La Basilica di Aquileia, un gioiello della storia paleocristiana e sito Unesco situato in Friuli-Venezia Giulia, ha intrapreso un importante cammino verso l’inclusività. Grazie al progetto “Basilica di Aquileia per tutti“, le opere di inestimabile valore, tra cui antichi mosaici risalenti all’epoca romana, sono ora fruibili anche da persone non vedenti, ipovedenti e con disabilità cognitive. Questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale nella creazione di un ambiente accessibile, dove la cultura e l’arte possano essere vissute da tutti.
L’importanza del progetto e le sue finalità
Il progetto “Basilica di Aquileia per tutti” è frutto di una collaborazione con l’équipe Museo per tutti – L’abilità onlus e si è sviluppato in un arco di 24 mesi. L’obiettivo è chiaro e ambizioso: rendere la Basilica di Aquileia uno degli edifici religiosi più inclusivi d’Europa. Grazie a studi e ricerche approfondite, sono state identificate e implementate azioni concrete per abbattere le barriere architettoniche e facilitare l’accesso alla cultura.
I visitatori possono ora utilizzare guide progettate specificamente per persone con disabilità intellettive, disponibili gratuitamente all’ingresso della Basilica o scaricabili online. Tra le novità più attese ci sono le video guide in linguaggio Lis, destinate a persone non udenti, che saranno introdotte entro la fine del 2024. Queste innovazioni non solo arricchiscono l’esperienza della visita, ma sottolineano anche l’impegno della Basilica verso l’accoglienza e l’inclusione sociale.
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Azioni concrete per l’accessibilità
Durante la presentazione del progetto, sono stati evidenziati diversi interventi mirati ad eliminare le barriere architettoniche interne alla Basilica. Tra queste, l’introduzione di sedie a rotelle disponibili per i visitatori ha rappresentato un ulteriore passo avanti verso l’accessibilità totale. Ogni azione è stata progettata con l’intento di creare un ambiente in cui ciascun visitatore possa fruire della bellezza storica e artistica senza ostacoli.
In tutto questo, la Fondazione Socoba, che si occupa della conservazione della Basilica, ha svolto un ruolo cruciale, collaborando con la Regione Friuli Venezia Giulia per garantire adeguati finanziamenti e supporto. La Basilica Patriarcale di Aquileia, che risale a poco dopo l’Editto di Costantino del 313 d.C., si presenta così come un emblema di accoglienza nel mondo contemporaneo. Ogni visitatore può ora sentirsi parte di un patrimonio culturale di valore inestimabile, ricco di storia, arte e spiritualità.
La visione per un futuro inclusivo
Andrea Bellavite, Direttore della Fondazione Socoba, ha evidenziato l’importanza di una fruizione condivisa della bellezza, sottolineando come ogni persona debba avere l’opportunità di gustare il patrimonio culturale e sentirsi parte di una comunità con radici millenarie. La Basilica di Aquileia non è solo un luogo di culto, ma un simbolo di identità e inclusione, un punto di riferimento per tutti coloro che desiderano esplorare e comprendere la propria storia.
Anche Anna M. Viganò, coordinatrice del progetto, ha espresso entusiasmo riguardo ai risultati ottenuti. Ha descritto l’intero processo come un’esperienza di crescita e formazione, capace di riflettere la diversità e le sfumature del mondo contemporaneo. Con il suo impegno per l’inclusione, la Basilica non solo preserva la sua eredità storica, ma si evolve per abbracciare ogni rappresentazione della vita e della cultura.
In questo contesto di rinnovamento e apertura, la Basilica di Aquileia si prepara a nuove sfide, mantenendo viva la sua missione di rendere la meraviglia della sua arte accessibile a tutti.