La procura belga chiede la revoca dell’immunità per cinque eurodeputati nell’inchiesta huwaeigate

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La procura di Bruxelles ha chiesto la revoca dell’immunità parlamentare a cinque eurodeputati, tra cui tre italiani, nell’ambito dell’inchiesta "Huaweigate" su presunti illeciti legati a Huawei. - Gaeta.it

Laura Rossi

21 Maggio 2025

La procura di Bruxelles ha avanzato una richiesta formale per togliere l’immunità parlamentare a cinque membri del Parlamento europeo nell’ambito di un’inchiesta legata a presunti illeciti connessi a Huawei. L’iter coinvolge esponenti politici di diversi paesi e gruppi parlamentari, segnalando un caso che mescola interessi internazionali e accuse di corruzione.

Eurodeputati coinvolti e le ragioni della richiesta

Tra i deputati per cui la procura belga ha invocato la revoca dell’immunità figurano tre italiani di Forza Italia: Fulvio Martusciello, Salvatore De Meo e Giusi Princi. Oltre a loro, ci sono anche Nikola Minchev, membro bulgaro del gruppo Renew Europe, e Daniel Attard, socialista maltese. Questa azione giudiziaria è parte delle indagini sul cosiddetto Huaweigate, che riguarda presunte irregolarità nei rapporti tra alcuni europarlamentari e la multinazionale cinese Huawei.

L’immunità parlamentare protegge i deputati dalle azioni giudiziarie per attività svolte nell’ambito delle loro funzioni. La richiesta della procura indica che potrebbero esserci elementi tali da giustificare l’apertura di procedimenti penali o giudiziari contro i deputati. Il caso è seguito con attenzione sia a Bruxelles sia nei rispettivi paesi, data la sensibilità politica e legale della vicenda.

Il contesto dell’inchiesta e le implicazioni politiche

L’inchiesta Huaweigate si concentra su possibili episodi di corruzione o pressioni illecite che avrebbero coinvolto eurodeputati per favorire gli interessi di Huawei in Europa. Questa compagnia ha suscitato preoccupazioni in diversi paesi per motivi di sicurezza nazionale e rapporti politici con la Cina. Accuse di infiltrazioni o corruzione, se provate, possono influenzare fortemente la fiducia nelle istituzioni europee e il dibattito sulle relazioni con Pechino.

Non si conoscono ancora tutti i dettagli dell’indagine, ma la richiesta di togliere l’immunità a cinque parlamentari segnala che la procura dispone di elementi ritenuti significativi. Resta da capire se il Parlamento europeo accetterà la revoca e come si svilupperà l’iter giudiziario. Questo procedimento potrà testare anche la capacità delle istituzioni europee di far fronte a episodi di malcostume tra i propri membri.

Le possibili conseguenze per l’istituzione europea

Se il Parlamento europeo concederà la revoca dell’immunità, i cinque deputati potranno essere sottoposti a indagine o processo in Belgio. Questo potrebbe avere impatti politici importanti, in particolare per Forza Italia e gli altri gruppi coinvolti. Rischi di crisi interne e ripercussioni sull’immagine del Parlamento accompagnano ogni decisione in questo senso.

Il caso e i rapporti tra politica e interessi economici internazionali

Il caso presenta inoltre un quadro complesso di rapporti tra politica e interessi economici internazionali. La trasparenza e la regolarità delle procedure sono fondamentali per mantenere la credibilità dell’Unione europea. Lo sviluppo della vicenda sarà seguito dalle istituzioni e dai media con attenzione, in quanto tocca temi sensibili come la sicurezza informatica, l’etica politica e il ruolo dei parlamentari europei.

La situazione resta in evoluzione, con nuove fasi processuali che aggiorneranno il quadro complessivo delle accuse e delle difese. La posizione del Parlamento europeo sarà decisiva per stabilire se la giustizia potrà procedere senza ostacoli, in un caso di particolare rilievo politico e giudiziario.