A Roma, una nutrita manifestazione ha preso piede contro il ddl sicurezza, con diverse migliaia di partecipanti annunciati dai promotori. La Rete No ddl Sicurezza ha organizzato un corteo che sta attualmente procedendo da viale Regina Margherita verso piazza del Popolo, coinvolgendo studenti, attivisti e cittadini preoccupati per le recenti proposte di legge. Questo movimento si sta trasformando in una reazione collettiva significativa, espressione di una crescente inquietudine sociale.
Corteo a Roma: migliaia in strada
Secondo quanto riferito dagli organizzatori, la partecipazione alla manifestazione si attesta intorno alle 50mila persone. Il corteo, caratterizzato da slogan e striscioni contro le disposizioni legislative in discussione, ha radunato un’ampia gamma di partecipanti, dai cittadini comuni a rappresentanti di movimenti sociali e studenteschi. L’evento ha preso avvio da piazza Galeno ed è stato accolto con entusiasmo lungo il percorso, evidenziando la forte opposizione delle persone alle politiche considerate liberticide.
Durante il tragitto verso piazza del Popolo, i manifestanti hanno espresso un chiaro dissenso nei confronti di una legge che, a loro avviso, minaccia i diritti fondamentali, attribuendo la colpa a migranti, studenti e attivisti. L’atmosfera è elettrizzante, con momenti di grande partecipazione e allegria, ma anche un profondo senso di urgenza per affrontare le problematiche legate alla sicurezza e alla libertà di espressione nel Paese.
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Occupazione della facoltà di Lettere alla Sapienza
Mentre il corteo si snodava per le vie della capitale, un gruppo di studenti ha deciso di occupare la facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza come segno di protesta. Questa azione ha avuto luogo la sera precedente alla manifestazione e rappresenta un chiaro tentativo di dare voce a una radicale opposizione accademica ai contenuti del ddl. Gli occupanti, appartenenti a diversi collettivi studenteschi, hanno reso note le loro intenzioni di mobilitazione attraverso canali social.
La loro comunicazione sottolinea l’importanza di costruire un’opposizione giovanile e universitaria contro il ddl, definendolo un attacco diretto alla democrazia. Gli studenti reclamano un’idea di sicurezza che si fondi sulla formazione accessibile e gratuita, contro qualsiasi forma di repressione. La sinergia tra l’occupazione e la manifestazione di oggi appare cruciale per esprimere un fronte unito contro quella che viene vista come una crescente militarizzazione dei diritti civili.
Le rivendicazioni di una generazione: sicurezza e formazione
Al centro delle proteste, emerge una questione chiara: cosa significa sicurezza per le nuove generazioni? Gli attivisti hanno un’idea ben definita, che rifiuta il modello repressivo proposto dalla legge e chiede un investimento serio nell’istruzione e nella formazione. La richiesta di un accesso equo e universale alla conoscenza è frequentemente associata al desiderio di costruire spazi di inclusione e dialogo, lontani dalla stigmatizzazione di categorie sociali.
Il movimento, che continua a crescere in numero e consapevolezza, si è dato appuntamento a piazzale Aldo Moro alle 13:00, consolidando ulteriormente la propria presenza e determinazione. Le voci e le istanze dei partecipanti stanno risuonando forti nella capitale, segno di un clima di forte attivismo e impegno nelle lotte civili. La giornata di oggi, con il corteo e l’occupazione, segna un capitolo importante nella storia della città e delle sue università , testimoniando un cambiamento nel modo in cui i giovani percepiscono le politiche governative e le proprie rivendicazioni di sicurezza e diritti.