Il progetto del nuovo ponte Garibaldi a Senigallia continua a suscitare forte indignazione tra i cittadini, dopo l’abbattimento dell’infrastruttura avvenuto in seguito all’alluvione del 15 settembre 2022. La proposta avanzata dall’Anas non solo non piace a molti senigalliesi, ma ha anche raccolto una massiccia opposizione, manifestata tramite quasi 9.000 firme raccolte in banchetti e petizioni online. Il dibattito sulla questione ha raggiunto le aule parlamentari, portando a un’interrogazione urgente in Commissione Ambiente da parte dell’onorevole Augusto Curti del Partito Democratico, che ha chiesto chiarimenti e un coinvolgimento diretto delle autorità e della cittadinanza.
Le preoccupazioni dei cittadini
L’impulso ad opporsi al progetto è motivato dal timore che la nuova struttura possa alterare in modo significativo l’architettura del centro storico e rovinare la vista dei portici Ercolani. La preoccupazione riguarda principalmente l’impatto estetico, ma anche quello funzionale, in quanto, secondo i critici, la viabilità verrebbe complicata in modo tale da mettere a rischio la sicurezza di pedoni e ciclisti. Il Partito Democratico di Senigallia ha espresso ulteriormente le sue perplessità, rimarcando la mancanza di dialogo tra l’amministrazione comunale e la comunità durante i quattro anni di mandato, quando il coinvolgimento civico era stato uno dei punti chiave della campagna elettorale.
La risposta dell’amministrazione comunale
In risposta alle critiche e alle richieste di revisione, l’amministrazione locale ha sottolineato l’importanza della sicurezza nel progetto del nuovo ponte. Le autorità hanno giustificato le scelte fatte, specificando che il ponte deve essere costruito tenendo conto di un franco idraulico di 1,5 metri rispetto al livello massimo di piena. Questa posizione ha sollevato ulteriori polemiche, con una parte della popolazione che continua a chiedere di riconsiderare il progetto, per evitare che un’infrastruttura così impattante possa compromettere l’immagine e l’equilibrio paesaggistico della città.
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Un incontro per esplorare alternative
In risposta all’accresciuta tensione e alla richiesta di maggiore trasparenza, diverse associazioni locali come ‘Italia Nostra’, ‘Archeoclub d’Italia’, ‘Gruppo Società Ambiente’ , nonché ‘Confluenze’ e ‘Amici della foce del fiume Cesano’, si sono unite per organizzare un incontro pubblico sul tema. Il titolo dell’evento, “Un altro ponte è possibile”, è emblematico del desiderio di presentare alternative valide sul futuro dell’infrastruttura. L’incontro, fissato per venerdì 13 dicembre alle 17:30 presso l’auditorium San Rocco, vedrà la partecipazione di esperti del settore, tra cui architetti e ingegneri, che discuteranno delle problematiche evidenziate dai cittadini e presenteranno soluzioni che potrebbero rispettare il patrimonio storico e la bellezza della città.
Un futuro incerto per il ponte Garibaldi
Questa controversia sul ponte Garibaldi a Senigallia rappresenta un caso emblematico di come lo sviluppo urbano possa incontrare le esigenze del patrimonio storico e sociale. La crescita di un movimento di opposizione e l’attivazione di incontri pubblici dimostrano un forte senso di appartenenza della comunità e la volontà di proteggere ciò che rende unica la città. Di fronte alla possibilità di una ristrutturazione radicale, il dibattito continua a infiammarsi, lasciando aperte molte domande sul futuro di questa storica infrastruttura.