Nei mondiali di nuoto in acque libere a Singapore l’Italia si è distinta conquistando due medaglie d’argento nella gara dei 5 chilometri grazie a Gregorio Paltrinieri e Ginevra Taddeucci. Questa doppia affermazione segue il precedente successo nella 10 km, confermando la solidità azzurra nel fondo nonostante le difficoltà fisiche di alcuni atleti. La competizione si è svolta in condizioni impegnative, con temperature elevate e un livello agonistico particolarmente alto.
La prestazione di gregorio paltrinieri malgrado l’infortunio alla mano
Gregorio Paltrinieri ha chiuso la gara dei 5 km in 57’29”30, distaccato di pochi secondi dal vincitore Florian Wellbrock, tedesco autore di 57’26”40. Paltrinieri ha gareggiato portando una frattura al dito della mano sinistra, un problema rimediato nella prima prova dei mondiali. La sua tenuta fisica è stata messa a dura prova soprattutto dal caldo intenso che ha influito sulla fatica generale. Nonostante il dolore, Paltrinieri è riuscito a mantenere un ritmo costante e ha raccontato una gara più dura della 10 chilometri.
L’approccio tattico di paltrinieri
Il nuotatore di Carpi, che compirà 31 anni il prossimo settembre, ha spiegato come la sua preparazione e l’esperienza gli abbiano permesso di affrontare in modo diverso questa distanza. Rispetto al passato infatti ha sviluppato un approccio più tattico, controllando meglio le energie e studiando la concorrenza, piuttosto che provare a imporre la forza a tutti i costi. Allenato da Fabrizio Antonelli al centro federale di Ostia, Paltrinieri è tesserato per Coopernuoto e Fiamme Oro, società che lo hanno supportato nella sua carriera.
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Tempi di recupero e condizioni fisiche
L’atleta ha inoltre anticipato tempi di recupero e condizioni fisiche: il dito fratturato e fastidi al gomito lo costringeranno a un intervento prima di riprendere gli allenamenti intensi. Paltrinieri vanta nove medaglie iridate nel fondo, con l’ultima edizione a Budapest nel 2022 che ha portato un oro nella 10 km e un argento nella 5 km, confermando la sua presenza costante ai vertici mondiali.
Ginevra taddeucci e il secondo argento iridato nella 5 km donne
Anche Ginevra Taddeucci ha conquistato il secondo posto nella gara femminile dei 5 km, chiudendo in 1h02’02”3 alle spalle di Moesha Johnson, australiana padrona della disciplina, che ha bissato il successo della 10 km. La nuotatrice fiorentina, preparata da Giovanni Pistelli, ha mostrato una buona condizione e una strategia di gara aggressiva. Ha tentato più volte di superare la rivale australiana negli ultimi 500 metri senza successo.
Strategia di gara e approccio mentale
Al contrario della 10 km, dove aveva seguito da vicino la prima in classifica, Taddeucci stavolta ha provato a forzare i tempi e a rispondere agli scatti di Johnson. Ha sottolineato come la sua sicurezza sia cresciuta dopo il bronzo ottenuto a Parigi e da allora il suo approccio è più deciso. La campionessa europea della 5 km ha ricordato le difficoltà accumulate nell’ultimo periodo, sia fisiche che mentali, dovute anche a un carico importante di gare, tra World Cup, Europei e prove olimpiche.
Impegni e società di appartenenza
Taddeucci è tesserata per Canottieri Napoli e Fiamme Oro. Quest’anno ha disputato nove gare di fondo, riuscendo a raggiungere podi importanti come l’oro e l’argento agli europei di Stari Grad e un buon piazzamento nelle staffette. Ha espresso fiducia di poter ottenere un risultato positivo anche nella staffetta iridata, pur ammettendo qualche difficoltà nelle prove di sprint knock out.
Altre azzurre ai mondiali e le nuove sfide di giulia gabbrielleschi
Oltre ai successi di Paltrinieri e Taddeucci, l’Italia ha schierato anche Giulia Gabbrielleschi nella gara femminile. La nuotatrice, 29 anni, ha chiuso decima con il tempo di 1h03’40”0. Preparata da Massimiliano Lombardi, Gabbrielleschi ha spiegato che la sua stagione fino a quel momento era stata differente dal passato a causa di una maggiore attenzione alla vita personale e professionale. Dopo l’intenso quadriennio olimpico si è dedicata a studi universitari, conseguendo una laurea e quasi completando un master in criminologia, oltre a ristrutturare una proprietà di famiglia.
Gestione della gara e priorità cambiate
La fatica nel seguire il ritmo delle prime è stata evidente soprattutto per Gabbrielleschi, che ha ammesso di non aver raggiunto la posizione che sperava. I sacrifici degli anni passati e le priorità cambiate l’hanno portata a gestire la gara con un approccio più disteso, rispetto al passato in cui era centrata solo sulle competizioni. La sua esperienza rimane comunque preziosa per la squadra italiana, con cui ha ottenuto anche una medaglia d’argento nella staffetta agli europei.
Il ruolo di gabbrielleschi nella squadra
Il contributo di Gabbrielleschi e delle altre azzurre consolida la presenza italiana nel panorama del nuoto in acque libere, segnalando atlete pronte a misurarsi con le nuove sfide sportive e personali, in un contesto internazionale che si fa sempre più competitivo.