Nel pieno dello spirito natalizio, la Questura di Ancona si arricchisce di un’opera che racchiude significati profondi e tradizioni artistiche. Il poliziotto e artista Carmine Giannicola, Sovrintendente Capo della Polizia di Stato, ha realizzato un nuovo presepe che incarna il tema degli “Opposti”. Il lavoro è stato presentato alla presenza del Questore di Ancona, Cesare Capocasa, e di alcuni membri della Sezione di Ancona dell’Anps, insieme ad amici e colleghi, che hanno potuto assistere all’illustrazione dell’arte e della simbologia celate in questa creazione.
Un’arte che unisce tradizione e significato
Il presepe realizzato da Giannicola si distacca dai tradizionali allestimenti natalizi, proponendo un’interpretazione profonda che abbraccia la tradizione popolare partenopea. Ogni elemento presente nella scenografia ha un significato ben definito, riflettendo una narrazione che si interroga sul contrasto tra il Bene e il Male. La Natività , simbolo di salvezza e bontà , è situata in un contesto dove l’Osteria simboleggia la perdizione. Questo gioco di contrasti è ulteriormente esemplificato dal fiume, che attraversa un ponte e segna una netta separazione tra il sacro e il profano, condotto naturalmente verso la Cristianità . La corrente d’acqua non è solo un elemento narrativo; rappresenta anche la purificazione, un tema ricorrente nel Natale.
Innovazioni artistiche e simbolismi
Carmine Giannicola ha innovato il suo lavoro includendo colonne spezzate nel presepe. Questi elementi architettonici rappresentano l’interruzione della vita e richiamano il sacrificio di Cristo. Di fronte a queste colonne frantumate, si trovano colonne integre che simboleggiano la vittoria sulla morte e la resurrezione. Si crea così un dialogo visivo potente tra i diversi stati dell’esistenza. Inoltre, il portale situato dietro la Natività rappresenta l’accesso alla vita eterna, arricchendo ulteriormente il messaggio del presepe.
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Il valore dell’artigianato napoletano
I personaggi in terracotta presenti nell’opera sono stati realizzati dal maestro Giuseppe Ferrigno, un noto artigiano di via San Gregorio Armeno, scomparso nel 2008. Ferrigno è considerato uno dei massimi esponenti dell’arte presepiale napoletana. Ogni figura ha una propria funzione allegorica, contribuendo a dare vita a un racconto ricco e articolato. Il Questore Capocasa ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per il lavoro di Giannicola, evidenziando l’importanza di queste tradizioni artistiche e la qualità dell’artigianato che continua a caratterizzare il Natale, non solo in Campania ma in tutta Italia.
Quest’opera non è solo un semplice pezzo decorativo, ma un’eloquente testimonianza di come la tradizione e l’arte possano connettere le persone attraverso emozioni e riflessioni, rendendo il Natale un momento di condivisione e di unità .