Cina e Unione europea stanno per chiudere un accordo che riguarda i dazi sulle importazioni dei veicoli elettrici cinesi. Lo riferiscono i media di Pechino, chiarendo che non ci sarà uno spostamento significativo degli scambi commerciali dagli Stati Uniti verso l’Europa. La definizione dell’intesa dipende ora dalla disponibilità politica di Bruxelles. Questo passo arriva mentre si avvicina il vertice tra i due blocchi per i 50 anni di rapporti bilaterali.
I negoziati tecnici tra cina e ue si avvicinano al termine
Le trattative tecniche tra Pechino e Bruxelles su dazi e tariffe import-export sono quasi concluse. Secondo un account social legato al network CCTV, il cosiddetto “passo finale” riguarda proprio la conferma della volontà politica da parte europea di trovare una soluzione. Finora i negoziati hanno toccato aspetti operativi e normativi, ma resta da definire un accordo che renda effettive le concessioni reciproche. Questa fase di chiusura è cruciale per mettere fine alla controversia che pende da mesi, in particolare sul valore da attribuire ai prezzi minimi di vendita dei veicoli elettrici cinesi in Europa.
Tempi e scadenze del vertice
Il tempo stringe, visto che la questione dovrà essere discussa con urgenza al vertice Cina-Ue previsto a Pechino fine luglio 2025. I funzionari coinvolti sono in attesa di segnali concreti da Bruxelles. La volontà politica sembra essere l’ultimo ostacolo per siglare un’intesa che eviterebbe tensioni maggiori nel commercio tra i due giganti.
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L’agenzia xinhua respinge timori sulla deviazione degli scambi commerciali
Il timore che i dazi Usa spingano le merci cinesi verso il mercato europeo viene definito eccessivo da Xinhua, l’agenzia ufficiale cinese. Un commento recente ha accusato i media di sovrastimare l’impatto di questa eventuale “deviazione” degli scambi commerciali. Secondo Pechino, l’idea che esportazioni di massa di auto elettriche cinesi stiano inondando l’Europa è fuori luogo e non supportata da dati reali. Questi timori avrebbero creato confusione e alimentato incomprensioni nel dialogo internazionale.
Questo atteggiamento è importante per scoraggiare la percezione di un “nuovo shock cinese” legato alle politiche commerciali o alle strategie di prezzo di Pechino verso i partner europei. Gli sforzi diplomatici si concentrano quindi su un messaggio di calma e collaborazione, per sostenere un clima che permetta una conclusione positiva dei negoziati.
Posizione ufficiale di xinhua
“L’idea che le esportazioni di veicoli elettrici cinesi in Europa aumenteranno drasticamente a causa dei dazi Usa è fuorviante e non sostanziata dai dati di fatto.” — dichiarazione di Xinhua.
Il meccanismo di impegno sui prezzi come chiave della trattativa
Ad aprile 2025, la Cina e l’Unione europea hanno concordato di avviare un meccanismo chiamato “impegno sui prezzi”. Questo strumento dovrebbe consentire ai produttori cinesi di veicoli elettrici di aggirare i dazi più pesanti imposti a ottobre scorso, a patto di rispettare un prezzo minimo nelle esportazioni verso l’Europa. L’obiettivo è evitare pratiche di prezzo troppo aggressive dovute agli ampi sussidi statali dei produttori cinesi.
La disputa principale ruota intorno alle tariffe europee che possono arrivare al 45,3%, applicate per contrastare sia i sussidi ingenti concessi dai governi cinesi sia i costi di produzione più bassi. La misura è stata pensata per proteggere l’industria europea, ma rischia di rallentare l’ingresso di auto elettriche a prezzi concorrenziali. Si tratta di stabilire un equilibrio tra tutela del mercato locale e apertura verso un mercato globalizzato.
La tensione commerciale nella relazione cina-ue negli ultimi anni
Negli ultimi due anni Bruxelles ha messo sotto osservazione diverse pratiche cinesi ritenute sleali o di dumping. Le contestazioni riguardano accusa di sovvenzioni pubbliche massicce, offerte di prezzi troppo bassi per spostare i competitor e strategie che limitano la concorrenza in Europa. Ci sono numerose indagini commerciali aperte per approfondire questi aspetti o prevenirli.
Questa situazione di stallo minaccia di incrinare rapporti che hanno già attraversato momenti difficili. Il vertice previsto a Pechino il 24 e 25 luglio avrà proprio al centro queste questioni. Sarà un’occasione per definire una sorta di tregua o di quadro operativo più stabile. Pechino offre aperture, ma vuole evitare di cedere troppo sul fronte degli aiuti ai propri produttori chiave.
Equilibrio tra protezionismo e cooperazione
Questi segnali di dialogo sono fondamentali per garantire che i collegamenti da entrambe le parti continuino senza blocchi onerosi. Lo scenario commerciale si muove tra protezionismo e cooperazione, con un ruolo delicato svolto dalle auto elettriche, ormai protagoniste di strategie globali.