La asl di avellino ha intensificato le attività di screening oncologici all’interno delle carceri della provincia irpina. Dopo gli interventi nelle strutture di arianno irpino e sant’angelo dei lombardi, l’attenzione si è spostata sul carcere di avellino, dove sono stati eseguiti una serie di esami per la prevenzione del tumore, rivolti a diverse fasce d’età e tipologie di rischio. Questi controlli mirano a intercettare precocemente eventuali malattie oncologiche tra i detenuti, favorendo interventi tempestivi e migliorando la qualità di vita di questa popolazione particolarmente esposta.
Ultimi screening oncologici nel carcere di avellino
Nel carcere di avellino, l’unità operativa tutela salute della asl ha portato a termine un ciclo di screening di prevenzione oncologica rivolto ai detenuti. Sono stati effettuati quindici pap test su donne tra i 25 e i 64 anni. Questo esame serve a individuare precocemente lesioni o alterazioni cellulari che possono evolvere in tumore alla cervice uterina. In parallelo, sono state eseguite 14 mammografie presso donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, per individuare eventuali tumori al seno in fase iniziale.
Attenzione al carcinoma colon retto
Il programma di screening ha inoltre coinvolto 28 uomini, sottoposti a test specifici per il colon retto, un tipo di tumore frequente e spesso silente nelle fasi iniziali. Questa attività è stata estesa a tutta la popolazione maschile carceraria rientrante nella fascia di età prevista per il controllo, sottolineando l’attenzione alle diverse esigenze sanitarie della popolazione detenuta. L’impegno ha proseguito un percorso avviato nelle altre strutture penitenziarie irpine, per garantire un coverage sanitario più vasto.
Leggi anche:
Sinergia tra carcere e asl di avellino
L’organizzazione e la riuscita di questi screening sono state possibili grazie alla stretta collaborazione tra la casa circondariale di avellino e la asl provinciale, guidata da mario ferrante. Questa sinergia ha consentito di superare alcune difficoltà logistiche e organizzative tipiche degli ambienti carcerari, garantendo un accesso sistematico e regolare agli esami più importanti per la prevenzione oncologica.
Coordinamento e risorse per garantire la prevenzione
La asl ha messo a disposizione i propri operatori e le attrezzature necessarie, coordinando con la direzione del carcere la calendarizzazione degli appuntamenti sanitari, in modo da non interferire con la routine del penitenziario. Questo lavoro coordinato fa parte di un piano più ampio di tutela della salute dei detenuti, in cui la prevenzione gioca un ruolo centrale per ridurre il rischio di malattie gravi e favorire interventi rapidi in presenza di anomalie.
Importanza degli screening nelle carceri irpine
L’attività di screening oncologico nelle carceri irpine si inserisce in un contesto più ampio di attenzione alla salute nelle strutture penitenziarie, dove spesso le condizioni di vita possono aumentare la vulnerabilità alle malattie. I controlli preventivi sono fondamentali per scovare in anticipo tumori che altrimenti si manifesterebbero in fasi più avanzate, riducendo così le possibilità di trattamento e di guarigione.
I programmi di prevenzione periodica contribuiscono a garantire un livello di assistenza sanitaria conforme a quello offerto nella popolazione generale, affrontando le disuguaglianze legate al contesto carcerario. I risultati ottenuti finora nei vari istituti della provincia dimostrano l’efficacia di questo approccio e spingono a continuare su questa strada, ampliando le azioni e coinvolgendo un numero maggiore di detenuti.
La asl di avellino, sotto la guida di mario ferrante, conferma così il proprio impegno nel campo della prevenzione, portando avanti progetti che mettono al centro la salute pubblica anche in contesti complessi come quello penitenziario. Il progetto negli istituti di avellino, arianno irpino e sant’angelo dei lombardi prosegue, con l’obiettivo di ampliare la platea dei controlli e assicurare un monitoraggio continuo.