Isole Cook, stretta di mano con la Cina nel Pacifico: cosa c'è dietro il nuovo accordo

Isole Cook, stretta di mano con la Cina nel Pacifico: cosa c’è dietro il nuovo accordo

Le Isole Cook annunciano una partnership strategica con la Cina, suscitando preoccupazioni per l’influenza di Pechino nel Pacifico, ma confermano il mantenimento dei legami storici con i partner regionali.
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Isole Cook, stretta di mano con la Cina nel Pacifico: cosa c'è dietro il nuovo accordo - Gaeta.it

Le Isole Cook, un arcipelago di appena 17.000 abitanti, si preparano a scrivere una nuova pagina nella loro storia diplomatica, annunciando un’importante partnership con la Cina. Questa mossa sta suscitando non poche discussioni, soprattutto in un contesto in cui Pechino sta intensificando la propria influenza nel Pacifico. Nonostante l’accordo con la Cina, il primo ministro Mark Brown ha sottolineato che questo non andrà a sostituire i legami storici con i vicini della regione.

Un incontro decisivo tra leader

La visita di cinque giorni di Mark Brown in Cina ha segnato un momento cruciale per le relazioni tra le Isole Cook e Pechino. Durante il suo soggiorno, ha avuto l’opportunità di incontrare il primo ministro cinese Li Qiang, un incontro che ha portato alla firma di un “Piano d’azione per un partenariato strategico globale”. Sebbene le specifiche del piano non siano state rese pubbliche, Brown ha evidenziato che le aree di collaborazione includeranno commercio, investimenti, infrastrutture, oceanografia e trasporti. È attesa la divulgazione di ulteriori dettagli nei prossimi giorni, stuzzicando l’interesse di osservatori e analisti della regione.

L’approccio alla cooperazione internazionale delle Isole Cook appare strategico. Brown ha dichiarato che la partnership con la Cina è perfettamente allineata con gli obiettivi di sviluppo a lungo termine dell’arcipelago e con i suoi interessi nazionali. Questo segna un tentativo di espandere le opportunità economiche e di sviluppo, mentre il piccolo stato dell’Oceano Pacifico cerca di navigare in un panorama geopolitico complesso.

Il contesto della cooperazione con Pechino

L’accordo con la Cina non è un evento isolato, ma si inserisce in una serie di collaborazioni che Pechino sta instaurando con diverse nazioni del Pacifico. Le Isole Salomone e Kiribati sono esempi chiave di stati che hanno beneficiato significativamente degli aiuti cinesi negli ultimi anni. Questo crescente coinvolgimento di Pechino nella regione solleva interrogativi sulla dinamica di potere e sui motivi sottesi a tali scelte strategiche da parte delle piccole nazioni del Pacifico.

Brown ha chiarito che la loro alleanza con la Cina è complementare e non sostitutiva dei rapporti tradizionali con la Nuova Zelanda e altri partner bilaterali, regionali e multilaterali. Da tempo, Wellington ha fornito supporto finanziario e assistenza, specialmente nelle aree di affari esteri e difesa. Aspetti diversi come sicurezza nazionale e cooperazione economica richiedono una gestione attenta per mantenere un equilibrio tra le varie influenze presenti nella regione.

I timori neozelandesi

La visita di Brown non è passata inosservata. La Nuova Zelanda, che ha storicamente avuto un ruolo fondamentale nel sostegno delle Isole Cook, ha espresso preoccupazione riguardo all’allineamento verso Pechino. Questa preoccupazione rispecchia il timore di un crescente controllo da parte della Cina nel sud del Pacifico e la possibilità che le alleanze tradizionali possano essere messe in discussione.

Questa dinamica di potere e il posizionamento strategico delle Isole Cook nella questione delle relazioni internazionali pongono interrogativi sul futuro degli equilibri geopolitici nella regione. Sarà importante seguire come si evolveranno i dettagli della partnership con la Cina e quale impatto avrà sulla già complessa rete di relazioni che caratterizza il Pacifico meridionale.

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