La situazione dei lavoratori precari tecnico-amministrativi dell’asl provinciale dell’aquila è di nuovo al centro delle discussioni politiche dopo il rigetto di un emendamento che ne prevedeva la stabilizzazione. Il capogruppo del Pd nel consiglio comunale, stefano albano, ha chiesto con urgenza la convocazione di un tavolo politico-tecnico-sindacale, promesso per luglio, ma ancora non convocato. Il tema, già sentito in aula, preoccupa per il mancato rispetto degli impegni assunti dalle istituzioni locali e regionali.
La bocciatura dell’emendamento e le conseguenze sul personale precario asl
A fine luglio il senatore guido liris aveva presentato un emendamento volto a estendere la stabilizzazione anche ai lavoratori tecnico-amministrativi dell’asl provinciale dell’aquila. La proposta puntava a riconoscere il diritto di passare a un contratto a tempo indeterminato per circa 150 precari, una questione sentita da tempo ma finora senza soluzioni definitive. L’emendamento, però, è stato bocciato, rallentando significativamente il processo di stabilizzazione.
Un richiamo alla responsabilità politica
Stefano albano ha commentato che la bocciatura riporta con forza l’attenzione su un tema già approvato all’unanimità in consiglio comunale attraverso un ordine del giorno di cui è stato primo firmatario. “Quel documento impegnava l’amministrazione a intervenire per trovare una soluzione, ma con il mese di agosto ormai vicino, non si vedono passi concreti.” Il ritardo rischia di creare ulteriori tensioni tra i lavoratori e gli enti responsabili.
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Il mancato via libera all’emendamento è stato parzialmente spiegato con questioni procedurali, non di merito. In effetti, la proposta aveva ricevuto un parere favorevole da tutti i ministeri competenti, segno che la direzione indicata era valida. Eppure, nonostante questo via libera, manca ancora un percorso condiviso e una pianificazione chiara per la stabilizzazione.
Il mancato rispetto degli impegni e la richiesta di un tavolo urgente
Il capogruppo dem albano sottolinea come il mancato rispetto degli accordi presi in consiglio comunale stia soffocando il tentativo di risolvere la vicenda. Era stato promesso un tavolo politico-tecnico-sindacale per luglio, ma finora non si è mai tenuto. Roberto santangelo, presidente del consiglio comunale, si era dichiarato pronto a convocarlo in assenza di iniziative da parte dell’assessora regionale alla sanità, nicoletta verì, ma neanche questo è accaduto.
Un clima di sfiducia tra i lavoratori
Questa situazione crea un clima di sfiducia. “La pausa estiva rischia di essere usata come scusa per rinviare ancora la discussione, allontanando ulteriormente il momento in cui il problema potrà essere affrontato nel dettaglio e con la necessaria pratica di confronto.” Albano ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una convocazione tempestiva, che coinvolga pienamente anche i parlamentari locali, in modo da garantire un’azione congiunta e concreta.
La mancata convocazione del tavolo si traduce in un blocco che danneggia i lavoratori precari in attesa di certezze sul futuro contrattuale e sulla stabilità lavorativa. La sensazione è che la delega politica e amministrativa stia facendo perdere tempo prezioso.
La strada per la stabilizzazione proposta da albano
Il capogruppo pd propone di procedere con la ricerca di una soluzione chiara e formale per garantire la stabilizzazione del personale tecnico-amministrativo. Rilancia la necessità di riunire il tavolo con tutti i soggetti interessati, parlamentari compresi, in modo da lavorare a un piano condiviso.
L’emendamento di guido liris, respinto solo per motivi formali, dimostra come esistano ampie aperture da parte degli enti competenti, segno che la direzione da seguire è quella. Albano invita quindi a non perdere altro tempo e a lavorare con decisione per superare gli ostacoli burocratici che impediscono di mettere a punto un accordo solido.
Il filo conduttore deve essere la tutela degli interessi dei lavoratori precari, spesso esclusi dalle dinamiche di stabilizzazione che riguardano invece altri settori della pubblica amministrazione. Il momento è particolarmente delicato, non solo per i prossimi mesi ma anche perché la gestione del personale sanitario resta un tema centrale per la qualità dei servizi pubblici, in una provincia come quella dell’aquila.
La politica locale è chiamata a mettere in campo responsabilità e rapidità per evitare che le promesse rimangano lettera morta. Il tavolo annunciato da tempo resta l’elemento fondamentale per definire tempi, modalità e tutele. La situazione resta aperta e il rischio di ulteriori rinvii pesa su centinaia di lavoratori.