Nei dialoghi intercettati tra il sindaco di milano, beppe sala, e l’architetto stefano boeri, emergono spunti importanti sull’iter di un progetto urbanistico contestato. Le conversazioni, parte di un fascicolo di 439 pagine della guardia di finanza, fanno luce sul rapporto tra i due protagonisti e sulle scelte che hanno segnato una vicenda al centro dell’inchiesta in corso.
il contenuto degli scambi tra beppe sala e stefano boeri
Il 22 febbraio 2022, beppe sala ha scritto a stefano boeri via chat, esprimendo dubbi sul progetto presentato dall’architetto. Sala ha sottolineato di non sentirsi politicamente coinvolto nel portare avanti le idee mostrate da Boeri, richiamandosi al proprio impegno elettorale focalizzato sulla rigenerazione urbana. Ha evidenziato come la campagna elettorale fosse stata costruita intorno a temi di recupero e riqualificazione di aree esistenti senza ricorrere a nuove costruzioni che trasformassero drasticamente il territorio, in particolare escludendo la realizzazione di nuove torri. Queste osservazioni sono accompagnate da un commento personale e diretto: secondo il sindaco, lo stato attuale del quartiere non costituiva un problema reale per i residenti, anche per la sua esperienza diretta avendo vissuto nella zona.
Il tono del messaggio è netto. Sala mette subito in chiaro la sua posizione contraria rispetto ad un progetto che avrebbe potuto modificare sensibilmente la fisionomia dell’area. Questa distanza vede nella valorizzazione del patrimonio esistente il punto centrale della politica urbanistica portata avanti, allontanandosi da proposte che prevedessero forti impatti visivi o volumetrici.
Leggi anche:
le proposte di boeri per l’area ex piste di allenamento snai
Segue un altro scambio significativo avvenuto il 5 gennaio 2023. Stefano boeri ha scritto a beppe sala per informarlo dell’interesse di alcuni proprietari dell’area ex piste di allenamento snai, pronti a investire nella realizzazione di uno stadio. Il messaggio era breve e concreto: Boeri proponeva di incontrare il sindaco la settimana successiva per presentare le parti coinvolte. Sala si è limitato a un saluto cortese, confermando la ricezione ma senza fornire ulteriori dettagli o impegni.
Questo scambio conferma una fase di contatti e trattative legate a progetti che avrebbero potuto cambiare la destinazione di aree strategiche della città. L’attenzione sull’ex snai, un terreno già noto per la sua storia e posizione, evidenzia come il dialogo tra istituzioni e privati fosse in corso ma senza aperture evidenti da parte del primo cittadino.
l’inchiesta della guardia di finanza e le accuse ai protagonisti
I messaggi fanno parte di una lunga annotazione redatta dalla guardia di finanza di milano nell’ambito dell’indagine che coinvolge il sindaco beppe sala e l’architetto stefano boeri, tra gli indagati. L’inchiesta mira a chiarire il percorso urbanistico seguito da alcune iniziative private e pubbliche nella città, cercando di individuare eventuali irregolarità o conflitti di interesse.
L’aggiunta del magistrato tiziana siciliano, insieme ai pm marina petruzzella, paolo filippini e mauro clerici, coordina l’attività investigativa. L’attenzione ricade sulla gestione delle pratiche edilizie e sulle decisioni assunte in relazione a progetti che hanno acceso il dibattito pubblico milanese. Le chat raccolte mostrano una conversazione costante, ma allo stesso tempo rivelano esitazioni e distanze sulle linee da seguire.
Questa documentazione potrà rappresentare un elemento chiave per comprendere il ruolo di beppe sala e stefano boeri negli sviluppi urbanistici milanesi e nelle eventuali responsabilità da attribuire. La città resta in attesa degli sviluppi giudiziari e delle verifiche sulle procedure adottate in quei mesi cruciali.