La Calabria Film Commission ha partecipato attivamente al Festival di Cannes 2025, portando in concorso il road movie Caravan. L’opera prima della regista ceca Zuzana Kirchnerovà è stata proiettata nella prestigiosa Salle Debussy, segnando un’importante vetrina per il cinema legato alla regione. L’evento ha incluso anche un incontro di approfondimento sull’opera e sul legame tra le regioni coinvolte, Emilia Romagna e Calabria.
la proiezione di caravan alla sala debussy e il sostegno della calabria film commission
Caravan è stato presentato il 15 maggio 2025 all’interno della sezione “Un Certain regard” del Festival di Cannes. Questa categoria seleziona opere non convenzionali o innovative, offrendo visibilità a storie fuori dai canoni più commerciali. La Calabria Film Commission ha preso parte alla serata come sostenitore ufficiale del film. La scelta della Salle Debussy non è casuale: è uno degli spazi più rinomati del festival, capace di ospitare proiezioni di rilievo internazionale in un contesto ricco di stampa e addetti ai lavori.
La partecipazione di Caravan a Cannes è una novità per il cinema calabrese. Il film racconta il viaggio di una giovane protagonista attraverso diverse zone della Calabria. La presenza della commissione si è tradotta in un impegno concreto per promuovere l’immagine della regione e far conoscere il territorio attraverso un mezzo artistico. Il film ha avuto riprese in numerosi centri calabresi, una scelta che amplifica l’attenzione sulla geografia e sulle comunità locali in un momento cruciale per il cinema italiano di qualità.
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Dibattito all’italian pavilion: focus sul percorso tra emilia romagna e calabria
Dopo la proiezione, nell’Italian Pavilion della Croisette, si è svolto un confronto intitolato “Caravan è un viaggio dell’anima tra Emilia Romagna e Calabria“. Il panel ha visto la partecipazione di figure chiave, tra cui Daniela Persico, selezionatrice del Festival di Locarno, che ha moderato l’incontro. Il presidente della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande, ha spiegato come la presenza a Cannes rientri in un progetto più ampio di sostegno al cinema di qualità e valorizzazione del territorio.
La visione di anton giulio grande sulle sinergie regionali
Grande ha evidenziato il lavoro fatto per creare sinergie tra film commission di regioni diverse, in particolare quella dell’Emilia Romagna. Questo collegamento ha permesso di sviluppare un progetto corale, testimoniato dalla collaborazione tra produttori, registi e mostrato anche nel cast, con l’attore calabrese Mario Russo protagonista del film. Gli interventi hanno esaminato temi che spaziano dal valore narrativo al contributo culturale del film, fino alla prospettiva di promozione territoriale che Caravan veicola.
dichiarazioni di carlo cresto-dina e il ruolo di tempesta film nella coproduzione
Carlo Cresto-Dina, produttore e CEO di Tempesta Film, ha espresso soddisfazione per la selezione del film a Cannes. Ha richiamato l’attenzione sulla vitalità della sua casa di produzione, attiva nel coltivare nuovi registi e nel consolidare coproduzioni con realtà internazionali. Tempesta Film ha partecipato alla realizzazione di Caravan insieme a MasterFilm e Nutprodukcia , confermando l’ampiezza del progetto coproduttivo.
Cresto-Dina ha riconosciuto anche l’importanza della collaborazione con la Calabria Film Commission, che già in passato aveva sostenuto altra opera prodotta da Tempesta, Corpo Celeste. La presenza a Cannes ha rappresentato un segnale di continuità e maturità per il lavoro svolto da tutti i soggetti coinvolti. Le parole del produttore hanno sottolineato come la selezione internazionale contribuisca a mostrare il cinema italiano fuori dai confini nazionali, valorizzando storie poco raccontate e territori poco conosciuti.
Contributo artistico di mario russo e rappresentazione autentica della calabria
L’attore calabrese Mario Russo ha descritto la sua esperienza sul set come un percorso intenso emotivamente. Ha ricordato che Caravan affronta argomenti delicati con un approccio misurato, cercando di restituire la realtà senza eccessi. Per Russo, lavorare in Calabria, sua terra di origine, ha significato interpretare un ruolo che va oltre la recitazione: “ha coinvolto anche un rapporto profondo con il luogo e la sua storia personale.”
Paesaggi e storie calabresi nel film
Russo ha spiegato che girare in luoghi familiari dà una dimensione particolare al lavoro dell’attore, rendendo il racconto più autentico e radicato. Il film attraversa paesi e città come Melito di Porto Salvo, Bova, Palizzi e Locri, e mostra paesaggi, tradizioni e atmosfere specifiche. Questo legame tra l’ambientazione e la narrazione ha arricchito il film di un valore simbolico, trasformando la Calabria in una presenza attiva dentro la storia.
il racconto della calabria attraverso caravan: location e produzione internazionale
Il viaggio della protagonista di Caravan si svolge in diverse località calabresi, toccate durante cinque settimane di riprese. Le cittadine scelte per le scene principali sono Melito di Porto Salvo, Bova, Bova Marina, Palizzi, Condofuri, Porto Saline Joniche, Roghudi, San Lorenzo, Brancaleone e Locri. Questi luoghi rappresentano vari aspetti della regione, mostrando zone costiere e interne, centri urbani e piccoli borghi.
Coproduzione internazionale e prospettiva europea
La natura del film come coproduzione internazionale tra Repubblica Ceca , Slovacchia e Italia ha permesso un incontro di diverse culture cinematografiche. Il progetto è nato da un’idea originale di Zuzana Kirchnerovà e ha avuto il supporto di una rete di finanziamenti e collaborazioni europee. Questa formula ha aiutato a dare respiro internazionale a storie ambientate in contesti locali spesso lontani dai circuiti commerciali.
La scelta di una regista straniera, affiancata da attori italiani, in particolare calabresi, ha portato una prospettiva originale sulla Calabria. Il film non si limita a raccontare un territorio ma esplora anche dinamiche interiori e identitarie di chi lo abita. Caravan segna un momento importante per l’industria culturale della regione, aprendo nuovi spazi di dialogo tra cinema locale e mercato globale.