La lotta per un posto in Champions League si avvicina alla conclusione con la Juventus che comanda la classifica, ma la Roma non si arrende e coltiva una speranza concreta. A pochi giorni dall’ultima giornata di campionato, entrambe le squadre si preparano a un finale decisivo: i bianconeri ospiteranno il Venezia, mentre i giallorossi affronteranno il Torino in una partita da dentro o fuori. In questo contesto si intrecciano aspettative, strategie e la voglia di trasformare il sogno in realtà , cambiando il futuro sportivo e finanziario di una squadra che negli ultimi mesi ha compiuto una rimonta sorprendente.
La situazione in classifica e il contesto della corsa alla champions
La Juventus comanda la corsa al quarto posto con un solo punto di vantaggio sulla Roma. A due turni dalla fine, i bianconeri hanno dalla loro la possibilità di scacciare ogni dubbio battendo il Venezia, squadra senza pressioni di classifica, ma comunque impegnativa in trasferta. Se dovessero centrare il successo, l’accesso diretto alla Champions sarebbe quasi certo. La Roma, invece, si trova a inseguire e non può che pensare alla vittoria contro un Torino che cerca punti per evitare la retrocessione. Questo scontro diretto diventa cruciale: non basta sperare che la Juve rallenti, bisogna conquistare tre punti per restare vivi nella corsa europea.
Ranieri e la determinazione romanista
Il tecnico romanista Claudio Ranieri mantiene un atteggiamento realistico riguardo alle possibilità della sua squadra. Pur ammettendo che la Juventus è favorita per il quarto posto, non nasconde la determinazione dei suoi giocatori, che appaiono più convinti delle ultime stagioni di poter festeggiare il ritorno in Champions League. “Questo torneo manca alla Roma da sei anni e rappresenta non solo un riconoscimento sportivo ma anche un’incidenza economica significativa,” con potenziali introiti superiori ai cinquanta milioni di euro. La stagione è già stata sorprendente, considerando che a metà novembre la Roma era a ridosso della zona retrocessione, mentre ora è quinta con la certezza di partecipare almeno all’Europa League.
Leggi anche:
La mentalità del gruppo e la preparazione all’ultimo atto
Dopo la vittoria contro il Milan, la squadra si è ritrovata al centro sportivo Fulvio Bernardini per effettuare un confronto aperto e motivante. I leader del gruppo hanno preso la parola per spronare i compagni a non abbassare la guardia. La stanchezza, soprattutto mentale, si fa sentire dopo una stagione estenuante, ma è chiaro a tutti che le vacanze devono attendere: “rimpianti non sono ammessi, serve solo il successo contro il Torino.”
Il rischio rappresentato da di francesco
L’approccio mentale alla gara è fondamentale perché la Roma sa che non può permettersi cali. Di Francesco, allenatore del Venezia che affronta la Juve, rappresenta una possibile variabile inaspettata. Il tecnico, che conosce bene la Serie A, potrebbe ottenere un risultato positivo nel suo stadio per sperare di mantenere la categoria, magari rallentando i bianconeri con un pareggio o una vittoria.
La squadra punta a concentrarsi su sé stessa e sul proprio risultato, consapevole che la posta in gioco è alta. Ogni dettaglio, dal riscaldamento alle scelte tattiche durante la partita, sarà cruciale per permettere ai giallorossi di esprimersi al meglio in una sfida che può segnare il futuro del club.
Dybala e pellegrini come pilastri
Paulo Dybala e Lorenzo Pellegrini incarnano la spinta motivazionale dello spogliatoio della Roma. Entrambi out per infortunio nell’ultima partita, si sono comunque mostrati vicini alla squadra, mostrando un ruolo da veri leader. Dybala, in particolare, si è trasformato in riferimento quotidiano per i compagni, diventando una sorta di vice allenatore informale: è rimasto sempre in campo durante il riscaldamento, offrendo consigli tecnici e supporto emotivo. Pellegrini, dal canto suo, ha atteso l’autorizzazione per raggiungere Torino con la squadra, pronto a sostenere dalla panchina i compagni, seppur non ancora in condizioni per scendere in campo.
Il loro impegno testimonia la tensione e l’importanza che tutto l’ambiente attribuisce a questa ultima partita. I giocatori si sono detti convinti che l’accesso alla Champions non sia un’ipotesi remota. Nel gruppo gira il motto «credici, non è impossibile», diventato stimolo quotidiano.
Solidarietà e scenari in sospeso
Non manca anche la solidarietà verso Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia e ex tecnico della Roma. Pellegrini, Cristante ed El Shaarawy hanno condiviso con lui importanti momenti, e in queste ore si registra un sostegno personale nei confronti del tecnico. Il Venezia sogna di evitare la retrocessione e proverà a mettere in difficoltà la Juventus cercando un risultato utile che potrebbe ribaltare i giochi in chiave Champions.
Lo scenario non lascia spazio all’approssimazione da parte della Roma. I giallorossi sapranno di potersi giocare tutto in novanta minuti, davanti a una tifoseria pronta a spingere la squadra in un momento delicato, con la speranza di invertire un destino che solo pochi mesi fa sembrava scritto. L’ultima giornata di campionato si profila come un banco di prova cruciale per definire i piani europei del club e, chissà , per gettare le basi di una nuova stagione nel grande calcio continentale.