Nel silenzio surreale dello stadio Ferraris, chiuso al pubblico dopo gli scontri avvenuti durante il derby di mercoledì scorso, la JUVENTUS torna a far sentire la propria presenza con una vittoria convincente contro un GENOA in crisi. La partita ha registrato il ritorno al gol di Dušan Vlahović, autore di una doppietta, e del neo entrato Conçeicao, che ha chiuso i conti nel finale. Per i bianconeri, si tratta di un’importante ripresa dopo tre incontri conclusi in pareggio.
Un inizio lento e controllato
La partita ha avuto un avvio piuttosto calmo, con i ritmi di gioco decisamente lenti e un approccio tattico conservativo da parte di entrambe le squadre. Al termine del primo tempo, gli spettatori avrebbero potuto tranquillamente definirlo come uno scontro tra titani che, invece di combattersi, si limitava a studiarsi in un match privo di tiri in porta significativi. Le uniche due occasioni sono arrivate da punizioni, una di Vlahović, ben oltre la traversa, e l’altra di Koopmeiners, il cui diagonale si è spento abbondantemente a lato. Sul fronte opposto, il GENOA ha faticato a creare occasioni, chiudendo la prima frazione in modo piuttosto timido. Tuttavia, la squadra di Alberto Gilardino ha dimostrato una certa solidità difensiva, limitando le possibilità di una JUVENTUS in cerca di riscatto.
La ripresa e il calcolo degli errori
Il secondo tempo ha subito cambiato le carte in tavola: appena al secondo minuto, un tocco di mano da parte di De Winter ha consegnato un rigore alla JUVENTUS. Dalla distanza di undici metri, Vlahović ha avuto il merito di non sbagliare, portando così in vantaggio la squadra bianconera in un momento in cui le dinamiche di gioco sembravano a favore del GENOA. Il gol ha avuto un effetto devastante sugli avversari, che, nonostante la buona organizzazione difensiva, hanno perso rapidamente il controllo della partita. Infatti, a solo pochi minuti dal primo gol, Koopmeiners ha intercettato un passaggio per Vlahović, abile a sfruttare la situazione e a colpire nuovamente, sigillando di fatto il match con un diagonale preciso sul secondo palo. Con queste reti, il GENOA ha letteralmente smarrito la bussola, rendendo difficile ogni tentativo di ripresa da parte di Gilardino.
Incertezze e novità per il Genoa
Sebbene il GENOA avesse iniziato la stagione con buone ambizioni, il recente periodo di crisi è chiaro. La squadra ha mostrato evidenti difficoltà in attacco, evidenziate anche dalle assenze di elementi chiave come Messias e Malinovskyi, nonché dagli infortuni che hanno costretto Badelj a lasciare il campo al 23′ del primo tempo. L’inserimento di giocatori come Ahanor sulla fascia sinistra non ha sortito effetti significativi, data la mancanza di incisività della coppia d’attacco Pinamonti-Vitinha, che ha faticato a impensierire il portiere bianconero Mattia Perin. Il GENOA ha iniziato a creare qualche occasione solo nel finale, con tentativi di Kassa e la girata di Pinamonti, ma che non sono stati sufficienti a cambiare le sorti della gara.
Un match segnato da imprevisti
Oltre agli aspetti sportivi, anche il contesto organizzativo ha avuto il suo peso. Nel pomeriggio, prima dell’incontro, un incendio ha interessato la batteria tampone di un gruppo di continuità elettrico nella stanza del VAR. L’intervento tempestivo ha permesso di spegnere rapidamente il focolaio e di sostituire la batteria, evitando che la situazione potesse influenzare il regolare svolgimento del match. A questo proposito, il controllo tecnico sull’operato del VAR e dello staff arbitrale rimane un elemento fondamentale nel garantire la trasparenza e il corretto andamento delle partite.
Quella di ieri sera è stata una vittoria fondamentale per la JUVENTUS, che si prepara ad affrontare le prossime sfide con ritrovata fiducia. Al contrario, la situazione del GENOA resta critica, avendo collezionato un solo punto nelle ultime quattro partite, un segnale preoccupante in vista delle prossime partite di campionato.
Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 da Marco Mintillo