Nel contesto attuale della sanità in Abruzzo, il tema delle liste d’attesa si rivela una questione cruciale che solleva preoccupazioni non solo tra i professionisti del settore, ma anche tra i cittadini che chiedono servizi tempestivi e adeguati. La recente audizione della Commissione Vigilanza ha messo in evidenza l’emergere di criticità ma anche possibili soluzioni per affrontare questa problematica persistente.
Un quadro critico delle liste d’attesa in abruzzo
Durante la lunga seduta della Commissione Vigilanza, che ha avuto luogo tra le 10:15 e le 18:50, i membri hanno approfondito il tema delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie erogate dalle aziende sanitarie locali, ponendo particolare attenzione alla ASL di Teramo. Il presidente della Commissione, Sandro Mariani, ha descritto la situazione attuale come un vero e proprio “tallone d’Achille” della sanità abruzzese, in significativo peggioramento rispetto al passato e decisamente distante dalle altre regioni italiane più efficienti.
Il Consigliere Giovanni Cavallari, di “Abruzzo Insieme”, ha sottolineato quanto sia preoccupante la situazione attuale: l’Abruzzo, infatti, sta vivendo una fase in cui le ASL sono costrette ad acquistare prestazioni da strutture private per cercare di rispondere alle esigenze dei cittadini. Questi dati, emersi dalle audizioni che hanno coinvolto la Direttrice del Dipartimento Sanità Emanuela Grimaldi, il Direttore Generale della ASL e rappresentanti dell’ANAAO ASSOMED, offrono un quadro allarmante, di una sanità che non riesce a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza previsti.
Queste lunghe attese non riguardano solo i tempi per ottenere le prestazioni, ma si allungano anche a causa di una mancanza di coordinamento tra i Centri Unici di Prenotazione delle strutture pubbliche e private. Un cittadino, dunque, potrebbe trovarsi a dover aspettare mesi per una visita medica attraverso il pubblico, solo per scoprire che presso una struttura privata può ottenere un appuntamento in tempi brevi. Questa disfunzione non fa altro che alimentare il caos e il malcontento tra la popolazione.
Proposte di riorganizzazione del servizio sanitario
Alla luce della situazione attuale, Cavallari e Mariani hanno esortato la Regione a considerare una ristrutturazione profonda dei servizi sanitari. Hanno evidenziato come l’attuale gestione e l’insostenibilità economica dell’assistenza ospedaliera e territoriale richiedano immediate e decisive azioni di riorganizzazione. Un passo fondamentale ritenuto necessario sarebbe la creazione di un CUP unico regionale che permetterebbe una gestione più efficiente delle prestazioni sanitarie e una riduzione delle liste d’attesa.
In questa direzione, i rappresentanti della sanità abruzzese hanno mostrato impegno nell’accettare la sfida, rivelando piani per una futura armonizzazione delle quattro ASL presenti sul territorio. Questo approccio consentirebbe di gestire le prestazioni sanitarie in modo omogeneo e integrato, ottimizzando così le risorse disponibili. Ciò potrebbe anche favorire la redazione di un piano concreto per l’abbattimento delle liste d’attesa, un aspetto finora trascurato.
Nonostante queste promesse, gli esponenti della Commissione Vigilanza hanno sollevato dubbi riguardo alla mancanza di un piano operativo che possa garantire una riduzione significativa e rapida dei tempi di attesa. Hanno messo in discussione l’adeguatezza di alcune figure dirigenziali, che, secondo loro, non possono giustificare l’incapacità di gestire il sistema in modo efficace.
La necessità di trasparenza e monitoraggio continuo
Uno degli aspetti chiave emersi dalla discussione è stato il bisogno di maggiore trasparenza sul tema delle liste d’attesa. Mariani e Cavallari hanno avvertito che il caos attuale potrebbe favorire solo alcuni, mentre i cittadini abruzzesi continuano a subire disagi. La Commissione Vigilanza ha preso l’impegno di monitorare la situazione non solo a Teramo, ma in tutto il territorio abruzzese, con l’intento di garantire un’attenzione costante verso questo problema annoso.
La percezione generale è che sia necessaria una revisione a livello regionale della sanità, con l’obiettivo di fornire alle aziende sanitarie e agli operatori del settore gli strumenti necessari per affrontare efficacemente la questione delle liste d’attesa. Le proposte avanzate durante la seduta potrebbero rappresentare un primo passo verso un servizio sanitario più efficiente e in grado di rispondere alle esigenze della popolazione.
La strada da percorrere è ancora lunga, ma il dibattito apertosi nella Commissione Vigilanza fa ben sperare per possibili cambiamenti nella gestione delle prestazioni sanitarie in Abruzzo.