La reliquia di San Giovanni Paolo II in arrivo a Latina: dettagli e programma della visita

La reliquia di San Giovanni Paolo II in arrivo a Latina: dettagli e programma della visita

A Latina, dal 26 gennaio al 2 febbraio, sarà esposta una reliquia di San Giovanni Paolo II: una ciocca di capelli in ostensorio, parte del Giubileo e della Rete delle città marciane.
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La reliquia di San Giovanni Paolo II in arrivo a Latina: dettagli e programma della visita - Gaeta.it

Un evento di grande significato religioso sta per avere luogo a Latina, dove dal 26 gennaio al 2 febbraio prossimi sarà esposta una preziosa reliquia di San Giovanni Paolo II. Si tratta di una ciocca di capelli del Santo, contenuta in un ostensorio, che verrà portata dal comune di Teggiano , accompagnata dal sindaco Michele Di Candia e dal parroco don Angelo Pellegrino. Questo evento è parte di un’iniziativa legata al Giubileo che coinvolge diverse città, in particolare quelle della Rete delle città marciane.

L’iniziativa della Rete delle città marciane

La Rete delle città marciane è un consorzio di municipalità distribuite su sette regioni italiane unite dal rito di San Marco. Secondo il sindaco di Latina, Matilde Celentano, l’arrivo della reliquia rappresenta una missione collettiva. “Abbiamo aderito al programma di peregrinatio della preziosa reliquia proveniente dalla parrocchia San Marco di Teggiano”, ha spiegato. Questo progetto non solo celebra la figura di San Giovanni Paolo II, simbolo della nuova evangelizzazione e del dialogo interreligioso, ma offre anche l’opportunità di far venerare la reliquia ai cittadini di Latina e dei dintorni. La prima cittadina ha sottolineato di sentirsi orgogliosa di ospitare un oggetto di culto che richiama la memoria della visita storica di Karol Wojtyla, avvenuta il 29 settembre 1991, quando una grande folla di fedeli si radunò intorno alla figura del Papa polacco.

Il programma religioso a Latina

Il programma legato alla venerazione della reliquia inizia il 26 gennaio con una celebrazione eucaristica in cattedrale alle ore 18, concelebrata da don Francesco Pimpinella e don Angelo Pellegrino. Al termine della messa, il sindaco di Latina e il sindaco di Teggiano terranno un saluto ufficiale. L’assessore Andrea Chiarato ha evidenziato l’importanza di questa data, coincidente con la festa di Don Bosco. Durante la celebrazione delle messe vespertine, la Corale San Marco accompagnerà i momenti di preghiera con canti. Il 2 febbraio, ultimo giorno di venerazione della reliquia, la messa sarà presieduta dal Vescovo Mariano Crociata, e sarà caratterizzata dalla presenza di un gruppo scout, il che dimostra un coinvolgimento attivo della comunità.

Venerazione della reliquia e dettagli logistici

Durante i giorni feriali, dal 27 al 31 gennaio, la reliquia sarà disponibile per la venerazione dei fedeli presso la cappellina del Redentore, adiacente alla cattedrale. Le celebrazioni eucaristiche delle 7, 9 e 18 offriranno momenti di introspezione e preghiera ai partecipanti. Il momento clou si avrà il 2 febbraio, quando i fedeli potranno partecipare a varie celebrazioni che culmineranno alla presenza della reliquia. Al termine della presenza a Latina, la teca verrà trasferita a San Marco dei Cavoti, dove sarà accolta dalle autorità religiose e civili. Questo pellegrinaggio non si limita solo a Latina, ma si prevede un’ulteriore presenza a Roma in marzo, in concomitanza con eventi significativi legati alla Rete delle città marciane.

Condivisione e collaborazione tra le diocesi e i comuni

La preparazione e la realizzazione di questo evento sono state possibili grazie al lavoro congiunto delle diverse autorità ecclesiastiche e municipali. La sinergia tra monsignor Mariano Crociata, Vescovo della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, e monsignor Antonio De Luca, Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, ha permesso di garantire una cornice di rispetto e di partecipazione attiva alla ricorrenza. Come il sindaco Celentano, la collaborazione di tutte le parti coinvolte è stata fondamentale per dare vita a un evento che rispecchiasse la spiritualità e il legame della comunità con San Giovanni Paolo II. La partecipazione di cittadini e autorità continuerà a rafforzare i legami e le tradizioni che uniscono la comunità locale alla figura del Santo.

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