La giunta di Corinaldo si oppone fermamente all'installazione di un termovalorizzatore

La giunta di Corinaldo si oppone fermamente all’installazione di un termovalorizzatore

Corinaldo, in provincia di Ancona, rifiuta la costruzione di un termovalorizzatore per preservare una gestione virtuosa dei rifiuti, frutto di anni di impegno e collaborazione con i cittadini.
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La giunta di Corinaldo si oppone fermamente all'installazione di un termovalorizzatore - Gaeta.it

La questione della gestione dei rifiuti è sempre al centro del dibattito pubblico, particolarmente in località come Corinaldo, in provincia di Ancona, dove l’amministrazione comunale ha espresso in modo chiaro la propria posizione contraria alla costruzione di un termovalorizzatore. Il sindaco Gianni Aloisi ha dettagliato i motivi di questa scelta, opponendosi a un progetto che minerebbe gli sforzi compiuti per garantire un ambiente sano e ben gestito. La gestione virtuosa dei rifiuti a Corinaldo è considerata un modello da seguire, frutto di un’attenta pianificazione e collaborazione tra il comune e i residenti.

La storia della gestione dei rifiuti a Corinaldo

Negli anni ’90, la situazione della gestione dei rifiuti a Corinaldo era critica. L’area di San Vincenzo soffriva di problemi legati all’inquinamento e all’inefficienza, che hanno impattato negativamente sulla qualità della vita dei residenti. Molti cittadini vivevano in una situazione di preoccupazione costante a causa dei cattivi odori e dei rischi per la salute. Nel tentativo di risolvere questi problemi, l’amministrazione comunale ha attuato una strategia fondamentale: negli inizi degli anni 2000 è nato un’entità pubblica dedicata alla gestione dei rifiuti, con il comune di Corinaldo come principale azionista.

Questa svolta ha portato a un significativo cambiamento nella gestione dei rifiuti locali. La nuova gestione ha permesso di garantire maggiori controlli e una buona organizzazione del servizio, trasformando la discarica di Corinaldo in un esempio di efficienza riconosciuto anche oltre i confini della regione Marche. L’approccio adottato ha reso possibile una riduzione dei rifiuti indifferenziati e ha incrementato la raccolta differenziata, migliorando sensibilmente la performance ambientale della zona.

La posizione della giunta sui termovalorizzatori

La giunta guidata dal sindaco Gianni Aloisi ha chiarito che l’idea di installare un termovalorizzatore a Corinaldo non è mai stata presa in considerazione. Aloisi ha evidenziato come la comunità corinaldese conosca già il prezzo di una cattiva gestione dei rifiuti e la lotta per garantire un ambiente sano. La volontà di preservare il risultato ottenuto nel corso degli anni spinge l’amministrazione a rimanere ferma sulla propria posizione.

Aloisi si è mostrato deciso nel proteggere l’immagine virtuosa di Corinaldo, sottolineando che il comune ha dimostrato di sapere gestire i rifiuti in modo adeguato e responsabile. Il sindaco ha anche messo in evidenza l’importanza di mantenere questa reputazione nell’ambito istituzionale, affermando che la giunta farà valere la propria voce in ogni sede opportuna per difendere il modello di gestione già adottato. Quindi, l’installazione di un termovalorizzatore andrebbe a compromettere un sistema ben rodato e consolidato nel tempo.

I progetti futuri e la tutela del territorio

Guardando al futuro, l’amministrazione comunale sta continuando a lavorare su progetti e strategie volti a migliorare ulteriormente la gestione dei rifiuti, incentivando ancora di più la raccolta differenziata e promuovendo la sensibilizzazione tra i cittadini. L’obiettivo è rafforzare il legame tra la comunità e l’ambiente, nella consapevolezza che un cittadino informato e coinvolto può essere parte attiva nella salvaguardia del territorio.

Anche se il tema del termovalorizzatore ha riacceso il dibattito pubblico, Corinaldo si propone come un esempio di amministrazione che, attraverso la trasparenza e la volontà di ascoltare le esigenze dei cittadini, intende preservare il proprio status di ambiente salubre. La giunta continuerà a informare e coinvolgere la comunità nelle decisioni riguardanti la gestione dei rifiuti per garantire che gli sforzi compiuti finora non vengano vanificati. Così, Corinaldo si prefigura come un laboratorio di buone pratiche nella gestione ambientale, un risultato che si riflette nel benessere dei suoi cittadini.

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