La crisi di Stellantis: dimissioni di Carlos Tavares e le reazioni del governo

La crisi di Stellantis: dimissioni di Carlos Tavares e le reazioni del governo

Stellantis affronta un acceso dibattito politico dopo le dimissioni del CEO Tavares, con richieste di audizione in Parlamento e preoccupazioni per l’occupazione e la gestione dei fondi pubblici.
La Crisi Di Stellantis3A Dimiss La Crisi Di Stellantis3A Dimiss
La crisi di Stellantis: dimissioni di Carlos Tavares e le reazioni del governo - Gaeta.it

Stellantis, uno dei giganti dell’industria automobilistica globale, è al centro di un acceso dibattito politico in seguito alle dimissioni anticipate del CEO Carlos Tavares. Questa decisione, giunta in un momento critico per il settore automotive, ha suscitato reazioni immediate sia dalla maggioranza che dall’opposizione. I leader politici chiedono al presidente del gruppo, John Elkann, di rendere conto della situazione in Parlamento e analizzare le ricadute sui lavoratori e sull’industria nazionale.

Richiesta di audizione in Parlamento

La richiesta di un’audizione di John Elkann è stata avanzata da Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive della Camera, il quale ha alcune indicazioni sulle tempistiche. Secondo Gusmeroli, l’incontro dovrebbe avere luogo dopo il tavolo convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, fissato per il 17 dicembre. Durante una conversazione telefonica, Elkann ha riconosciuto l’importanza del confronto con il Parlamento, ma ha suggerito di attendere la conclusione delle discussioni in corso con il ministero per garantire un dialogo più proficuo e informato.

Questa situazione di attesa riguarda la trasparenza e le scelte strategiche di Stellantis, in particolare dopo le dimissioni di Tavares, il cui operato è stato oggetto di critica. Gusmeroli ha confermato di aver sollecitato una maggiore chiarezza sull’andamento del gruppo in Italia e le implicazioni per l’occupazione nel settore.

Le accuse del governo e il comportamento dell’azienda

Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha manifestato una forte critica verso l’atteggiamento di Stellantis, definendolo arrogante. Salvini ha evidenziato il fatto che l’azienda ha ricevuto ingenti fondi pubblici nel corso degli anni, rispettando però poco gli impegni verso il personale. La chiusura di stabilimenti e la crescente disoccupazione sono stati menzionati come esempi della cattiva gestione che ha contraddistinto il gruppo.

Il ministro ha sollevato interrogativi sulla gestione del denaro pubblico e sul destino dei lavoratori, dichiarando che anche a fronte di una buonauscita per Tavares, la proprietà dovrebbe essere chiamata a rendere conto di come siano stati investiti i fondi ricevuti dallo Stato. Secondo Salvini, l’azienda avrebbe dovuto dimostrare un impegno concreto per la salvaguardia dell’occupazione piuttosto che ingrossare i profitti per pochi azionisti.

L’appello alla responsabilità e la posizione di Tajani

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso la necessità di garantire un futuro occupazionale per gli uomini e le donne in forza a Stellantis. Tajani ha sottolineato come il governo debba intervenire in modo da sostenere i lavoratori, assicurando che l’industria automobilistica riceva il supporto necessario per continuare a operare in Italia. Nonostante la situazione complessa, l’intento è quello di evitare un impatto negativo su centinaia di posti di lavoro.

La posizione del ministro ha il fine di promuovere investimenti da parte di Stellantis, affinché l’azienda possa continuare a prosperare e contribuire all’economia nazionale. Tajani ha anche accennato a un dialogo aperto con i sindacati, suggerendo di lavorare con tutti i rappresentanti dei lavoratori, non solo con quelli di Maurizio Landini, leader della CGIL, che ha criticato l’approccio dell’azienda.

Incontro tra Urso e Elkann: nuove prospettive

Un’ulteriore interlocuzione tra il governo e Stellantis ha avuto luogo attraverso una conversazione telefonica tra il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, e il presidente John Elkann. Con il tavolo previsto per il 17 dicembre, si mira a una discussione costruttiva per affrontare le sfide attuali. Si è parlato dell’importanza di elaborare un ‘Piano Italia’ che stabilisca la centralità dell’industria automobilistica nel contesto economico del paese.

Il gruppo Stellantis, rappresentato da Jean Philippe Imparato, è atteso all’incontro con il Ministero delle Imprese per presentare proposte concrete e ottenere rassicurazioni sulla propria presenza in Italia. Questo confronto sarà cruciale per valutare non solo la situazione corrente, ma anche per delineare strategie future che possano garantire stabilità e occupazione.

L’attenzione resta alta sullo sviluppo della situazione, mentre il governo si prepara a tutelare i lavoratori e a garantire una corretta gestione delle risorse pubbliche in gioco.

Change privacy settings
×