La questione del rigassificatore da Piombino a Vado Ligure continua a generare forti dibattiti in Liguria. Diversi esponenti politici, in particolare del partito della Lega, si sono espressi contro l’idea di spostare l’impianto, sottolineando preoccupazioni sia economiche che ambientali. Questo tema è diventato cruciale per il futuro del territorio, in particolare in un contesto dove le scelte energetiche devono coniugarsi con la vocazione turistica della regione.
Gli argomenti contro il rigassificatore
Sara Foscolo, capogruppo regionale della Lega, ha recentemente dichiarato la propria contrarietà , evidenziando la mancanza di condizioni favorevoli per prendere seriamente in considerazione il ricollocamento del rigassificatore. La posizione della Lega è supportata dalle affermazioni del presidente ad interim e attuale vicepresidente Alessandro Piana, che già lo scorso luglio aveva messo a fuoco il parere negativo di tutti i sindaci coinvolti, riflettendo un sentimento comune all’interno della comunità .
Le preoccupazioni sollevate riguardano non solo l’economicità dell’impianto, considerato ormai obsoleto, ma anche l’impatto ambientale che esso comporterebbe per un’area nota per la sua bellezza naturale e vocazione turistica. Foscolo ha chiarito che costruire un rigassificatore nel Savonese non sarebbe compatibile con la necessità di preservare l’ambiente e il turismo, pilastri fondamentali dell’economia locale.
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Il sostegno politico e le interrogazioni regionali
A riprova della posizione della Lega, i consiglieri hanno presentato un’interrogazione per ribadire, anche in aula, il proprio disaccordo riguardo al rigassificatore. Questo passo è stato considerato necessario per rendere chiara la posizione del centrodestra in Regione Liguria, affermando la contrarietà a questa prospettiva.
Un focus particolare è stato posto sulla legge del 2022, che richiede un’intesa tra il Governo e la Regione per l’installazione di impianti di questo tipo. Foscolo ha sottolineato che in Toscana l’intesa era stata siglata dal presidente del partito Democratico, formando così un contrasto tra le posizioni assunte dalle varie giunte regionali. Questo particolare mette in luce la diversità di approccio tra le diverse regioni italiane riguardo alle politiche energetiche, creando un campo di tensione tra interessi locali e nazionali.
Le reazioni e il panorama politico
La posizione della Lega continua a suscitare reazioni, specialmente dal partito Democratico, che accusa la Lega di alimentare paure ingiustificate tra i cittadini. Le polemiche riguardo a questo tema non possono essere ignorate, poiché rappresentano una parte significativa del discorso pubblico, creando allerta in una popolazione già scossa da altre questioni di carattere ambientale e sociale.
Foscolo ha messo in evidenza come l’amministrazione attuale sia intenzionata a considerare seriamente le istanze della comunità e le conseguenze di scelte discutibili. Il conflitto di interessi tra una strategia energetica più green e la necessità di investimenti infrastrutturali si fa sempre più serrato, creando, dunque, divisioni politiche che influiscono sulle decisioni finali.
La questione del rigassificatore da Piombino a Vado Ligure rimane quindi un nodo cruciale per il futuro della Liguria, a cavallo tra le esigenze economiche e la salvaguardia dell’ambiente.