A Tarquinia due giorni di tensione tra gruppi di giovani e interventi dei carabinieri per sedare violenze

A Tarquinia due giorni di tensione tra gruppi di giovani e interventi dei carabinieri per sedare violenze

due risse tra minorenni a tarquinia nel weekend, con intervento tempestivo dei carabinieri che hanno evitato una spedizione punitiva dei genitori; il sindaco francesco sposetti rassicura sulla sicurezza della città
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Nel weekend a Tarquinia due risse tra minorenni e una successiva spedizione punitiva dei genitori sono state fermate tempestivamente dai carabinieri, mentre il sindaco ha rassicurato sulla sicurezza della città. - Gaeta.it

Nel weekend appena trascorso, la tranquillità di Tarquinia, in provincia di Viterbo, è stata sconvolta da due eventi legati a scontri tra gruppi di ragazzi. Nella notte tra venerdì e sabato una rissa è scoppiata sul lungomare, coinvolgendo soprattutto minorenni. La situazione è degenerata ancora il giorno successivo, quando alcuni genitori dei ragazzi si sono mobilitati per una reazione diretta, ma l’intervento tempestivo dei carabinieri ha evitato nuovi scontri. Ecco i dettagli di quanto accaduto in questi due giorni di tensione nella città laziale.

La maxirissa tra ragazzi minorenni e l’intervento delle forze dell’ordine

La prima spirale di violenza è scoppiata nella notte tra il venerdì e il sabato, quando due gruppi di giovani, in gran parte minorenni, hanno iniziato una rissa sul lungomare di Tarquinia. Nel cuore della notte, i ragazzi hanno dato vita a scambi di calci e pugni, provocando turbamento tra chi si trovava nei pressi. Le forze dell’ordine sono arrivate rapidamente sul posto e sono riuscite a disperdere il gruppo, evitando danni maggiori o feriti gravi. Gli agenti hanno identificato alcuni partecipanti ma la situazione non si è risolta con quel primo intervento.

La presenza dei carabinieri ha infatti temporaneamente spento la violenza, ma non ha sedato la tensione tra i ragazzi, che pareva ancora viva e pronta a sfociare in ulteriori conflitti. Il disagio sociale, la voglia di rivalsa e la necessità di mostrare forza in gruppo sono probabilmente alla base di questi comportamenti, già messi in evidenza in altre località turistiche durante i fine settimana.

La spedizione punitiva dei genitori evitata grazie ai carabinieri

La notte successiva un nuovo allarme ha messo in allarme le autorità locali. Alcuni genitori dei ragazzi coinvolti nella rissa precedente si sono dati appuntamento nuovamente al lido di Tarquinia con l’intento di “regolare i conti”. L’obiettivo era punire, in modo diretto e personale, quelli ritenuti responsabili della maxirissa, prolungando di fatto il conflitto iniziato tra i figli.

I carabinieri sono intervenuti in modo tempestivo per bloccare questa spedizione punitiva prima che degenerasse. Durante l’intervento, sono state fermate e identificate diverse persone, alcune delle quali in stato di ebbrezza, pronte ad affrontarsi. Tra queste, un uomo noto alle forze dell’ordine perché già destinatario di un foglio di via recentemente emesso, è stato denunciato e allontanato immediatamente dal luogo.

Inoltre, è stato individuato un ragazzo residente a Vetralla, cui si attribuisce un post social inquietante: in una foto teneva in mano una pistola e accompagnava lo scatto con una frase minacciosa rivolta a chi voleva sfidarlo. Una circostanza che ha spinto ulteriormente i militari a monitorare la situazione con attenzione fuori dal centro.

La risposta ufficiale dell’amministrazione comunale di Tarquinia

Davanti a questi episodi che hanno agitato la città, il sindaco di Tarquinia, Francesco Sposetti, ha voluto rivolgersi direttamente ai cittadini e alle famiglie degli adolescenti. Ha voluto assicurare che la sicurezza urbana rappresenta una priorità per l’amministrazione comunale, in particolare durante le ore serali e notturne, quando si concentra la cosiddetta movida.

Il primo cittadino ha ringraziato le forze dell’ordine per il loro impegno nell’arginare le tensioni e ha sottolineato che Tarquinia resta una città sicura, nonostante le recenti tensioni. Ha ribadito come la tradizione della città sia fondata sulla vivibilità, sull’accoglienza e sul rispetto delle regole da parte di tutti i cittadini.

Il sindaco ha invitato a non lasciarsi condizionare dal timore, ma al contrario a continuare a promuovere una vita comunitaria serena, dove il dialogo e l’autorità pubblica possano impedire che episodi violenti danneggino la qualità della convivenza locale. Questi fatti restano circoscritti a casi isolati e le forze dell’ordine sono pronte a intervenire per prevenire ulteriori problemi durante i periodi più affollati dell’anno.

Il controllo puntuale e il monitoraggio costante dei comportamenti contribuiscono a mantenere l’ordine e a preservare la sicurezza dei residenti e dei turisti, elemento cruciale per l’immagine di Tarquinia anche oltre i confini della provincia di Viterbo.

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