Joyce Carol Oates torna a catturare l’attenzione dei lettori con il suo nuovo romanzo intitolato “Macellaio”. Il libro, in arrivo nelle librerie italiane il 26 novembre, è ispirato a eventi drammatici realmente accaduti in un manicomio femminile. La trama si concentra sulle crudeli pratiche di un medico che ha operato per anni senza essere fermato. Pubblicato da La Nave di Teseo e tradotto da Chiara Spaziani, il volume attende anche l’arrivo della scrittrice americana in Italia, dove parteciperà al Noir in Festival a Milano, ricevendo il Premio Chandler per la carriera.
la trama del romanzo “macellaio”
“Macellaio” ci porta nel 1836, dove il dottor Silas Aloysius Weir, dopo essere stato accusato di un esperimento letale su una neonata, si trasferisce all’Istituto per donne malate di mente nel New Jersey. Qui, Weir riesce a trasformare l’istituto nel proprio regno, esercitando la sua volontà su pazienti vulnerabili, che in gran parte sono madri sole o donne trascurate dal sistema. Loro diventano cavie per i suoi esperimenti, che coinvolgono pratiche ripugnanti e disumane, prive di qualsiasi controllo etico.
Il romanzo si sviluppa mostrando il dottor Weir mentre si avvale del suo potere per manipolare e sfruttare le donne dell’istituto, ed è profondamente inquietante il fatto che, nonostante i suoi orrori, venga accolto come un pioniere della medicina chirurgica, guadagnando il titolo di “padre della Gino-Psichiatria“. Oates riesce a tratteggiare un ritratto complesso di un personaggio che, sopraffatto dalla sua ossessione e ambizione, mette in atto pratiche che sfidano ogni principio umano.
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Uno degli elementi chiave del libro è l’introduzione di Brigit Kinealy, una giovane serva irlandese che diventa il soggetto principale delle ricerche di Weir. Brigit si trova intrappolata in un terribile incubo, ma è anche l’unica figura capace di opporsi al dominio autoritario del dottore. La sua presenza porta una dimensione di romanticismo in un contesto altrimenti cupo, dimostrando come l’umanità possa resistere anche nelle situazioni più disperate.
il contesto storico e medico
La scelta di Joyce Carol Oates di ambientare “Macellaio” in un manicomio riflette una critica alle pratiche mediche di un’epoca in cui la salute mentale era trattata con scarsa empatia. Il romanzo trae ispirazione da una vera storia, ponendo così una lente critica su come le donne siano state spesso vittime di abusi in contesti istituzionali. L’assenza di diritti e di protezione per le pazienti, che Weir sfrutta per i suoi esperimenti, è una questione di rilevanza storica e sociale.
Oates non si limita a raccontare storie di sofferenza: il suo approccio narrativo mescola elementi di fiction e realtà, offrendo ai lettori una visione della medicina dell’epoca e delle sue implicazioni etiche. Attraverso la figura del dottor Weir, l’autrice esplora il confine sottile tra la ricerca scientifica e l’osservanza dei diritti umani, sollevando interrogativi su quanto possa un medico spingersi oltre in nome del progresso.
Con un linguaggio evocativo e una narrazione coinvolgente, Oates fornisce spunti di riflessione e un’analisi profonda su come le istituzioni possono fallire nel proteggere i più vulnerabili, ponendo il lettore di fronte a un passato con cui è fondamentale confrontarsi.
l’anticipato arrivo di joyce carol oates in italia
Il 5 dicembre, Joyce Carol Oates sarà presente in Italia per ricevere il Premio Chandler alla carriera durante il Noir in Festival di Milano, evento che celebra la letteratura noir e gialla. La sua presenza rappresenta non solo un riconoscimento alla sua carriera, ma anche un’opportunità per discorrere su un’opera che aborda temi difficili e provocatori.
Grazie alla direzione di Elisabetta Sgarbi, il festival si propone di creare un dialogo vivo tra autori, lettori e appassionati, permettendo a Joyce Carol Oates di condividere la sua visione artistica e le motivazioni dietro “Macellaio”. Questo incontro sarà un momento significativo per esplorare il profondo impatto che la scrittura della Oates ha avuto nel panorama contemporaneo e il modo in cui il suo lavoro continua a stimolare il pensiero critico.
La curiosità attorno a “Macellaio” sta crescendo e l’attesa per la presentazione dell’opera è palpabile, considerando che il romanzo affronta temi ancora attuali legati alla sofferenza e all’abuso. L’abilità di Oates di tessere una narrazione che colpisce e fa riflettere è ciò che rende questo libro una pubblicazione imperdibile e un’ulteriore prova della sua maestria letteraria.