La scarpetta: un gesto tutto italiano che abbraccia tradizione e modernità a tavola

La scarpetta: un gesto tutto italiano che abbraccia tradizione e modernità a tavola

La scarpetta, simbolo della convivialità italiana, è al centro di un’indagine che rivela come il 68% degli italiani non esiti a sporcarsi le mani per gustare ogni portata.
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La scarpetta: un gesto tutto italiano che abbraccia tradizione e modernità a tavola - Gaeta.it

Riscrivere le regole della convivialità è un tema centrale della cultura gastronomica italiana. Tra i gesti più emblematici si trova la scarpetta, un rituale che affonda le radici nella tradizione culinaria del Belpaese. Rappresenta l’amore per il cibo e la volontà di apprezzarlo fino all’ultimo boccone. Questa pratica è stata recentemente oggetto di un’indagine condotta da YouGov per Barilla, la quale ha rivelato che la maggioranza degli italiani, ovvero il 68%, non teme di sporcarsi le mani pur di assaporare ogni portata. I risultati suggeriscono che il desiderio di godere pienamente di un pasto è così radicato da rendere la scarpetta il secondo gesto più comune durante cene informali.

L’amore per la scarpetta tra galateo e convivialità

Nonostante la diffusione di questo gesto, molti italiani vivono una sorta di conflitto interno quando si tratta di esprimere il piacere di fare la scarpetta in contesti più formali. Dall’indagine emerge che il 60% di coloro che pratica a casa questo gesto preferisce astenersene nei ristoranti di alta classe. Tra le persone che evitano di “fare la scarpetta” in ambienti eleganti, il 48% avverte questa mancanza, dietro solo alla richiesta di vestirsi con più comodità.

Il fascino della scarpetta non si limita al gusto: per il 93% degli intervistati, la pasta è un alimento fondamentale, e l’86% degli italiani considera essenziale poter godere della salsa abbinata. L’atteggiamento ambivalente verso la scarpetta riflette una tensione tra il desiderio di ribadire la propria personalità culinaria e il rispetto delle tradizioni formali. Qui la cultura del piatto vuoto sembra trovare un contrasto con un gusto più autentico e profondo.

La scarpetta nei nuovi contesti culinari

Negli ultimi anni, la scarpetta ha iniziato a emergere in ambiti che, fino a poco tempo fa, le avrebbero voltato le spalle. Destinata originariamente a essere un gesto più familiare, questa usanza ha iniziato ad essere rivalutata da celebri chef, che ne riconoscono il valore come espressione di apprezzamento per la cucina. Barilla, con la sua pasta Al Bronzo, ha cavalcato quest’onda, ponendo l’attenzione sulla capacità della sua pasta di trattenere il sugo, permettendo così di prolungare il piacere del pasto fino all’ultimo boccone.

La campagna pubblicitaria di Barilla mira a portare la scarpetta non solo nelle cucine di casa, ma anche sui tavoli dei ristoranti più esclusivi. Questo tentativo di riformulare l’idea stessa di come gustare un pasto invita tutti a riflettere sulla convivialità italiana e su come il gesto di raccogliere salse possa far parte di un’usanza più ampia e celebrativa. Le opere di chef che reinterpretano la tradizione si inseriscono perfettamente in questo contesto, trasformando il gesto di fare la scarpetta in un simbolo di eleganza culinaria.

La visione contemporanea della scarpetta secondo gli chef

Anche se il galateo suggerisce di astenersi dal fare la scarpetta durante i pasti formali, l’esperta di bon ton Elisa Motterle afferma un messaggio chiaro: le regole della tavola possono essere reinterpretate. L’avvento di nuove tendenze porta a un’interazione interessata tra norme tradizionali e pratiche contemporanee. L’idea che la scarpetta possa diventare una forma di raffinato apprezzamento si fa strada tra operatori del settore e appassionati di gastronomia. Come riporta Motterle, l’idea di raccogliere il sugo a fine pasto con un pezzo di pane può essere vista come un atto di celebrazione del cibo stesso.

Chef come Davide Oldani, pioniere della “pop cuisine”, evidenziano quanto la scarpetta rappresenti un gesto in grado di coniugare tradizione e modernità. Per lui, godere della pasta fino all’ultimo boccone diventa un imperativo per gli amanti del cibo. La nuova campagna di Barilla si inserisce in questo discorso, portando il gesto della scarpetta in una nuova dimensione, dove gusto e raffinatezza si intrecciano.

La pasta Barilla Al Bronzo: un’eccellenza da gustare fino alla fine

La pasta Barilla Al Bronzo è protagonista di questo movimento che rivisita la scarpetta. Grazie alla sua particolare lavorazione, questa pasta si presenta ruvida e capace di ben trattenere il sugo. Si distingue per la trafilatura al bronzo, che le conferisce una superficie perfetta per rendere ogni pasto un’esperienza sensoriale completa. Questa lavorazione non solo offre una tenuta eccellente del condimento, ma esalta anche la varietà e complessità dei sapori.

Realizzata con grani duri 100% italiani, Barilla Al Bronzo presenta un contenuto proteico superiore al 14%. La qualità della materia prima consente di ottenere una pasta che non solo mantiene il suo stato “al dente”, ma che al tempo stesso offre una tonalità giallo ambrato perfetta, aumentando il coinvolgimento visivo e tattile del consumatore. Ogni pasto diventa così un’opportunità per godere dell’eccellenza della cucina italiana, sempre più presente nei contesti quotidiani, e resa speciale da una semplice scarpetta.

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