La Giornata Mondiale di Preghiera per il Creato: Monsignor D'Silva mette in guardia sulla custodia della creazione

La Giornata Mondiale di Preghiera per il Creato: Monsignor D’Silva mette in guardia sulla custodia della creazione

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La Giornata Mondiale di Preghiera per il Creato: Monsignor D'Silva mette in guardia sulla custodia della creazione - Gaeta.it

La Giornata Mondiale di Preghiera per il Creato, celebrata ogni 1° settembre, invita a riflettere sull’importanza della salvaguardia della creazione divina. In quest’occasione, Monsignor Allwyn D’Silva, Presidente dell’Ufficio per lo Sviluppo Umano della Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia, evidenzia i fallimenti dell’umanità nel rispettare il compito di custodi della creazione, sottolineando le sfide ambientali che affliggono città come Mumbai.

Origine della Giornata Mondiale di Preghiera per il Creato

La Giornata Mondiale di Preghiera per il Creato nasce da una profonda tradizione della Chiesa Orientale, che associa il primo settembre alla commemorazione della creazione. Questo giorno non è solo un momento di celebrazione, ma invita anche a una riflessione profonda sul nostro ruolo di custodi della creazione. La Sacra Scrittura, infatti, inizia con il racconto della creazione, descrivendo come Dio abbia dato vita a un universo da un “vuoto informe”, rischiarato dal Suo amore e dalla Sua luce.

Monsignor D’Silva, nel suo intervento, ricorda che la creazione non è stata affidata al caso, ma a creature create a immagine e somiglianza di Dio. L’uomo ha ricevuto il compito di “coltivare e custodire” il giardino della vita, come riportato in Genesi. Le parole del Papa Francesco, che sostiene che “l’intero universo materiale parla dell’amore di Dio”, risuonano forti in questo contesto e invitano alla responsabilità condivisa per la salvaguardia del creato. Questa giornata rappresenta un’opportunità per riconsiderare le nostre azioni e decisioni riguardanti l’ambiente.

Il dramma climatico a Mumbai: una realtà allarmante

Mumbai, con la sua popolazione di circa 21 milioni di abitanti, è un esempio lampante delle conseguenze della mancata cura del creato. La megalopoli è esposta a eventi climatici estremi come monsoni e caldo intenso, situazioni che hanno storicamente costretto i suoi cittadini a sviluppare strategie di adattamento. Tali esperienze, però, sembrano ora inadeguate di fronte ai rapidi cambiamenti climatici in atto.

Quest’anno, l’area metropolitana ha registrato temperature estreme, oscillanti tra 39 e 43 gradi, rendendo le notti insopportabili, in particolare per le fasce più vulnerabili della popolazione. Il riscaldamento globale sta amplificando tali eventi meteo, superando la capacità storica della città di reagire. Le famiglie più povere, prive di accesso a mezzi di protezione come l’aria condizionata, subiscono gli effetti peggiori di questa crisi climatica.

La situazione diventa ancor più critica con l’aggravarsi dei mega-monsoni e la crescita disordinata degli insediamenti informali. Le frane causate da piogge intense minacciano la vita e le abitazioni degli abitanti, mentre le tempeste, accelerate dalla distruzione delle mangrovie costiere, mettono a rischio l’integrità delle comunità lungo la costa.

Le conseguenze per le popolazioni vulnerabili

Monsignor D’Silva porta alla ribalta un problema morale: le famiglie che vivono in baraccopoli come Jerimeri e Dharavi già affrontano difficoltà legate all’accesso ai servizi essenziali, come istruzione e lavoro. Vivere in queste situazioni fragile aumenta la loro vulnerabilità, costringendole a dover fronteggiare emergenze climatiche senza alcun supporto. Il diritto alla vita e alla sicurezza è messo in pericolo da eventi che non riescono a garantire né riparo né mezzo di sussistenza.

Il ritardo della risposta politica ai cambiamenti climatici è un tema ricorrente. Le azioni umane, secondo la comunità scientifica, hanno contribuito significativamente a creare questo scenario allarmante. Monsignor D’Silva esprime la convinzione che questa realtà non corrisponde a quanto il Creatore desideri per le sue creature.

La celebrazione della Giornata Mondiale di Preghiera per il Creato diventa quindi un’urgente opportunità di riflessione e azione. È cruciale che l’umanità si assuma responsabilità e consideri seriamente il ruolo di custode della creazione, impegnandosi a proteggere e preservare il dono della vita che ci è stato affidato.

La celebrazione di oggi non segna solo l’inizio di un mese di preghiera e azione, ma è un invito a lavorare insieme per un futuro sostenibile, nel rispetto e nella cura del nostro ambiente, affinché ogni aspetto della creazione venga adeguatamente tutelato e valorizzato.

  • Donatella Ercolano

    Donatella Ercolano è una talentuosa blogger che collabora con il sito Gaeta.it, dove si occupa principalmente di temi culturali e sociali. Originaria di Napoli, Donatella ha portato il suo amore per la cultura e la società fino a Gaeta, dove ha trovato un'audience dedicata e interessata. Con una formazione accademica in Sociologia, la sua analisi sui fenomeni sociali attraverso la lente dei media è acuta e ben argomentata. Nelle sue pubblicazioni, Donatella affronta argomenti vari come l'evoluzione culturale, l'impatto delle tecnologie sulla società, e le questioni di genere, sempre con uno stile chiaro e provocatorio. La sua capacità di rendere temi complessi accessibili e intriganti ha fatto di lei una voce molto seguita e rispettata su Gaeta.it.

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