Insediato al Mitur tavolo interministeriale per gestire e garantire la sicurezza nei flussi turistici italiani

Insediato al Mitur tavolo interministeriale per gestire e garantire la sicurezza nei flussi turistici italiani

Il Ministero del Turismo e il Ministero dell’Interno lanciano un tavolo interministeriale con sindaci di Amalfi, Taormina, Capri e altri per gestire i flussi turistici estivi, garantendo sicurezza e tutela delle comunità locali.
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L’Italia ha istituito un tavolo interministeriale per gestire i flussi turistici, garantendo sicurezza, tutela delle comunità locali e valorizzazione del patrimonio culturale, attraverso strategie condivise tra ministeri e comuni. - Gaeta.it

L’Italia affronta con nuovi strumenti il tema dei flussi turistici, cercando di contemperare l’afflusso record con la tutela delle comunità locali e la sicurezza dei territori. È nato infatti, al Ministero del Turismo, un tavolo interministeriale che mette al centro il dialogo fra organismi nazionali e amministrazioni comunali per elaborare strategie concrete e su misura territoriali. Questa iniziativa vuole costruire una gestione più attenta e bilanciata del fenomeno che interessa ogni anno molte località del paese, soprattutto nelle stagioni più affollate.

Formazione e obiettivi del tavolo interministeriale sulla gestione del turismo

Il 2 luglio 2025, a Roma, il Ministero del Turismo ha ospitato la prima riunione del nuovo tavolo interministeriale dedicato alla gestione e alla sicurezza dei flussi turistici. L’incontro è stato presieduto dal Ministro Daniela Santanchè e dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Hanno partecipato sindaci di comuni che hanno aderito alla Carta di Amalfi, tra cui Amalfi, Taormina, Capri, Cortina e altri centri touristici di rilievo come Arzachena, Positano, Pollica e Roccaraso.

Prevenzione e gestione dei flussi estivi

Il confronto ha riguardato soprattutto la stagione estiva e l’aumento significativo di visitatori in determinati territori. Si è discusso di come evitare sovraffollamenti, garantire la sicurezza pubblica e allo stesso tempo veicolare il turismo verso luoghi con una vocazione meno consolidata ma con potenzialità di sviluppo.

L’intenzione è costruire una visione condivisa fra amministrazioni comunali e istituzioni centrali, creando un modello di turismo che possa difendere il patrimonio culturale e ambientale. Tra le soluzioni messe sul tavolo c’è l’adozione del cosiddetto “modello Roccaraso”, già testato con successo nella pratica, che prevede un coordinamento puntuale tra prefettura e amministrazioni locali per regolamentare gli arrivi di turisti in modo da mantenere l’ordine e la sicurezza.

Il ruolo dei sindaci nella messa a punto delle strategie locali

Durante l’incontro i ministri Santanchè e Piantedosi hanno richiesto ai sindaci di presentare elenchi dettagliati delle caratteristiche e criticità specifiche dei loro territori. Questa attività mirata deve permettere di calibrare meglio gli interventi da portare avanti durante le prossime discussioni a livello provinciale.

Il ministro del Turismo ha sottolineato l’importanza di uno sviluppo turistico che salvaguardi la comunità e l’ambiente, fornendo un’offerta che risponda alle esigenze sia dei residenti che dei visitatori. Ha richiamato la necessità di una collaborazione attiva fra ministero e comuni per ideare soluzioni che migliorino l’esperienza turistica, promuovendo la sicurezza e la piena accessibilità dei luoghi.

Valorizzazione delle tradizioni locali

Santanchè ha voluto inoltre mettere l’accento sulla valorizzazione delle tradizioni locali e delle attività artigianali, come misura per favorire la qualità e l’identità dei territori. Ha invitato i sindaci a cooperare per sostenere iniziative che mantengano vive le botteghe e le produzioni tipiche, contribuendo a distinguere l’offerta italiana nel mercato globale.

Misure proposte dal ministero dell’interno per rafforzare la sicurezza

Il ministro Piantedosi ha evidenziato la centralità della sicurezza come elemento imprescindibile per garantire una buona qualità dell’esperienza turistica e proteggere i beni e le persone nei luoghi più frequentati. Ha definito il tavolo come un’occasione concreta per migliorare il coordinamento tra istituzioni centrali e locali, prevenendo situazioni di crisi tramite interventi mirati.

Fra le proposte avanzate figura il potenziamento di modelli come quello adottato a Roccaraso, che coinvolge prefetture e amministrazioni per definire misure condivise, rispettose delle specificità locali. Piantedosi ha annunciato che il ministero sta valutando la possibilità di offrire supporto economico ai comuni per assumere agenti di polizia municipale stagionali, allo scopo di potenziare i servizi nelle località più turistiche durante i periodi di maggiore afflusso.

In preparazione ci sono anche due iniziative che ogni anno puntano alla sicurezza: il piano “Spiagge sicure” e l’operazione “Estate sicura”, che rafforzano i controlli sulle coste attraverso pattugliamenti congiunti di forze di polizia e Capitanerie di porto.

Il ministro ha assicurato la disponibilità ad ascoltare le richieste dei comuni e valutare soluzioni anche a livello legislativo, a partire da una riforma in corso del testo unico degli enti locali che potrebbe prevedere nuove misure di sostegno per amministrazioni virtuose.

Prospettive e prossimi passi per la strategia di gestione turistica

Il tavolo interministeriale si riunirà regolarmente per sviluppare un piano organico e dettagliato di interventi. Tra i temi previsti ci sono il controllo costante dei flussi, la diffusione di buone pratiche per un turismo responsabile e la pianificazione di infrastrutture adeguate a supportare la crescita dei visitatori senza compromettere le risorse locali.

L’impegno comune, Ministero del Turismo e Ministero dell’Interno insieme ai comuni, punta a costruire un modello di gestione che contempli l’accoglienza e la sicurezza, salvaguardie ambientali e culturali, senza sprechi o pressioni eccessive sulle comunità ospitanti.

L’attenzione ai dettagli concreti e le misure studiate per ogni territorio rappresentano un passo importante verso una gestione più ordinata, in grado di migliorare l’esperienza di chi visita l’Italia e al contempo proteggere chi ci vive.

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