La gita scolastica: il dramma di Iman tra bugie e isolamento nell'adolescenza

La gita scolastica: il dramma di Iman tra bugie e isolamento nell’adolescenza

“La gita scolastica”, diretto da Una Gunjak, esplora le fragilità dell’adolescenza attraverso la storia di Iman, una ragazza che affronta vulnerabilità e pregiudizi in un contesto sociale complesso.
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La gita scolastica: il dramma di Iman tra bugie e isolamento nell'adolescenza - Gaeta.it

Un film che esplora le fragilità e le complessità dell’adolescenza, “La gita scolastica”, diretto da Una Gunjak, si inserisce nel contestuale panorama della cinematografia contemporanea. La pellicola, programmata per il 7 novembre nelle sale con Trent Film, racconta la storia di Iman, una quindicenne che vive un’esperienza di vulnerabilità e pregiudizio, evidenziando tematiche di crescita personale e conseguenze sociali nel mondo giovanile.

Il viaggio emotivo di Iman

Iman, interpretata da Asja Zara Lagumdzija, è una studentessa che desidera ardentemente essere accettata e apprezzata dalle sue coetanee. La sua innocente voglia di apparire più grande la porta a creare una piccola bugia: afferma di aver trascorso una notte con Damir, il ragazzo che sogna. Questa menzogna inizialmente le procura un certo status tra le amiche, che la vedono come una pioniera della liberazione sessuale. Tuttavia, la situazione si complica quando la gita scolastica tanto attesa si trasforma in un vortice di gossip e ostracismo.

La narrazione si sviluppa attraverso il dramma personale di Iman, evidenziando la vulnerabilità degli adolescenti di fronte alle aspettative sociali e la pressione del gruppo. Il film utilizza colori e toni delicati, simili a una pittura ad acquerello, per rappresentare le emozioni contrastanti della protagonista, immersa in un contesto di giudizi e crisi identitaria.

Le conseguenze sociali di una bugia

Man mano che la piccola bugia di Iman si diffonde, la situazione degenera velocemente. Le sue amiche la escludono, e le interazioni quotidiane si trasformano in un campo di battaglia per l’accettazione. La creazione di un gruppo di chat “anti-Iman” diventa il simbolo delle dinamiche distruttive tra adolescenti. La pressione sociale e il giudizio collettivo portano Iman a sperimentare un isolamento profondo, mettendo in luce la crudeltà e l’impatto del bullismo giovanile.

Anche il suo insegnante di religione islamica, richiamando al rispetto delle tradizioni e dei valori, suggerisce alla ragazza di astenersi dalle lezioni per un periodo. Questo atteggiamento da parte di figure di autorità aggrava ulteriormente il suo isolamento, evidenziando come gli ideali di cultura e religione possano diventare strumenti di esclusione. La madre di Iman, l’unica figura solidale nelle sue vicende, si preoccupa per il benessere della figlia e la accompagna a fare un test di gravidanza, nel tentativo di dimostrare la sua innocenza.

Riconoscimenti e proiezioni

“La gita scolastica” ha già ricevuto significativi riconoscimenti, come la menzione speciale al 76° Festival di Locarno e la selezione dalla Bosnia – Erzegovina per la categoria miglior film internazionale agli Oscar. La pellicola verrà presentata il 6 novembre, aprendo il Balkan Film Festival di Roma, con la diretta partecipazione della regista. Il film sarà anche in concorso al Festival Cinema e Donne di Firenze il 21 novembre.

Questi eventi non solo evidenziano l’interesse critico per la pellicola, ma anche la sua rilevanza in un contesto più ampio, che affronta tematiche di identità, gioventù e le sfide del crescere in una società spesso rigida e giudicante. La storia di Iman, purtroppo, è una narrazione che risuona con molti giovani, rendendo “La gita scolastica” un film necessario e significativo per il pubblico contemporaneo.

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