La casa di Maranello ha lanciato il modello che sostituisce la ferrari roma, una vettura che negli ultimi cinque anni ha segnato una svolta nel modo di proporre una sportiva elegante ma non eccessiva. La nuova amalfi vuole mantenere questa filosofia, migliorando le prestazioni e affinando il design senza stravolgere l’identità del modello precedente. Il motore resta un v8 biturbo, termico e privo di elettrificazione, mentre nuove soluzioni aerodinamiche aumentano il carico e la stabilità del veicolo. Il prezzo parte da 240 mila euro, ma le personalizzazioni possono far lievitare il costo finale in modo significativo.
Una vettura di transizione con novità concrete nel design e nell’aerodinamica
La ferrari amalfi nasce come evoluzione diretta della roma, non un semplice restyling ma un perfezionamento sotto vari aspetti. La linea resta sobria ma raffinata, come voluto dal team guidato da flavio manzoni, tra i nomi più noti nel design ferrari. Il cambiamento più evidente riguarda l’inserimento di un’ala attiva al posteriore, con lo scopo di aumentare il carico aerodinamico dietro, permettendo una maggiore tenuta in curva e stabilità alle alte velocità senza compromettere la pulizia dello stile complessivo.
Questo accorgimento tecnico si integra con diverse modifiche mirate ad affinare il comportamento su strada e stradale, mantenendo un equilibrio tra prestazioni e comfort. La vettura conferma quindi la sua natura di coupé prestazionale e allo stesso tempo adatta a un uso quotidiano meno gridato rispetto a modelli più estremi.
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Il motore v8 biturbo si rinnova con un salto di potenza e reattività
Il cuore della nuova amalfi è il motore v8 biturbo da 3.855 cm³ della famiglia f154, ma rivisto in profondità per offrire maggior potenza e prontezza. La cavalleria cresce fino a 640 cavalli a 7.500 giri, con un limitatore che scatta a quota 7.600 giri/min, evidenziando come il motore punti a un’erogazione nervosa e sportiva.
Uno dei segreti di questo miglioramento risiede nel sistema di sovralimentazione evoluto: i due turbocompressori ora lavorano con un sistema che ne regola indipendentemente la velocità. Questi raggiungono punte di 171.000 giri/min, valore che amplifica la risposta dell’acceleratore e riduce i ritardi nel cambio di carico. La centralina motore è quella condivisa da altri modelli di ferrari, come la 296 gtb e la purosangue, garanzia di affidabilità e performance.
Riduzione dei pesi e innovazioni meccaniche per una guida più efficace
Ferrari non si è limitata solo ad aumentare potenza e aerodinamica. Un lavoro importante ha riguardato anche la riduzione delle masse in movimento all’interno del motore, partendo dagli alberi a camme alleggeriti che insieme al basamento riprogettato hanno permesso di risparmiare poco più di un chilo in zone critiche.
Nel complesso, la vettura pesa 1.470 kg a secco, una cifra contenuta per una gran turismo con questa configurazione. La novità più tecnica riguarda l’adozione di un olio motore a bassa viscosità, mai utilizzato prima su un v8 ferrari, che aiuta a diminuire l’usura a freddo e migliora l’efficienza nelle fasi iniziali del riscaldamento. Un dettaglio che dimostra attenzione ai consumi e alla durata del propulsore senza ricorrere all’elettrificazione.
Ferrari amalfi, un modello che punta a mantenere la tradizione senza strappi tecnologici
La nuova amalfi rappresenta una scelta consapevole da parte di ferrari: mantenere un motore termico puro nel mezzo di un mercato sempre più elettrificato e orientato verso l’ibrido. La conservazione del v8 biturbo, senza alcun supporto elettrico, indirizza la vettura a un pubblico che apprezza la guida tradizionale e la meccanica classica.
Il prezzo di partenza vuole renderla la vettura più “accessibile” della gamma ferrari, seppure il range resti elevato, e lascia ampio spazio alla personalizzazione dei contenuti. Gli interventi tecnici e stilistici sottolineano una linea di continuità con la roma, senza rinunciare a rendere l’auto più raffinata e performante in strada. Ogni modifica è pensata per aumentare piacere di guida e stabilità alle alte velocità, confermando la vocazione del modello come coupé sportiva elegante, meno vistosa del solito sportivo ferrari.