Karla Sofia Gascon tra polemiche e successi: dal premio a Ischia al confronto con la transfobia del cinema

Karla Sofia Gascon tra polemiche e successi: dal premio a Ischia al confronto con la transfobia del cinema

Karla Sofia Gascon, attrice transgender spagnola e vincitrice a Cannes, torna all’Ischia Global Film e Music Festival dopo un anno difficile tra accuse social, sostegno di colleghi famosi e nuovi progetti cinematografici.
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Karla Sofia Gascon, attrice transgender spagnola e prima candidata all'Oscar del suo genere, torna a Ischia dopo un anno difficile segnato da polemiche social. Racconta il suo percorso, il sostegno ricevuto, i ruoli complessi che ama interpretare e i suoi progetti futuri nel cinema. - Gaeta.it

Karla Sofia Gascon, attrice spagnola transgender e volto noto per il film “Emilia Perez”, torna a Ischia Global Film e Music Festival dopo un anno difficile, segnato da accuse e polemiche sui social. Prima attrice transgender candidata all’Oscar e vincitrice a Cannes, Gascon racconta il suo percorso, le difficoltà affrontate, e analizza lo stato attuale dei diritti civili. Parla anche dei ruoli che ama interpretare e dei registi con cui sogna di lavorare.

Un anno complicato tra accuse social e il sostegno di colleghi famosi

L’ultimo anno di Karla Sofia Gascon è stato segnato da una serie di eventi drammatici e contraddittori. L’attrice è stata al centro di accuse per presunti commenti razzisti pubblicati su Twitter in passato. L’attacco social ha generato un isolamento che è durato mesi, e ha toccato la sua immagine pubblica. Gascon però smentisce fermamente ogni coinvolgimento diretto: «Nulla prova che sia stata io», ha detto. Si è sempre comportata con rispetto e correttezza, come confermano molti che la conoscono da anni.

Dietro la bufera mediatica, secondo la stessa attrice, ci potrebbero essere motivazioni economiche e forme di transfobia. Aggiunge di aver evitato di parlare molto della vicenda per non alimentare pregiudizi inutili e scontri sterili. La situazione è stata aggravata dal clima social, dove spesso la realtà si dissolve nel rumore dei commenti.

Il ritratto che Gascon traccia di quel periodo è di un attacco pesante, quasi da condanna pubblica: «Sembrava che meritassi la sedia elettrica!». Nel settore del cinema, però, non sono mancate le difese da parte di colleghi importanti come Alejandro Amenabar e Paz Vega in Spagna, e l’italiana Isabella Rossellini. Con il regista Jacques Audiard si è incontrata a Cesar, ma preferisce non rivelare contenuti privati delle conversazioni. Il riconoscimento più significativo conseguito resta comunque l’European Film Award, un segnale tangibile di apprezzamento per il suo lavoro.

L’amore del pubblico e la vita privata: un legame solido che resiste alle difficoltà

Karla Sofia Gascon racconta anche il rapporto con il pubblico, che si è tradotto in un affetto visibile soprattutto in Spagna. Durante l’ultimo Pride di Madrid, la polizia ha dovuto scortarla per evitare problemi creati dalla folla che voleva starle vicino. Questo legame la sostiene e le regala un sollievo in tempi difficili.

Proprio grazie a questo affetto, Gascon ha deciso di prendere una pausa e godersi qualche giorno di riposo sull’isola di Ischia insieme alla moglie e alla figlia. Durante il viaggio ha ammirato lo spettacolo di Napoli dall’aereo, anche se il poco tempo a disposizione non le ha permesso di visitare la città.

La famiglia gioca un ruolo importante nella sua vita. La presenza della moglie, che l’ha accompagnata sin dai giovani anni e ha continuato a vivere con lei dopo la transizione, mette in luce il lato umano e privato dell’artista, spesso invisibile ai fan. Qui a Ischia ha ritrovato amici e colleghi che la accolgono con affetto e che le permettono di ricaricare le energie per i progetti futuri.

Ruoli da cattiva e nuovi film: il cinema come campo di gioco per interpretazioni complesse

Il cinema resta il terreno in cui Karla Sofia Gascon esprime la sua arte, prendendo spesso ruoli di personaggi negativi, che definisce pieni di fascino e interesse. Recentemente ha terminato le riprese di “Trinidad”, un western spagnolo in cui interpreta un personaggio duro e crudele, insieme a Paz Vega.

Gascon appare convinta che questi tipi di ruoli siano quelli che mettono realmente alla prova un’attrice, capaci di raccontare storie intense e di conquistare l’attenzione del pubblico. Lo scenario culturale attuale sembra aprirsi a storie di spessore, e lei conta di partecipare a film che possano farsi notare a livello internazionale e competere per premi.

La scelta di lavorare in un genere come il western, storicamente maschile e tradizionalmente rigido, mostra una volontà di uscire dagli stereotipi e di misurarsi con ruoli forti e complessi. Aggiunge che la carriera deve passare da queste sperimentazioni per crescere e rendere un’interpretazione memorabile.

Il presente dei diritti civili e i desideri futuri della carriera

Interpellata sulla situazione globale dei diritti civili, Gascon esprime preoccupazione per un clima che ha ceduto spazio a regressioni. La sua analisi si concentra su un’epoca in cui, secondo lei, si ripetono errori già fatti, come se il progresso avesse subito battute d’arresto. Dice che certi atteggiamenti sembrano “pazzi”, e spera che questi momenti difficili passino rapidamente per ritornare a condizioni più normali.

Guardando avanti, Karla Sofia Gascon svela alcuni dei suoi desideri professionali, legati a collaborazioni con registi famosi. Tra i nomi cita Quentin Tarantino e Denis Villeneuve, che dirigerà il prossimo James Bond, obiettivo ambito per una carriera internazionale. Nomina anche Pedro Almodovar, Steven Spielberg e due registi italiani molto noti, Garrone e Sorrentino.

Questi progetti rappresentano per lei un invito a confrontarsi con storie di respiro globale, lavorando con registi capaci di raccontare temi universali e dare spessore ai personaggi. La presenza a Ischia serve anche a sottolineare questo momento di transizione e rilancio della propria peculiarità artistica, tra impegni professionali e volontà di ritrovare serenità.

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