La libreria paoline, la più antica di potenza, ha chiuso definitivamente i battenti dopo 93 anni di attività. Situata in via mazzini, a pochi passi dal centro storico, questa storica libreria religiosa rappresentava un punto di riferimento sia per la città che per la basilicata. La decisione della chiusura è stata comunicata dal governo della provincia italiana delle suore paoline, proprietarie dell’attività. Il negozio ha cessato l’attività, coinvolgendo anche il destino delle due dipendenti storiche, che ora si trovano senza alternativa lavorativa in un territorio già limitato nelle opportunità di questo genere.
La storia della libreria paoline a potenza e i suoi spostamenti
La libreria paoline fu inaugurata nel 1932, come attestato da un documento ufficiale dell’istituto “pia società figlie di s. paolo”. La concessione arrivò nel 1930 dal vicario generale monsignor enrichetti, con l’intento di aprire un esercizio religioso nel cuore di potenza. Originariamente il negozio si trovava vicino a porta salza, una delle porte d’accesso del centro storico. Nel corso degli anni, la libreria si trasferì in via pretoria ma fu il terremoto del 1980 a spingere per una nuova sistemazione, questa volta in via mazzini. Qui la libreria ha resistito fino ad oggi, offrendo testi religiosi e cultura cattolica alla città per quasi un secolo.
Il passare del tempo e il mutare della città hanno segnato anche la libreria, che ha accompagnato generazioni di lettori e seminaristi lucani, rappresentando un centro culturale di nicchia ma importante. Il locale in via mazzini, ora oggetto di dismissione, si trova in un’area vicina al centro, a pochi passi dal cuore storico di potenza, sottolineando quanto questa attività fosse parte integrante della vita cittadina.
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Le ripercussioni sociali e lavorative della chiusura
Le due dipendenti della libreria, ilaria calia e donatella lorpino, con 29 e 13 anni di servizio, hanno espresso profonda delusione. Per loro chiudere significa perdere un luogo di lavoro consolidato e partecipare a un fenomeno più ampio di svuotamento culturale. Nessuna prospettiva di ricollocazione è stata offerta dalle suore paoline o dagli enti coinvolti, lasciando le lavoratrici in una situazione difficile e senza possibilità di continuità occupazionale.
Questa chiusura rappresenta l’addio a un presidio culturale per potenza, che perde un punto di vendita unico, soprattutto perché in basilicata non esistono altre librerie della stessa catena o negozi specializzati in editoria religiosa. Ilaria e Donatella sottolineano come la città stia assistendo a una progressiva riduzione di spazi culturali, che si traduce in impoverimento commerciale e sociale per tutta la comunità potentina.
Fattori economici e culturali dietro la chiusura definitiva
Alla base della chiusura della libreria paoline ci sono molti fattori. La crisi del mondo editoriale ha colpito duramente molte attività, la libreria non è stata immune. Pur essendo l’unico punto vendita esclusivo dell’editoria cattolica a potenza e in basilicata, la libreria ha dovuto fronteggiare una concorrenza insormontabile degli acquisti online, che hanno cannibalizzato le vendite tradizionali.
La riduzione delle vocazioni in città ha anche inciso sulla domanda, dato che storicamente la libreria era frequentata dai seminaristi. Il trasferimento a matera dell’istituto di scienze religiose ha tolto un ulteriore pubblico di riferimento. Un altro elemento cruciale è che fin dal 1991 le suore paoline non risiedono più a potenza, riducendo l’appoggio diretto presente in città.
Scelta finale di chiudere
Questi fattori si sono sovrapposti nel tempo e alla fine hanno portato alla scelta di chiudere i locali di via mazzini, rimuovere i libri e procedere al reso. Ora si valuta la vendita degli spazi, definendo così una fase di chiusura completa per questa pagina della storia culturale potentina.
La libreria paoline rappresentava quindi non solo un negozio di libri, ma anche un luogo simbolo per la storia religiosa e culturale della città. La sua chiusura rappresenta un cambiamento tangibile nel tessuto urbano e nel panorama culturale locale.