la mostra di sebastião salgado racconta i ghiacciai morenti e il loro ruolo nella crisi climatica

la mostra di sebastião salgado racconta i ghiacciai morenti e il loro ruolo nella crisi climatica

Le fotografie di Sebastião Salgado documentano il rapido scioglimento dei ghiacciai in diverse regioni del mondo, esposte al Mart di Rovereto e al Museo delle Scienze di Trento fino al 2025.
La Mostra Di Sebastic3A3O Salgado La Mostra Di Sebastic3A3O Salgado
La mostra fotografica di Sebastião Salgado al Mart di Rovereto e al Museo delle Scienze di Trento documenta il lento scioglimento dei ghiacciai nel mondo, evidenziando l’impatto del cambiamento climatico attraverso immagini suggestive e intense. - Gaeta.it

Le immagini dei ghiacciai in scioglimento tratte dal lungo lavoro di Sebastião Salgado offrono uno sguardo intenso su una delle conseguenze più visibili del cambiamento climatico. Attraverso fotografie di grande formato, scattate in diverse aree del pianeta, il maestro brasiliano ha fissato il lento declino di queste masse di ghiaccio, sottolineando un tema cruciale che resta spesso lontano dal dibattito pubblico. Le sue opere, esposte al Mart di Rovereto e al Museo delle Scienze di Trento, mettono in luce lo spazio limitato che resta ai ghiacciai e la trasformazione degli ambienti naturali ad alta quota e nelle regioni polari.

Sebastião salgado e il progetto fotografico dedicato ai ghiacciai

Salgado, fotografo brasiliano di fama mondiale, ha concentrato negli ultimi anni la sua attenzione sui ghiacciai, considerandoli come indicatori sensibili dello stato di salute del pianeta. Tra il 2005 e il 2011 ha realizzato una serie di viaggi in aree remote e difficili da raggiungere, dall’Antartide alla Patagonia, passando per il Canada, l’Himalaya, la Georgia del Sud e la Russia. Durante queste spedizioni ha esplorato luoghi dove l’uomo vive in modo quasi assente, tranne qualche scienziato o turista isolato. Scatti in cui la presenza umana è quasi del tutto assente, ma il segno dell’attività dell’uomo sul clima è evidente.

Il progetto ‘Ghiacciai‘ raccoglie 54 fotografie di grande o grandissimo formato, la maggior parte inedite, scelte personalmente da Salgado, che ha seguito ogni fase fino alla stampa e all’allestimento. L’idea nasce dal Trento Film Festival e coinvolge il Mart di Rovereto e il Museo delle Scienze di Trento, con la collaborazione dell’agenzia Contrasto. Il 2025 è stato proclamato dalle Nazioni Unite anno dedicato alla conservazione dei ghiacciai. Questa mostra rappresenta il primo lavoro su commissione affrontato da Salgado, che lo ha accolto con entusiasmo, affidando tale esperienza a cura di Lélia Wanick, sua moglie.

La documentazione fotografica di un ambiente in rapida trasformazione

Le fotografie mostrano paesaggi imponenti e isolati, con ghiacciai che si espandono o si ritirano, in scenari dove l’unica vita visibile è quella degli uccelli e delle colonie di pinguini. Le immagini trasmettono il contrasto tra l’eterno bianco del ghiaccio, il grigio del cielo o delle rocce e zone annerite da ceneri vulcaniche. Questo insieme visivo evoca un senso di desolazione e di perdita, sottolineato dalle parole di Salgado: i ghiacciai hanno una “forza gigantesca”, spostano rocce, eppure stanno lentamente scomparendo.

Un esempio particolarmente significativo è il Campo de Hielo, tra Argentina e Cile, uno dei ghiacciai più grandi al mondo. Il suo scioglimento comporterà un innalzamento del livello del mare di circa un metro. Le fotografie non raccontano semplicemente paesaggi da ammirare, ma portano a riflettere sulle conseguenze dell’inquinamento e del riscaldamento globale. Salgado ha preferito evitare immagini con persone, poiché il punto focale era proprio la trasformazione degli ecosistemi glaciali più che la presenza umana diretta.

Valore culturale e scientifico della mostra nelle due sedi del trentino

Al Mart di Rovereto, la mostra sarà aperta fino al 21 settembre, mentre al Museo delle Scienze di Trento dieci fotografie rimarranno esposte fino all’11 gennaio. Entrambi i musei hanno dato spazio a un allestimento che vuole stimolare una riflessione più ampia. Il colore blu scelto come sfondo delle opere richiama il freddo degli ambienti raccontati, mentre la maestà delle immagini investe il visitatore.

Gabriele Lorenzoni, responsabile del coordinamento per il Mart, ha sottolineato il coinvolgimento diretto di Salgado nel processo espositivo. La mostra si propone di andare oltre la semplice documentazione o la celebrazione estetica. È un invito a guardare un fenomeno complesso con occhi nuovi, nel segno di un’arte che si lega alle questioni ambientali e sociali. In tempi in cui molto si parla di crisi climatica, ‘Ghiacciai‘ di Salgado si distingue per la forza visiva e l’urgenza che trasmette, richiamando l’attenzione su un dettaglio forse poco noto ma decisivo del nostro tempo.

Un viaggio visivo tra responsabilità e trasformazione

Le fotografie di Salgado accompagnano così il visitatore in una testimonianza diretta degli effetti di un fenomeno globale che altera il territorio. Non c’è spettacolo fine a se stesso. Ogni immagine racconta di ghiacciai che si ritirano, di ambienti fragili, di un paesaggio che lentamente cambia aspetto. L’assenza dell’uomo nel racconto fotografico non significa assenza di responsabilità, anzi. Il vento gelido delle regioni polari e le montagne innevate appaiono come custodi mute di un mondo che non potrà tornare com’era.

Change privacy settings
×