissimo che, dopo essere sopravvissuto a un sesto incidente aereo, deve decidere chi sarà l’erede tra i suoi dieci figli. La tensione si concentra sulla scelta della figlia che ha deciso di farsi suora. Questo provoca malumori e antagonismi fra gli altri fratelli, dando luogo a eventi imprevedibili fra gelosie e segreti. La sceneggiatura è firmata dallo stesso Anderson insieme a Roman Coppola, complice in precedenti lavori come ‘Moonrise Kingdom’.

Lo stile visivo è fedele a quello visto in ‘Grand Budapest Hotel’, con una cura ottica che gioca molto con simmetrie e colori saturi. Si preannuncia una narrazione che mescola ironia, dramma familiare e suspense, mantenendo alta l’attenzione grazie a dialoghi e situazioni paradossali.

Eddington di ari aster: l’america in crisi attraverso una piccola comunità

Il regista Ari Aster torna in concorso con ‘Eddington’, film prodotto dalla rinomata A24, ambientato nel maggio 2020 nel New Mexico. In quel periodo si intrecciano la pandemia di Covid-19, le proteste per la morte di George Floyd e la campagna per le presidenziali americane. Il film segue una diatriba che diventa presto virale tra lo sceriffo Cross e il sindaco García, scatenando divisioni nella cittadina.

Questa vicenda, che parte da una disputa locale, si allarga rappresentando le tensioni sociali, razziali e politiche degli Stati Uniti in quegli anni. Aster racconta un microcosmo americano, investito da eventi globali e da conflitti interni, con un’attenzione al dettaglio che fa emergere i contrasti più profondi. Oltre a Phoenix, il cast include altri volti noti come Pedro Pascal, Emma Stone e Austin Butler, che contribuiscono alla resa emotiva della pellicola.

La presenza di Aster a Cannes conferma il suo ruolo come voce autorevole del cinema contemporaneo americano, capace di mescolare elementi horror con riflessioni sulle tensioni sociali e personali.

The mastermind di kelly reichardt: un furto d’arte negli anni Settanta

Kelly Reichardt presenta ‘The Mastermind’, storia ambientata negli Usa degli anni Settanta, un periodo segnato dalle proteste contro la guerra in Vietnam e dal movimento per i diritti delle donne. Il protagonista è James Mooney , falegname disoccupato che organizza un audace furto di opere d’arte. Il bottino consiste in quattro dipinti preziosi sottratti a un museo durante il giorno.

L’azione iniziale sembra semplice, ma mantenere il controllo delle opere diventa una vera prova. Mooney deve sopportare pressioni crescenti, con la legge e la polizia alle calcagna. La vicenda si intreccia con i mutamenti sociali e politici in atto, riflettendo la precarietà e i conflitti degli Stati Uniti di quel decennio.

La regista è nota per il suo cinema intimo e realistico, capace di raccontare storie personali in contesti sociali più ampi. In questo caso, la scelta di anni così complessi crea un contrasto tra il gesto criminale e l’epoca di grande fermento culturale e politico.

New wave di richard linklater: omaggio alla rivoluzione cinematografica francese

Richard Linklater porta a Cannes ‘New Wave’, film che celebra il movimento francese della nouvelle vague, in particolare la corrente legata a Jean-Luc Godard e al suo ‘Fino all’ultimo respiro’ del 1959. Il regista ha deciso di adottare per il film il formato originale in bianco e nero e l’aspect ratio 4:3, restituendo l’atmosfera visiva di quei lavori.

La pellicola racconta l’inizio della rivoluzione cinematografica francese, evidenziando i protagonisti e i momenti cruciali di quel periodo. Oltre a Godard, compaiono Jean Cocteau, Robert Bresson, Roberto Rossellini, Jean-Pierre Melville, Eric Rohmer e Jacques Rivette, tutti decisivi per l’evoluzione del cinema europeo.

Nel cast figurano Zoey Deutch e alcuni attori alle prime esperienze, come Jean-Jacques Le Vessier, Jodie Ruth-Forest e Jonas Marmy. Il film promette di fondere biografia e analisi artistica, spiegando come quel movimento abbia modificato le regole della narrazione filmica, introducendo nuove forme di espressione e linguaggio.

Con questa selezione, Cannes conferma il suo ruolo di spazio privilegiato per scoprire e capire i nuovi sviluppi del cinema indipendente americano, con una varietà di temi e atmosfere che rispecchiano l’ampiezza della produzione contemporanea.

Change privacy settings
×