La basilicata conferma il proprio impegno nel bilanciare lo sviluppo economico con la salvaguardia del territorio attraverso una transizione energetica che vuole servire da esempio per altri territori italiani e stranieri. L’assessora regionale all’ambiente e alla transizione energetica, laura mongiello, ha rappresentato la regione a un incontro chiave dedicato al fotovoltaico, focalizzandosi su aree idonee per impianti rinnovabili e sulle strategie per il raggiungimento degli obiettivi di potenza fissati a livello nazionale.
Impegno costante per la crescita sostenibile
La basilicata si presenta come un territorio in prima linea nel coniugare lo sviluppo economico con la tutela ambientale. L’assessora laura mongiello ha sottolineato che la regione adotta procedure autorizzative semplificate che accelerano l’installazione e il miglioramento di impianti rinnovabili, in particolare nel settore fotovoltaico. Questi strumenti amministrativi più agili non solo velocizzano i processi, ma riducono anche gli ostacoli burocratici, favorendo nuovi investimenti e il revamping degli impianti già esistenti.
Comunità energetiche rinnovabili: un passo decisivo
In aggiunta, la promozione delle comunità energetiche rinnovabili rappresenta un altro passo decisivo. Queste comunità consentono a cittadini, imprese e amministrazioni di produrre, consumare e condividere energia pulita a livello locale, riducendo la dipendenza da fonti fossili. La basilicata sta puntando su questo modello per ampliare la partecipazione attiva nella produzione di energia e diffondere una cultura della sostenibilità territoriale.
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La regione non nasconde le sue ambizioni nel porsi come punto di riferimento per altre realtà che intendano avviare processi analoghi, soprattutto in aree con forte vocazione ambientale e rurale come la lucania.
Rispetto rigoroso degli obiettivi nazionali sul fotovoltaico
La basilicata ha messo al centro del suo piano energetico il Decreto del Ministero della Transizione Ecologica del 21 giugno 2024. Tale decreto attribuisce alla regione un target di 2,1 GW di nuova potenza da fonti rinnovabili entro il 2030. Tale obiettivo tiene conto delle risorse disponibili, delle caratteristiche territoriali e delle possibilità di sviluppo industriale legato all’energia pulita.
I dati raccolti mostrano che la basilicata è già avviata verso il superamento di questa soglia. Numerosi impianti sono stati autorizzati o sono in attesa di approvazione, con una crescita ben visibile negli ultimi mesi. Questo slancio testimonia una buona capacità di gestione e programmazione da parte degli enti locali e degli operatori del settore.
Integrazione e tutela ambientale degli impianti
L’attenzione si concentra soprattutto sull’integrazione degli impianti con l’ambiente circostante. Non a caso, le aree più idonee individuate per il fotovoltaico sono scelte con criteri che minimizzano l’impatto paesaggistico e favoriscono la riconversione di superfici già compromesse o marginali, evitando aree di pregio naturalistico.
Basilicata nel contesto nazionale e internazionale
L’incontro del 2025 a roma, presso la sala refettorio della camera dei deputati, ha offerto alla basilicata l’occasione di confrontarsi con altre realtà italiane impegnate nella transizione energetica. L’assessora laura mongiello ha rappresentato la giunta lucana illustrando le scelte della regione e ribadendo l’intenzione di diffondere un modello replicabile anche fuori dai confini regionali.
La basilicata manifesta così la volontà di giocare un ruolo attivo nella strategia energetica nazionale, mettendo a disposizione la propria esperienza in procedure snelle, supporto alle comunità energetiche, e rigenerazione di impianti fotovoltaici. Questi elementi configurano un sistema che potrebbe diventare un punto di riferimento per altre regioni con caratteristiche simili.
L’evento ha inoltre insistito sul fatto che la transizione energetica non può prescindere da un equilibrio di lungo termine con la tutela del territorio. La basilicata si propone infatti non solo come un polo produttivo di energia rinnovabile, ma anche come custode di un paesaggio da proteggere, capace di combinare sviluppo e rispetto ambientale.
Modello basilicata per lo sviluppo internazionale
Questa strategia trova eco in molte realtà internazionali che cercano modelli di sviluppo compatibili con la salvaguardia della natura, specialmente nelle aree interne e meno urbanizzate. I progressi della basilicata potrebbero quindi diventare un punto di riferimento per progetti europei e non solo, confermando il valore delle buone pratiche italiane.
“La basilicata vuole essere un esempio concreto e replicabile, dove la transizione energetica convive armoniosamente con il rispetto per il territorio.”