Il progetto “Educazione alla legalità economica”, avviato dalla Guardia di finanza in collaborazione con il ministero dell’istruzione, ha coinvolto oltre mille studenti nella provincia di Napoli. L’iniziativa si è svolta negli scorsi mesi con l’obiettivo di sensibilizzare gli alunni sul tema della sicurezza economica e finanziaria, argomento centrale per la tutela del Paese e dei cittadini. Le attività sono state pensate per rendere accessibili concetti complessi legati al contrasto di frodi fiscali e spese pubbliche illecite.
La partnership tra guardia di finanza e ministero dell’istruzione
L’intesa tra la Guardia di finanza e il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha posto le basi per questo programma formativo. Il protocollo d’intesa punta a far conoscere agli studenti il ruolo del corpo nella lotta contro i reati economici. Il ciclo di incontri, che si è chiuso di recente, rientra in una serie di iniziative su scala nazionale volte a promuovere la cultura della legalità in ambito finanziario tra i giovani.
Nella provincia di Napoli sono state coinvolte scuole di vario ordine e grado, coprendo tutti i livelli scolastici dalla primaria fino alle superiori. Il modo di comunicare adottato dalla Guardia di finanza tiene conto della differenza d’età degli studenti, con un linguaggio calibrato e l’ausilio di strumenti multimediali innovativi. Gli incontri sono cominciati alla fine dello scorso anno per garantire una copertura sul territorio più capillare possibile.
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Questa collaborazione tra istituzioni rappresenta un modello operativo per la diffusione della conoscenza sulle attività di repressione degli illeciti finanziari. Il ministero dell’istruzione ha riconosciuto l’importanza di inserire tali tematiche anche nei percorsi didattici, stimolando la curiosità e la riflessione dei ragazzi con contenuti concreti e vicini alla realtà di tutti i giorni.
Coinvolgimento degli studenti e metodi didattici adottati
Il progetto ha raggiunto più di mille giovani dagli 9 ai 18 anni, coinvolgendo 74 classi. L’approccio didattico si è basato su diversi strumenti e modalità. Kit multimediali, capaci di offrire video, presentazioni e quiz, hanno facilitato la comprensione di argomenti spesso considerati ostici come l’evasione fiscale o le truffe ai danni del denaro pubblico.
Per rendere più efficace la trasmissione delle nozioni, i militari hanno utilizzato esempi concreti legati alle attività quotidiane della Guardia di finanza. Sono state affrontate in modo semplice le conseguenze degli illeciti, sia dal punto di vista economico che sociale. Questo ha permesso agli studenti di sviluppare una consapevolezza diretta su quanto impatti la criminalità economica nella vita di tutti i cittadini.
Gli incontri hanno anche riservato spazio a momenti di confronto aperto. Gli studenti hanno posto domande precise sulle diverse funzioni effettuate dal corpo, manifestando interesse non solo per le azioni antimafia, ma anche per le attività di controllo sulle frodi fiscali e la spesa pubblica irregolare. La partecipazione è stata attiva e le risposte dei finanzieri hanno contribuito a dissipare dubbi e stereotipi.
Questo metodo interattivo ha arricchito l’esperienza educativa, permettendo agli studenti di sentirsi parte di un percorso che va oltre il semplice apprendimento teorico. Le tematiche sono state tradotte in contenuti stimolanti, accessibili e adatti a generare riflessioni sull’importanza di difendere il patrimonio economico del paese.
Dimostrazioni pratiche con le unità cinofile dei baschi verdi di napoli
Uno degli aspetti più apprezzati e attesi dagli studenti è stato l’intervento delle unità cinofile dei «Baschi Verdi» di Napoli. Questi militari hanno messo in scena simulazioni di controlli antidroga, mostrando sul campo come si svolgono le operazioni di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante le dimostrazioni, gli esperti hanno anche spiegato gli effetti delle droghe e di altre sostanze psicotrope sul corpo e sulle capacità mentali. L’obiettivo era far comprendere ai ragazzi i rischi reali legati al consumo, partendo da esperienze concrete vissute nel lavoro dei finanzieri.
Le unità cinofile hanno catturato l’attenzione del pubblico scolastico, che si è dimostrato molto coinvolto e curioso. Le simulazioni sono state accompagnate da un dialogo costante con i militari, che hanno risposto a molte domande sia sugli aspetti tecnici del loro lavoro sia sugli impatti sociali delle sostanze stupefacenti.
Il ruolo delle dimostrazioni nella sensibilizzazione
Questi momenti pratici hanno dato una dimensione concreta al progetto, offrendo ai giovani l’occasione di vedere da vicino alcuni strumenti e metodologie utilizzate nella lotta ai reati. Hanno contribuito a rinforzare il messaggio di tutela della salute e della sicurezza, in stretta relazione con la legalità economica e il rispetto delle regole.
L’insieme delle attività ha creato un contesto educativo in cui l’informazione, la prevenzione e il confronto diretto hanno avuto un ruolo centrale. La Guardia di finanza, con questo ciclo di incontri, ha consolidato un dialogo importante con le nuove generazioni, stimolando la conoscenza e la responsabilità civile.