L’atteso momento della Mostra del cinema di Venezia è arrivato: il presidente Pietrangelo Buttafuoco e il direttore Alberto Barbera hanno svelato il programma dettagliato dell’82esima edizione, che si terrà dal 27 agosto al 6 settembre 2025. Da mesi circolavano rumors e anticipazioni ma ora è ufficiale la selezione dei film in concorso e quelli fuori gara, insieme a tanti eventi e omaggi speciali.
Il film di apertura: la grazia di paolo sorrentino con toni servillo e anna ferzetti
La cerimonia d’apertura torna nel segno di Paolo Sorrentino, regista premio Oscar, che inaugurerà la Mostra con il film “La Grazia”. Il lungometraggio sarà proiettato il 27 agosto nella Sala Grande del Palazzo del Cinema, dopo la serata condotta da Emanuela Fanelli. Tra i protagonisti spiccano Toni Servillo e Anna Ferzetti, protagonisti molto attesi dal pubblico e critica. L’opera è presentata come uno dei momenti più rilevanti e conferma la volontà della direzione artistica di aprire con una pellicola di grande impatto e personalità autoriale italiana.
Il film di chiusura e sorprese fuori concorso
La sezione fuori concorso propone diverse anteprime e omaggi importanti. Il regista Werner Herzog riceverà il Leone d’oro alla carriera insieme all’attrice Kim Novak. Herzog presenterà il suo ultimo documentario “Ghost Elephants”, mentre atteso è pure “In The End of Dante” diretto da Julian Schnabel, con un cast internazionale che include Oscar Isaac, Gal Gadot, Al Pacino, Martin Scorsese e l’italiana Sabrina Impacciatore. La chiusura del festival, il 6 settembre, sarà affidata al film francese “Chien 51” con Louis Garrel e Valeria Bruni Tedeschi, due volti noti per la critica e il pubblico.
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I film in concorso: ventuno titoli tra grandi nomi e cinema internazionale
Quest’anno la selezione ufficiale propone 21 film in concorso, tra cui diverse produzioni di rilievo internazionale. Oltre a “La Grazia” di Sorrentino, spiccano titoli come “The Wizard of The Kremlin” di Olivier Assayas, con Jude Law nel ruolo di Vladimir Putin; “Jay Kelly” di Noah Baumbach con George Clooney, Adam Sandler e Laura Dern; “A House of Dynamite” di Kathryn Bigelow con Idris Elba e Rebecca Ferguson; e “Frankenstein” diretto da Guillermo Del Toro con Oscar Isaac e Mia Goth. Sono inoltre presenti produzioni asiatiche e europee: “Ri Gua Zhong Tian” di Cai Shangjui dalla Cina, “Silent Friend” di Ildikó Enyedi con Tony Leung e Léa Seydoux, “Orphan” di László Nemes, e “L’étranger” di François Ozon tratto dal romanzo di Albert Camus. Questa varietà riflette un interesse per tematiche diverse e stili molto differenti.
Italiani in gara e fuori concorso: tra cinema, documentari e serie tv
L’attenzione verso il cinema italiano si concentra su diverse proposte, non solo nel concorso principale ma anche fuori concorso e nelle sezioni parallele. Nel segmento Orizzonti spicca “Il rapimento di Arabella” di Carolina Cavalli con Benedetta Porcaroli e Chris Pine. La regista Laura Samani porta invece al festival “Un anno di scuola”, tratto da un romanzo di Giani Stuparich, mentre Marco Bellocchio presenta “Portobello”, serie tv dedicata a Enzo Tortora con Fabrizio Gifuni. Stefano Sollima proporrà “Il Mostro”, una serie sul celebre caso del Mostro di Firenze. Tra i documentari spiccano “Nino 18 Giorni” sul cantante Nino D’Angelo, firmato dal figlio Tony D’Angelo, e quelli dedicati ai cantanti Piero Pelù e Francesco De Gregori. Altri titoli fuori concorso comprendono “L’isola di Andrea” di Antonio Capuano e la commedia “Il Maestro” di Andrea Di Stefano. Anche Luca Guadagnino partecipa con “After The Hunt”, che sarà mostrato senza entrare in concorso.
La giuria internazionale: a guidarla alexander payne con un gruppo di registi e attori di rilievo
Ad assegnare i premi sarà una giuria dal profilo internazionale presieduta dal regista americano Alexander Payne, autore di titoli come Nebraska o Paradise. Il suo team include Stéphane Brizé, Maura Delpero, Cristian Mungiu, Mohammad Rasoulof, Fernanda Torres e Zhao Tao, artisti che portano esperienze diverse provenienti dall’Europa, America e Asia. Questa composizione promette un giudizio variegato, in grado di interpretare le diverse sensibilità dei film in concorso. La presenza di questa giuria conferma l’attenzione che la Mostra del cinema di Venezia continua a dedicare a un confronto artistico diffuso e a una valutazione attenta dei lavori presentati.