A Rende, all’istituto Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori, si è tenuto un convegno dedicato al rapporto tra famiglia e scuola nella formazione dei giovani. L’evento, promosso dall’Associazione italiana maestri cattolici e dal Forum Famiglie Calabria, ha riunito operatori del mondo educativo, rappresentanti istituzionali e esperti per discutere le sfide della corresponsabilità educativa.
Il ruolo centrale del modellamento educativo secondo l’arcivescovo di cosenza-bisignano
Il convegno ha preso avvio con l’intervento di monsignor Giovanni Checchinato, arcivescovo di Cosenza-Bisignano e figura di riferimento per le comunità locali. Durante il suo discorso, ha indicato nel “modellamento educativo” il fulcro per trasmettere valori che affondano le radici tanto nell’umano quanto nel cristiano. Per l’arcivescovo, questa pratica ha un impatto profondo sul carattere e sull’identità dei ragazzi e delle ragazze. Ha sottolineato come la famiglia e la scuola debbano collaborare per offrire modelli coerenti e capaci di orientare i giovani in un contesto sociale complesso. La sua visione richiama una formazione integrata, che punti a una crescita equilibrata della persona.
L’alleanza indispensabile tra famiglia e scuola per la presidente aimc calabria
Silvana Sita, presidente dell’Aimc Calabria, ha messo in risalto la necessità di instaurare un dialogo continuo e autentico tra genitori e insegnanti. Ha annunciato la programmazione di iniziative concrete, tra incontri e dibattiti, con l’obiettivo di mettere al centro i bisogni di bambini, ragazzi e giovani. La presidente ha definito l’alleanza scuola-famiglia come un percorso obbligato per affrontare routine complicate e valorizzare ogni singolo studente. La presenza costante e la collaborazione attiva sono elementi chiave per garantire un ambiente educativo ricco di stimoli e soprattutto inclusivo.
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Forum famiglie: competenze educative e associazionismo come risorse per la comunità
Adriano Bordignon, presidente nazionale del Forum Famiglie, ha evidenziato l’importanza di sviluppare competenze specifiche tra gli educatori e i genitori, per sostenere postazioni formative capaci di generare cambiamenti concreti. Ha invitato a promuovere buone pratiche, anche attraverso corsi di formazione che valorizzino esperienze e strumenti di supporto. Inoltre, ha menzionato il ruolo strategico dell’associazionismo, sia tra genitori che tra studenti, come spazio dove negoziare interessi comuni e favorire la partecipazione attiva. Questi gruppi rappresentano infatti luoghi di mediazione importanti per costruire legami solidi e democratici all’interno della scuola e oltre.
Patto educativo integrato per una comunità che cresce insieme
Brunella Serpe, docente all’università della Calabria, ha rilanciato il recupero dei Decreti delegati, pensati per rendere i genitori parte attiva del processo educativo. Ha proposto un patto integrato che metta in rete famiglia, scuola, istituzioni locali e associazioni presenti sul territorio. Solo intrecciando queste componenti si può definire una vera “comunità educante”, in cui ognuno si assume responsabilità precise intorno ai ragazzi. La docente ha sottolineato come collaborazioni efficaci superino la semplice gestione scolastica e contribuiscano alla crescita sociale e culturale locale.
Iniziative dell’ambito territoriale di cosenza per rafforzare la relazione famiglia-scuola
Loredana Giannicola, dirigente dell’ambito territoriale di Cosenza, ha illustrato le azioni messe in campo per consolidare il legame tra famiglie e istituti scolastici. Il lavoro sul territorio si concentra su alleanze durature, che coinvolgono enti pubblici e realtà sociali. Secondo Giannicola, questa rete produce effetti tangibili sui ragazzi: aumenta la motivazione all’apprendimento, migliora il clima scolastico e tende a contenere fenomeni di assenteismo. Ha precisato che una qualità positiva del rapporto scuola-famiglia influenza direttamente il benessere degli studenti e la loro partecipazione.
Evento a rende arricchito da musica e presenza di figure spirituali
Nel corso del convegno sono intervenuti anche suor Immacolata Gigliotti e don Luciano Fiorentino, assistente spirituale dell’Aimc e parroco di Bisignano. La loro presenza ha contribuito a rafforzare il valore religioso e comunitario dell’incontro. La discussione è stata interrotta da momenti musicali affidati alla soprano Alessandra Mandarino e al pianista Gianbattista Bruno, che hanno offerto un intrattenimento dedicato ai presenti. L’evento ha così unito riflessione e confronto a momenti di cultura e bellezza artistica.